Desio: nomadi in città, fioccano critiche sull'amministrazione comunale

Qualche camper nella zona della stazione, altri in piazza Giovanni XXIII: il segno della presenza dei nomadi in città è ancora evidente. E se il sindaco
Roberto Corti nei giorni scorsi ha annunciato la firma di un'ordinanza per ripristinare la situazione di normalità evitando lo stazionamento di questi mezzi sul territorio cittadino, c'è chi alza la voce parlando di provvedimento inutile e inefficace. Le prime critiche sono arrivate dalla Lega Nord, da sempre particolarmente...

Qualche camper nella zona della stazione, altri in piazza Giovanni XXIII: il segno della presenza dei nomadi in città è ancora evidente. E se il sindaco

Roberto Corti nei giorni scorsi ha annunciato la firma di un'ordinanza per ripristinare la situazione di normalità evitando lo stazionamento di questi mezzi sul territorio cittadino, c'è chi alza la voce parlando di provvedimento inutile e inefficace. Le prime critiche sono arrivate dalla Lega Nord, da sempre particolarmente sensibile alla presenza di Rom sul territorio. "I giornali - scrivono i responsabili della Lega Nord sul blog 'Desio in Padania' - parlano di tolleranza zero, ma in realtà di valore pari a zero c'è solamente l'efficacia di questo provvedimento. L'ennesima scusa per fare il duro sui giornali. Dopo le nostre numerose interpellanze e comunicazioni, le segnalazioni sui social network e le chiamate di cittadini infuriati al comando di Polizia Locale, finalmente il sindaco Roberto Corti ha capito che forse è il caso di intervenire. Ne è servito parecchio di tempo per capirla, dopo che negli ultimi anni è andato avanti a ripetere che il problema Rom a Desio non esisteva. Si vede che ha il sonno pesante. Una volta svegliato, la prima cosa fatta è stata quella di prendere carta e penna per scrivere un'ordinanza che è stata emanata mercoledì 24 settembre. Oggi è domenica 28, sono passati solo pochi giorni ma dell'efficacia di questa ordinanza non si vede nemmeno l'ombra. Anzi...". A testimonianza della veridicità delle loro affermazioni, i responsabili della sezione locale pubblicano alcune fotografie: "La realtà è facile a vedersi, ed è quella che decreta il fallimento totale di questa ordinanza. Da mercoledì ad oggi la situazione non è affatto cambiata ma, al contrario, è rimasta la stessa. Identica, o forse peggio. Questa mattina la situazione in città è stata più che ridicola. Con l'ordinanza in vigore, così restrittiva e da "Tolleranza zero", sono stati segnalati contemporaneamente due accampamenti abusivi in città: uno in piazza Giovanni XXIII, nel quariere San Pietro e Paolo, ed uno nel parcheggio tra via Volta e via Milite Ignoto, a due passi dalla stazione. Forse c'è qualcosa che non funziona bene. Un'ordinanza, per quanto restriuttiva possa essere, non è sufficiente ad affrontare e risolvere questo problema. Serve la volontà politica, che manca a questa amministrazione comunale". Ma la Lega Nord non è l'unica a lamentarsi. Sempre in questi giorni sul fronte nomadi è particolarmente attiva la Lista Civica per Desio che sabato si è presentata alla cittadinanza. "A Desio - si legge nella pagina Facebook della lista - la situazione bivacchi dei nomadi è oramai da tempo insostenibile ma l'amministrazione comunale, a fronte delle diverse voci di protesta, ha sempre minimizzato dando degli allarmisti nonché razzisti a coloro che presentavano le legittime istanze dei numerosi cittadini esasperati. Ad un certo punto i Desiani hanno cominciato in molti a fare la voce grossa contro questo schifo ed allora si è pensato bene di emanare una ordinanza contro i nomadi che prevede il divieto anche temporaneo di sosta sul territorio comunale e lo sgombro immediato da parte della Polizia locale. Finalmente: ma le ordinanze non sono degli spot elettorali. Se vengono emesse, vanno fatte rispettare, perché i cittadini non sono stupidi, perché le ordinanze vanno in mano al Prefetto e perché se si fanno e poi la situazione è la medesima non siamo più di fronte ad una amministrazione che fa la “politica dello struzzo” ma a qualcosa di ben più grave. Tra l'altro on c'era bisogno di questa sparata, poiché bastava far rispettare il regolamento di Polizia locale che già esiste e che prevede (art. 69 se non lo si conosce lo ricordiamo) il divieto di sosta se non in aree ben precise, previa autorizzazione e a seguito di censimento anagrafico".