Cogliate: Alfredo Somoza in biblioteca per parlare delle Madri di Plaza de Mayo

Ha abbandonato la sua Argentina per arrivare qui in Italia nel 1981 come rifugiato politico.
Alfredo Somoza ha poi costruito la sua carriera di giornalista che lo ha portato negli anni a occuparsi soprattutto di politica internazionale. Oggi, sabato 21 marzo con inizio alle 16, nella biblioteca civica "A. Manzoni" di via Rimembranze incontrerà i cittadini nella terza tappa dalla rassegna "La pace è la strada", organizzata dai Comuni che fanno riferimento a "Territorio di cul...

Ha abbandonato la sua Argentina per arrivare qui in Italia nel 1981 come rifugiato politico.

Alfredo Somoza ha poi costruito la sua carriera di giornalista che lo ha portato negli anni a occuparsi soprattutto di politica internazionale. Oggi, sabato 21 marzo con inizio alle 16, nella biblioteca civica "A. Manzoni" di via Rimembranze incontrerà i cittadini nella terza tappa dalla rassegna "La pace è la strada", organizzata dai Comuni che fanno riferimento a "Territorio di cultura" con la collaborazione dell'associazione Xapurì. Un gran personaggio. E' stato rappresentante della Lega per i Diritti dei Popoli presso il Working Group on Indigenous Affairs delle Nazioni Unite. E’ Presidente del Cietyd (Centro Internazionale di Studi sul turismo e la lotta alla povertà) e membro del Board di Earth (European Association Responsible Tourism and Hospitality). E’ collaboratore-editorialista di Radio Popolare-Popolare Network e direttore della testata online “dialoghi.info”. Membro del Comitato tecnico scientifico di Terra Madre-Slow Food Lombardia, è inoltre presidente dell’ONG di cooperazione “Icei” (Istituto Cooperazione Economica Internazionale) e docente della Winter School dell’ISPI. Ultimo dei suoi lavori come scrittore è “Oltre la Crisi: appunti sugli scenari globali futuri” pubblicato a Napoli nel 2013. Partendo dalla sua esperienza personale parlerà della vicenda delle Madri di Plaza de Mayo e del loro impegno instancabile per la ricerca della verità e della giustizia. L'ingresso è libero.