Cogliate: 2.500 euro dal Comune alla Caritas per combattere la povertà
Un contributo contro la povertà. Un bell'assegno da 2.500 euro che l'amministrazione comunale ha firmato nei giorni scorsi affinché potesse finire nelle tasche della Caritas e, attraverso questa, in quelle delle famiglie che in questo momento stanno affrontando una situazione di disagio economico. Lo rivela il Comune stesso, attraverso la pubblicazione della notizia sul sito Internet ufficiale dell'ente. "La Caritas parrocchiale - si legge nell'articolo - è impegnata da tempo in attività bene...
Un contributo contro la povertà. Un bell'assegno da 2.500 euro che l'amministrazione comunale ha firmato nei giorni scorsi affinché potesse finire nelle tasche della Caritas e, attraverso questa, in quelle delle famiglie che in questo momento stanno affrontando una situazione di disagio economico. Lo rivela il Comune stesso, attraverso la pubblicazione della notizia sul sito Internet ufficiale dell'ente. "La Caritas parrocchiale - si legge nell'articolo - è impegnata da tempo in attività benefiche nei confronti di famiglie in difficoltà. Grazie alla generosità di molti cittadini, che donano in Parrocchia generi alimentari e prodotti di prima necessità, Caritas riesce a distribuire ogni mese un pacco viveri a ben 26 famiglie cogliatesi che si trovano in una situazione di grave disagio o difficoltà economica. Il Comune di Cogliate intende sostenere questa iniziativa solidale". Detto, fatto: la Giunta ha approvato il progetto "Cogliate in Rete" nel tentativo di riunire tutte quelle organizzazioni che operano sul territorio nel campo sociale affinché gli sforzi risultino maggiormente coordinati e i risultati maggiori. Intanto, oltre alla delibera, ecco anche il primo stanziamento di 2.500 euro per l’acquisto di generi alimentari che saranno distribuiti alle famiglie dal gruppo Caritas. "In questo periodo di crisi - spiega l'amministrazione comunale - abbiamo il dovere di attivare interventi di solidarietà per chi ha più bisogno ed è preziosa la collaborazione con i gruppi parrocchiali e gli altri gruppi di volontariato che si occupano di questo".