Vincenzo Salemme porta "Sogni e bisogni" all'Excelsior
CESANO MADERNO - Questa sera in città si apre di nuovo il sipario del teatro Excelsior (via San Carlo). In scena Vincenzo Salemme, uno dei più amati dal pubblico cittadino, che propone il suo "Sogni e bisogni".
Per il gran finale della stagione, se escludiamo il fuori abbonamento, un protagonista che qui è quasi una presenza fissa: nella serata di oggi, mercoledì 30 marzo, Vincenzo Salemme va in scena al teatro Excelsior con "Sogni e bisogni".
"Ho scritto questa commedia nel 1995 con il titolo di 'Io e Lui' - racconta Salemme - chiaramente riferito al celebre romanzo di Moravia. E, come accade in quel romanzo, anche nella mia commedia l’intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia ed il suo pene. A Differenza del racconto moraviano, qui l’organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo “titolare” e diventa egli stesso uomo. Egli ritiene che la vita del grigio e mediocre Rocco mal si adatta alla grandeur del suo sottoutilizzato “tronchetto della felicità”. Si, lui ama farsi chiamare proprio così. Il Tronchetto spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario. L’intreccio è popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso, la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita di Rocco"
Uno spettacolo divertente, che ha ottenuto un gran successo e che, come sostiene l'autore, "permette di rispondere alle domande più frequenti che ci facciamo sulla profondità della natura umana soprattutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici".
Il sipario si apre alle 21. Biglietti in vendita a 30, 28 e 15 euro.
"Ho scritto questa commedia nel 1995 con il titolo di 'Io e Lui' - racconta Salemme - chiaramente riferito al celebre romanzo di Moravia. E, come accade in quel romanzo, anche nella mia commedia l’intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia ed il suo pene. A Differenza del racconto moraviano, qui l’organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo “titolare” e diventa egli stesso uomo. Egli ritiene che la vita del grigio e mediocre Rocco mal si adatta alla grandeur del suo sottoutilizzato “tronchetto della felicità”. Si, lui ama farsi chiamare proprio così. Il Tronchetto spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario. L’intreccio è popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso, la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita di Rocco"
Uno spettacolo divertente, che ha ottenuto un gran successo e che, come sostiene l'autore, "permette di rispondere alle domande più frequenti che ci facciamo sulla profondità della natura umana soprattutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici".
Il sipario si apre alle 21. Biglietti in vendita a 30, 28 e 15 euro.