Un duo pianistico al femminile per la Giornata internazionale della donna

CESANO MADERNO - La rassegna dei Cantieri musicali omaggia le donne: oggi alle 17, in prossimità dell'8 marzo, sarà un duo pianistico al femminile a esibirsi in occasione del terzo appuntamento organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con l'associazione culturale musicale Ettore Pozzoli.

Il terzo appuntamento dell'edizione 2016 dei Cantieri Musicali, la grande musica d'autore proposta ad ingresso libero in sala Aurora, è inserito nelle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna. Oggi, domenica 6 marzo alle 17, sarà l'associazione culturale musicale Ettore Pozzoli che proporrà il Duo pianistico 'al femminile', composto da Maria Chiara Mazza e Rebecca Abinti.

Il programma del concerto, realizzato con la collaborazione dell'Accademia Pianistica Giovani Talenti di Alzate Brianza, diretta dal maesto Claudia Boz, vedrà dapprima l'esecuzione di Rebecca Abinti che eseguirà Ludwig van Beethoven (1770-1827)  Sonata op. 13 n. 8 "Pathétique" (grave - allegro di molto e con brio, adagio cantabile, rondò: allegro)  e Fryderyk Chopin (1810-1849) Ballata op. 23. Dopo di lei Maria Chiara Mazza che eseguirà Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Fantasia op. 28 "Sonate ècossaise" (con moto agitato - andante - con moto agitato, allegro con moto, presto) ; Maurice Ravel (1875-1937) Jeux d'eau  e, sempre di Ravel, Sonatine (moderé, mouvement de menuet, animé).

Novità dell'edizione 2016 dei Cantieri sono le visite guidate a tema prima di ogni concerto, alle 16, con diritto ai posti riservati nelle prime file e prenotazione obbligatoria (da effettuarsi entro il venerdì precedente la data del concerto presso Ufficio Cultura, tel. 0362.513455 - 428 - 536; e-mail: cultura@comune.cesano-maderno.mb.it , al costo di 5 euro).

Il tema della visita a tema del 6 marzo, quasi d'obbligo, sarà "Donne a Palazzo", a cura dell'Associazione Amici del Parco e Palazzo Arese.
"Dolcemente complicate: immagini di identità femminili negli affreschi di Palazzo Arese Borromeo". "Tanto gentile e tanto onesta pare" (donne di famiglia Arese); "la cultura come fonte di indipendenza femminile" (Clelia del Grillo); "armati mio cuore: donne da vittime a carnefici" (Giuditta e Giaele).