Tentata violenza sessuale: il pakistano finisce in carcere
CESANO MADERNO - Il 16 aprile si era recato in un centro massaggi a Varedo, dove aveva cercato di violentare una donna cinese che rifiutava prestazioni non professionali. Un pakistano di 36 anni, domiciliato in città, ha ricevuto la visita dei Carabinieri che lo hanno accompagnato in carcere
Aveva cercato di violentare una ragazza cinese all'interno di un centro massaggi: un pakistano di 36 anni, domiciliato a Cesano Maderno, è stato accompagnato in carcere a Monza dai Carabinieri della stazione di Varedo su decisione del tribunale del riesame di Milano.
L'extracomunitario è stato colpito dalla misura restrittiva in seguito all'accusa di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una donna di origini cinesi. Il 16 aprile, infatti, si era recato in un centro massaggi e, dopo avere usufruito della regolare prestazione, aveva cercato di violentare la donna dopo averle messo una mano sulla bocca per impedirle di gridare.
La cinese, fortunatamente, era riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto ai passanti mentre il pakistano, per evitare di essere arrestato, aveva lasciato precipitosamente il centro massaggi. I Carabinieri di Varedo, giunti sul posto, non erano purtroppo riusciti a ricavare granché dalla donna che, ancora in stato confusionale, spaventata, non era in grado di collaborare.
Solo qualche giorno si era recata in caserma raccontando l’accaduto ai militari che, partendo dalle indicazioni, da alcune immagini di telecamere della videosorveglianza e sottoponendole alcune foto erano riusciti a individuare l’autore e ad avanzare la richiesta di misura alla Procura della Repubblica di Monza che, concordando con la linea investigativa la sottoponeva al giudice. Dopo un primo rigetto, basandosi sulle motivazioni argomentate veniva emessa la misura. L’uomo, peraltro è ritenuto responsabile di almeno due scippi commessi a bordo di una bicicletta nei pressi della locale stazione ferroviaria ai danni di altrettante donne.
L'extracomunitario è stato colpito dalla misura restrittiva in seguito all'accusa di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una donna di origini cinesi. Il 16 aprile, infatti, si era recato in un centro massaggi e, dopo avere usufruito della regolare prestazione, aveva cercato di violentare la donna dopo averle messo una mano sulla bocca per impedirle di gridare.
La cinese, fortunatamente, era riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto ai passanti mentre il pakistano, per evitare di essere arrestato, aveva lasciato precipitosamente il centro massaggi. I Carabinieri di Varedo, giunti sul posto, non erano purtroppo riusciti a ricavare granché dalla donna che, ancora in stato confusionale, spaventata, non era in grado di collaborare.
Solo qualche giorno si era recata in caserma raccontando l’accaduto ai militari che, partendo dalle indicazioni, da alcune immagini di telecamere della videosorveglianza e sottoponendole alcune foto erano riusciti a individuare l’autore e ad avanzare la richiesta di misura alla Procura della Repubblica di Monza che, concordando con la linea investigativa la sottoponeva al giudice. Dopo un primo rigetto, basandosi sulle motivazioni argomentate veniva emessa la misura. L’uomo, peraltro è ritenuto responsabile di almeno due scippi commessi a bordo di una bicicletta nei pressi della locale stazione ferroviaria ai danni di altrettante donne.
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