Da domani tornano in funzione le case dell'acqua prese di mira dai vandali
Dopo un mese di stop, dovuto ai vandalismi e ai ripetuti tentativi di furto, da domani tornano in servizio le case dell'acqua di Desio, Meda, Varedo e le due di Muggiò. A partire dal 2016, tuttavia, sarà possibile usufruirne solo con tessere ricaricabili.
Torneranno in funzione da domani tutte e cinque le casette dell’acqua finite “fuori servizio” a causa del ripetuto perpetrarsi di furti e di effrazioni. Dopo un forzato “black out” durato più di un mese, da questa mattina, i tre chioschi di Desio, Meda, Varedo e i due di Muggiò, hanno ripreso a erogare regolarmente acqua nelle versioni liscia e gasata.
Per ripristinare il servizio, BrianzAcque ha preliminarmente provveduto alla riparazione delle strumentazioni dei distributori danneggiati dagli scassi messi a segno per trafugare gli spiccioli, incassati con i prelievi di H2O.
Per adesso, è ancora possibile spillare l’acqua utilizzando le monete ma, dagli inizi dell’anno prossimo, l’operazione sarà eseguibile solo ed esclusivamente con l’impiego di tessere ricaricabili attraverso totem, preferibilmente posizionati all’interno dei Municipi. Una scelta “anti-razzie”, come spiega l’amministratore delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Abbiamo preso questa decisione in accordo con i Sindaci con l’obiettivo di scongiurare il ripetersi dei furti. Una serie di episodi inaccettabili che hanno arrecato danni non solo a BrianzAcque, ma a tutti quei cittadini, consumatori di acqua a Km.0 che, tutto ad un tratto, si sono visti privare di un servizio a cui sono abituati e affezionati”.
Le stazioni di ricarica serviranno anche per la distribuzione della tessere.
Il provvedimento di “sospensione temporaneo” del servizio dei cinque chioschi era scattato lo scorso 21 settembre, dopo una serie di blitz ladreschi che, oltre allo scasso della serratura, al taglio dei sacchetti porta spiccioli e al furto delle monetine delle strutture, quasi sempre erano conclusi con la rottura delle apparecchiature impiantistiche interne e con conseguente blocco dell’erogazione dell’acqua. Di lì a poco, i carabinieri avevano individuato e denunciato i presunti autori degli “assalti”, grazie anche alla collaborazione di BrianzAcque che ha fornito agli inquirenti i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza di cui è dotata ogni casetta.
Sul territorio, Brianzacque gestisce 15 casette e è impegnata ad installarne altre 16 in collaborazione con i Comuni della Provincia di Monza e Brianza.