Defibrillatori: l'obbligo slitta a novembre

Il Governo ha deciso di far slittare a novembre l'obbligo originariamente previsto per questa estate di dotare tutte le strutture sportive di un defibrillatore. Lo comunica Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport, ribadendo che fino al 25 luglio è possibile accedere al bando del Pirellone

"Nell'ambito del dibattito sugli emendamenti al decreto Enti locali, il Governo ha accolto la richiesta, già a suo tempo avanzata dalle Regioni in sede di Conferenza Stato-Regioni, di proroga del termine dell'uso obbligatorio del defibrillatore per l'associazionismo sportivo fissando il nuovo termine, dopo quello scaduto del 19 luglio, a novembre". Così Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani, commenta la decisione del Governo che procrastina a novembre il termine ultimo per le società sportive dilettantistiche, siano Asd (Associazioni sportive dilettantistiche) o Ssd (Società sportive dilettantistiche).
 
"Regione Lombardia ha garantito - ricorda l'assessore Rossi - con il bando da 1,5 milioni la concessione di contributi regionali per l'attività ordinaria delle Associazioni e Società sportive dilettantistiche lombarde, Comitati/Delegazioni regionali delle FSN e Discipline sportive associate prevedeva anche, nelle spese ammissibili per la partecipazione (Allegato 1 - punto H), l'acquisto di defibrillatori e le spese per l'assistenza sanitaria (servizi di ambulanza, materiale di pronto soccorso, personale sanitario e parasanitario), comprese le spese di frequenza a specifici corsi per l'acquisizione di attestazione rilasciata dai centri di formazione BLSD (Basic Life Support - early Defibrillation - Supporto di base delle funzioni vitali - Defibrillazione precoce) riconosciuti da AREU - Azienda Regionale Emergenza Urgenza". "Una possibilità ancora fruibile - ha continuato - perché la battaglia per la sicurezza degli atleti è tra quelle prioritarie per Regione Lombardia e il bando è aperto fino al 25 luglio. Va ricordato che, nel passato, abbiamo garantito al territorio anche corsi realizzati in collaborazione con l'Areu per formare gli operatori".
 
"La Lombardia - ha ricordato l'assessore - sta per affrontare, da regione più numerosa in assoluto, con 44 atleti, le Olimpiadi di Rio, ma è soprattutto il territorio dove si pratica oltre il 20 per cento dello sport nazionale, spesso a livello dilettantistico, sia con federazioni, Discipline associate, Enti di promozione sportiva e Cip". "Oltre a primeggiare sul fronte talenti e campioni - ha proseguito - vogliamo essere i leader sul versante sicurezza".
 
"Come avevo recentemente detto ai medici sportivi incontrandoli a Palazzo Lombardia - ha concluso l'assessore Rossi -, come Regione vogliamo essere in campo per una pratica sempre più diffusa e sicura dello sport, cosa che consente anche di risparmiare sul fronte della spesa sanitaria, ma senza gravare sulle casse già non floride dell'associazionismo sportivo che, come Regione, sosteniamo concretamente ritenendole un pilastro della nostra società".