Il sottosegretario Minniti in università per parlare di sicurezza del Paese agli studenti

Domani all'Università di Milano Bicocca si parla di sicurezza. Con un relatore d'eccezione e uno sviluppo decisamente affascinante: il sottosegretario Marco Minniti, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, parlerà di "Intelligence live"

Gli 007 ospiti all’Università Milano-Bicocca per spiegare agli studenti l’importanza della difesa  on line. Addio all’elegante e affascinante James Bond, addio alle automobili supertecnologiche per “seminare” il nemico. Adesso la difesa passa attraverso la tastiera del computer e dalla conoscenza e dal corretto utilizzo dei social network.

Si intitola “Intelligence Live” l’incontro in programma domani, mercoledì 16 novembre alle 1,  in Università Milano Bicocca (Aula Martini, piazza Ateneo Nuovo) dove salirà in cattedra il sottosegretario Marco Minniti (autorità delegata per la sicurezza della Repubblica) che è impegnato in un roadshow promosso dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) nei principali atenei italiani.

Al tavolo dei relatori siederanno anche Serena Crespi del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Ateneo milanese che parlerà di “Sicurezza nazionale e diritto alla protezione dei dati personali nell'UE: quale bilanciamento?”,  Sonia Stefanizzi del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale che tratterà di  “Intelligence e metodo scientifico”,  Andrea Rossetti del Dipartimento di Giurisprudenza sulla “La forma della guerra digitale “ e Alberto Leporati, del Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione.

Nel suo intervento dal titolo “Intelligence e sfide per la sicurezza”, il sottosegretario Marco Minniti indicherà le priorità dell'azione delle agenzie operative che si occupano delle dimensioni interna (AISI) ed esterna (AISE) della sicurezza nazionale.

 Il sottosegretario, si legge nel comunicato stampa diramato dall’Università Milano Bicocca, ricorda l’importanza di un perfetto sistema di intelligence per la sicurezza di un Paese. E soprattutto la necessità di essere sempre all’avanguardia confrontandosi proprio con gli studenti universitari che, grazie alla loro preparazione, possono garantire un importante contributo a questo vitale sistema dell’Italia.

“L'Intelligence è il cuore dello Stato nazionale, il suo perimetro è la difesa della democrazia. La collaborazione con le Università consente al Comparto Intelligence di essere al passo con i tempi. I luoghi del sapere sono anche i laboratori delle idee dai quali “reclutare” nuovi agenti esperti di cyber-security. Anche la ricerca più alta da noi deve “precipitare” in aspetti operativi: non a caso, negli ultimi due anni abbiamo assunto 60 giovani provenienti dalle Università. Non si tratta di un semplice “portare a bordo” intelligenze e risorse, o di allargare la possibilità di avere nuovi strumenti nel kit: l'alleanza Intelligence-Accademia si rivela decisiva per la tutela del sistema Paese e dei suoi interessi. Nessuno può concentrarsi sulla propria mappa del mondo: occorre fare squadra e dare giuste attivazioni, lavorando con metodo e avendo precisi obiettivi da raggiungere. Su molti di questi l'Intelligence e le Università italiane hanno un importante cammino da fare insieme".


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