Cesano M.: gran successo di pubblico per Nando Dalla Chiesa
Successo di pubblico alla serata di presentazione del libro “Buccinasco: la ‘Ndrangheta al nord”, tenuta da
Nando Dalla Chiesa e
Martina Panzarasa lunedì 6 maggio in sala Aurora di palazzo Arese Borromeo. Oltre un centinaio le persone che hanno partecipato all’incontro, di duplice valenza e quindi inserito sia nel programma delle iniziative de “Il Maggio dei Libri” che in quello di “Legalità è responsabilità di tutti”. Introdotti dall’assessore alla Cultura...
Successo di pubblico alla serata di presentazione del libro “Buccinasco: la ‘Ndrangheta al nord”, tenuta da
Nando Dalla Chiesa e
Martina Panzarasa lunedì 6 maggio in sala Aurora di palazzo Arese Borromeo. Oltre un centinaio le persone che hanno partecipato all’incontro, di duplice valenza e quindi inserito sia nel programma delle iniziative de “Il Maggio dei Libri” che in quello di “Legalità è responsabilità di tutti”. Introdotti dall’assessore alla Cultura
Celestino Oltolini, i due relatori hanno presentato un excursus storico dell’ascesa della realtà criminale ‘ndranghetista al nord ed un quadro della sua presenza sul territorio. Martina Panzarasa, in particolare, in qualità di collaboratrice del corso di Sociologia della Criminalità Organizzata all’università degli Studi di Milano tenuto proprio da Nando Dalla Chiesa, ha tracciato il percorso che ha condotto la ‘Ndrangheta a ricoprire l’attuale ruolo di egemonia criminale in molti dei Comuni lombardi . Una vera e propria opera di colonizzazione del territorio sviluppatasi nel corso degli anni, passata attraverso il filone dei sequestri di persona degli anni ’70 e quello del traffico di stupefacenti dei decenni successivi, per sfociale nella successiva e attuale aggressione all’economia ‘sana’ lombarda mediante l’acquisizione di realtà economiche: a cominciare da quelle in difficoltà per proseguire con quelle che invece credevano di avere un vantaggio dalla collusione col mondo malavitoso organizzato. Nando Dalla Chiesa, scrittore e sociologo, presidente onorario di Libera – l’associazione contro le mafie di don Luigi Ciotti -, ha per parte sua indicato Buccinasco come un esempio eclatante di quanto è accaduto, e sta accadendo, in Lombardia. Questa è una terra di conquista per la ‘Ndrangheta, che attraverso una diffusione sempre più ramificata e radicata nelle aree dove si è infiltrata, arriva a controllare interi settori dell’economia, quella che una volta era ‘economia sana’. Terra di conquista sono prima di tutto i piccoli centri, dove bastano pochi uomini armati per dettare legge e dove la paura spesso incide in modo più aggressivo sulla cittadinanza. Il passo successivo, dopo la conquista strategica del territorio e l’ingresso nel mondo economico, porta il mondo criminale a condizionare se non a controllare direttamente il mondo della politica, in una spirale che giunti a questo livello lascia poche vie d’uscita alla società civile. Al punto che uno dei motti più inquietanti e sintomatici della realtà criminale della ‘Ndrangheta recita che “il mondo si divide in due: ciò che è Calabria e ciò che lo diventerà”. Alla serata di presentazione del libro di Dalla Chiesa e Panzarasa - non a caso tenutasi accanto alle sale riservate alla mostra “Donne e Mafie” -, oltre all’assessore Celestino Oltolini che l’ha condotta, hanno partecipato in rappresentanza dell’amministrazione Comunale i colleghi di Giunta Gabriele Capedri e
Sara Mariani, e il presidente del Consiglio
Maurilio Longhin.
Nando Dalla Chiesa e
Martina Panzarasa lunedì 6 maggio in sala Aurora di palazzo Arese Borromeo. Oltre un centinaio le persone che hanno partecipato all’incontro, di duplice valenza e quindi inserito sia nel programma delle iniziative de “Il Maggio dei Libri” che in quello di “Legalità è responsabilità di tutti”. Introdotti dall’assessore alla Cultura
Celestino Oltolini, i due relatori hanno presentato un excursus storico dell’ascesa della realtà criminale ‘ndranghetista al nord ed un quadro della sua presenza sul territorio. Martina Panzarasa, in particolare, in qualità di collaboratrice del corso di Sociologia della Criminalità Organizzata all’università degli Studi di Milano tenuto proprio da Nando Dalla Chiesa, ha tracciato il percorso che ha condotto la ‘Ndrangheta a ricoprire l’attuale ruolo di egemonia criminale in molti dei Comuni lombardi . Una vera e propria opera di colonizzazione del territorio sviluppatasi nel corso degli anni, passata attraverso il filone dei sequestri di persona degli anni ’70 e quello del traffico di stupefacenti dei decenni successivi, per sfociale nella successiva e attuale aggressione all’economia ‘sana’ lombarda mediante l’acquisizione di realtà economiche: a cominciare da quelle in difficoltà per proseguire con quelle che invece credevano di avere un vantaggio dalla collusione col mondo malavitoso organizzato. Nando Dalla Chiesa, scrittore e sociologo, presidente onorario di Libera – l’associazione contro le mafie di don Luigi Ciotti -, ha per parte sua indicato Buccinasco come un esempio eclatante di quanto è accaduto, e sta accadendo, in Lombardia. Questa è una terra di conquista per la ‘Ndrangheta, che attraverso una diffusione sempre più ramificata e radicata nelle aree dove si è infiltrata, arriva a controllare interi settori dell’economia, quella che una volta era ‘economia sana’. Terra di conquista sono prima di tutto i piccoli centri, dove bastano pochi uomini armati per dettare legge e dove la paura spesso incide in modo più aggressivo sulla cittadinanza. Il passo successivo, dopo la conquista strategica del territorio e l’ingresso nel mondo economico, porta il mondo criminale a condizionare se non a controllare direttamente il mondo della politica, in una spirale che giunti a questo livello lascia poche vie d’uscita alla società civile. Al punto che uno dei motti più inquietanti e sintomatici della realtà criminale della ‘Ndrangheta recita che “il mondo si divide in due: ciò che è Calabria e ciò che lo diventerà”. Alla serata di presentazione del libro di Dalla Chiesa e Panzarasa - non a caso tenutasi accanto alle sale riservate alla mostra “Donne e Mafie” -, oltre all’assessore Celestino Oltolini che l’ha condotta, hanno partecipato in rappresentanza dell’amministrazione Comunale i colleghi di Giunta Gabriele Capedri e
Sara Mariani, e il presidente del Consiglio
Maurilio Longhin.