Desio: la Regione stoppa l'ampliamento del forno inceneritore
Ottime notizie per il territorio, per l'ambiente e, soprattutto, per la salute dei cittadini: con il voto di Pd, Pdl, Lista Ambrosoli, Lega e Civica Maroni è stata approvata una mozione proposta da Movimento 5 Stelle che blocca l’ampliamento di tutti gli inceneritori presenti in Lombardia. Vista l’attuale gestione dei rifiuti solidi urbani in Lombardia e gli scenari evolutivi a cui il sistema andrà incontro nei prossimi anni, il consigliere
Gianmarco Corbetta del MoVimento 5...
Ottime notizie per il territorio, per l'ambiente e, soprattutto, per la salute dei cittadini: con il voto di Pd, Pdl, Lista Ambrosoli, Lega e Civica Maroni è stata approvata una mozione proposta da Movimento 5 Stelle che blocca l’ampliamento di tutti gli inceneritori presenti in Lombardia. Vista l’attuale gestione dei rifiuti solidi urbani in Lombardia e gli scenari evolutivi a cui il sistema andrà incontro nei prossimi anni, il consigliere
Gianmarco Corbetta del MoVimento 5 Stelle ha elaborato un testo, con il contributo dei consiglieri Anelli (Lega), Magoni (Civica Maroni), Villani (PD) e Busi (Lista Ambrosoli) che impone uno stop a tutti i progetti di ampliamento degli inceneritori, a partire da Desio, Cremona, Trezzo sull’Adda, Corteolona e Dalmine. Il provvedimento prevede anche che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (che andrà adottato entro fine anno) dia priorità alle politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata. In prospettiva, Regione Lombardia si impegna a verificare la possibilità di passare ad un nuovo sistema integrato di gestione del rifiuto che marginalizzi il ricorso alla discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi certi, la pratica dell’incenerimento dei rifiuti, riconvertendo gli inceneritori in moderni impianti di gestione “a freddo” del rifiuto urbano residuo (impianti di trattamento meccanico biologico). “In aula ho citato il caso Bea - spiega Corbetta - come esempio negativo da non seguire: vorrebbero fare il revamping dell’inceneritore di Desio con un piano finanziario che si basa sul vincolo per i comuni soci di conferire per 20 anni un quantitativo prestabilito di rifiuti da bruciare. E se i comuni sono così bravi da ridurre i rifiuti e aumentare la raccolta differenziata (e quindi conferire meno rifiuti all’inceneritore), allora sono passibili di penalizzazioni da parte di Bea… siamo alla follia. Con questo provvedimento Regione Lombardia mette uno stop a questi piani senza senso. Nessuno vuole la chiusura di Bea, ma la società se vuole sopravvivere deve adattarsi alle evoluzioni virtuose del sistema e dotarsi di impianti flessibili e in grado di gestire il rifiuto residuo a freddo, altro che revamping dell’inceneritore”. Inoltre il provvedimento prevede che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (che andrà adottato entro fine anno) dia priorità alle politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata. “Lo scenario della gestione dei rifiuti è cambiato - aggiunge Corbetta - e sempre più cambierà nei prossimi anni. Oggi abbiamo impedito che la Lombardia continuasse a puntare su una dotazione impiantistica rigida e non in grado di adattarsi a questi cambiamenti. Per chi come me ha dedicato gran parte del proprio impegno civile nella lotta all'incenerimento dei rifiuti l'approvazione di questo provvedimento rappresenta un obiettivo importantissimo e, in qualche modo, il punto di arrivo di un lungo percorso”.
Gianmarco Corbetta del MoVimento 5 Stelle ha elaborato un testo, con il contributo dei consiglieri Anelli (Lega), Magoni (Civica Maroni), Villani (PD) e Busi (Lista Ambrosoli) che impone uno stop a tutti i progetti di ampliamento degli inceneritori, a partire da Desio, Cremona, Trezzo sull’Adda, Corteolona e Dalmine. Il provvedimento prevede anche che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (che andrà adottato entro fine anno) dia priorità alle politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata. In prospettiva, Regione Lombardia si impegna a verificare la possibilità di passare ad un nuovo sistema integrato di gestione del rifiuto che marginalizzi il ricorso alla discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi certi, la pratica dell’incenerimento dei rifiuti, riconvertendo gli inceneritori in moderni impianti di gestione “a freddo” del rifiuto urbano residuo (impianti di trattamento meccanico biologico). “In aula ho citato il caso Bea - spiega Corbetta - come esempio negativo da non seguire: vorrebbero fare il revamping dell’inceneritore di Desio con un piano finanziario che si basa sul vincolo per i comuni soci di conferire per 20 anni un quantitativo prestabilito di rifiuti da bruciare. E se i comuni sono così bravi da ridurre i rifiuti e aumentare la raccolta differenziata (e quindi conferire meno rifiuti all’inceneritore), allora sono passibili di penalizzazioni da parte di Bea… siamo alla follia. Con questo provvedimento Regione Lombardia mette uno stop a questi piani senza senso. Nessuno vuole la chiusura di Bea, ma la società se vuole sopravvivere deve adattarsi alle evoluzioni virtuose del sistema e dotarsi di impianti flessibili e in grado di gestire il rifiuto residuo a freddo, altro che revamping dell’inceneritore”. Inoltre il provvedimento prevede che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (che andrà adottato entro fine anno) dia priorità alle politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata. “Lo scenario della gestione dei rifiuti è cambiato - aggiunge Corbetta - e sempre più cambierà nei prossimi anni. Oggi abbiamo impedito che la Lombardia continuasse a puntare su una dotazione impiantistica rigida e non in grado di adattarsi a questi cambiamenti. Per chi come me ha dedicato gran parte del proprio impegno civile nella lotta all'incenerimento dei rifiuti l'approvazione di questo provvedimento rappresenta un obiettivo importantissimo e, in qualche modo, il punto di arrivo di un lungo percorso”.