La folle notte elettorale tra conferme, sorprese e ribaltoni

La lunga notte elettorale ci consegna quattro sindaci: due donne (a Lentate e a Sulbiate) e due uomini (riconferme a Lesmo e a Carnate). Ballottaggi a Monza, Lissone, Cesano Maderno e Meda

Quattro sindaci subito eletti, altre quattro sfide rimandate al voto decisivo del 25 giugno. E' questo l'esito della lunga notte elettorale, quella che all'inizio ha tenuto a lungo incollati gli utenti al pc e agli smartphone in cerca di notizie e che, tuttavia, date le incredibili lungaggini li ha poi fatti andare a letto nell'incertezza sull'esito finale delle sfide.

L'unica possibilità, ma non sempre praticabile, era quella di affidarsi a quanto annunciato in anteprima dai rappresentanti di lista vista l'inaffidabilità degli exit poll.

A Monza l'errore più clamoroso. Aperte le urne, ecco sul Corriere della Sera l'annuncio del risultato, che poi si è rivelato sempre più sbagliato. Alla fine è un testa a testa tra Dario Allevi, candidato del centrodestra, e il sindaco uscente Roberto Scanagatti. Carta straccia anche i presunti sondaggi della vigilia che davano il primo cittadino in netto vantaggio. Concluso lo scrutinio nelle 110 sezioni, il successo parziale è per Allevi con 18.939 voti  che corrispondono al 39,01%. Per Scanagatti 18.911 voti, ovvero 28 di differenza, per un 38,95% finale. Terzo posto per Danilo Sindoni (MOvimento 5 Stelle) con 3.662 voti (7,54%), quarto Pier Franco Maffè con 2.468 voti (5,08%), quinto Paolo Piffer che ha ottenuto 2.305 preferenze (4,75%). Nella volta per il sesto posto Michele Quitadamo con 614 voti (1,26%) ha superato Manuela Ponti che è risultata la preferita di 585 monzesi (1,2%).

Nel momento in cui andiamo online (le 6 del mattino), con 103 sezioni scrutinate su 110 è in testa Allevi con il 39,10% rispetto al sindaco uscente Roberto Scanagatti (38,84%). Sono 119 voti di differenza. Terzo Danilo Sindoni attorno al 7,50%, quarto Pier Franco Maffè che si trova attorno al 5%, quindo Paolo Piffer che al 5% al mometo non c'è per un soffio. Per il sesto e settimo posto è una volata finale tra Manuela Ponti e Michele Quitadamo (al momento un solo voto di differenza) entrambi sopra all'1%.

A Lissone sarà ballottaggio tra Fabio Meroni, candidato del centrodestra, e il sindaco uscente Concettina Monguzzi. Il primo in testa 6.862 voti (39,87%), la seconda all'inseguimento con 6.431 voti (37,36%). Terzo Emanuele Sana (Movimento 5 Stelle) con 1.745 preferenze (il 10,14%), quarto Roberto Perego (Lissone in Movimento e Lissone Futuro) con 1.591 voti (9,24%). Per Mauro Guglielmin (Lissone la mia Città) si tratta di 464 voti (2,70%), mentre Filippo Piacere (Partito Comunista dei Lavoratori) ne ha presi 120 (0,70%).

Rispettato il pronostico della vigilia a Cesano Maderno, con Maurilio Longhin grande favorito. Rimaneva solo da capire se l'erede designato di Gigi Ponti potesse addirittura vincere al primo turno. A scrutinio ormai praticamente ultimato (32 sezioni su 33) si può dire che in realtà ci è andato molto vicino (supera il 46%), ma dovrà confrontarsi il 25 giugno con Luca Bosio, il candidato del centrodestra, che ha ottenuto circa il 32% dei consensi. Dario Pizzarelli (Movimento 5 stelle) con le ultime sezioni ha trovato voti utili per staccare in terza posizione Nadia Speronello (Passione Civica): per lui 1.425 preferenze (il 9,74%), per lei 1.358 (il 9,28%). Quinto Luca Giugno (Forza Nuova) che ha superato il 2,50%.

A Meda il 25 giugno ci sarà un secondo round. Da una parte Luca Santambrogio (centrodestra), che per tutta la nottata è sempre stato in netto vantaggio, e che ha chiuso con 3.110 voti (42,24%). Suo avversario il sindaco uscente Gianni Caimi (centrosinistra), che ha ottenuto 2.591 preferenze, pari al 35,19%. Si tratta di circa 500 voti abbondanti di differenza. Terzo posto per Vermondo Busnelli (Lista Civica per Meda, Meda per Tutti) con 1.146 voti (15,56%). Quarto Giorgio Taveggia (Lega con Taveggia Sindaco, Progetto Meda il Movimento Civico): i 516 voti raccolti equivalgono al 7,01%.

Niente ballottaggio, naturalmente, a Lentate sul Seveso. Comune in cui quest'anno era previsto per la prima volta e dove, tuttavia, in virtù delle due sole candidature presentate, la possibilità è stata evitata. Alla fine ha vinto Laura Ferrari (centrodestra) con un netto 62,69%. Il suo avversario Marco Cappelletti, vicesindaco uscente, ha preso circa 1.500 voti in meno fermandosi al 37,30%. Notevole, per la vittoria di Ferrari, il contributo della Lega Nord che è arrivata al 30,30% delle preferenze dei cittadini.

Affluenza bassissima a Lesmo, solo il 48,17% degli aventi diritto al voto, ma convinti nella scelta. Alla guida del paese è stato riconfermato Roberto Antonioli (Lesmo Amica) con il 58,05% che corrisponde a 1.849 voti. Il suo avversario Alberto Grisi (centrodestra) non è andato oltre il 41,94% in virtù dei 1.336 voti ottenuti.

Concede il bis a Carnate il sindaco uscente Daniele Nava (Progettiamo Carnate). Cinque anni fa aveva sconfitto Mauro Spialtini con un margine di 92 preferenze. Stavolta lo ha sconfitto di nuovo: 1.585 voti (50,62%) contro 1.546 (49,37%), ovvero 39 in più. Basteranno per non cedergli la poltrona più importante del Comune.

Infine a Sulbiate il successo di Carla Della Torre (Lista civica Per Sulbiate): con 1.049 voti (58,73%) supera il vicesindaco uscente Maurizio Stucchi (Sulbiate Insieme SI) che è il preferito di 737 cittadini (41,26%) e che ora si prepara a trascorrere cinque anni tra i banchi della minoranza.

Appena possibile vi daremo il dato completo e ufficiale.


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