La Lombardia? Ora è in salute. Ma tra 18 anni...

Sesta regione più ricca d'Europa, con ottimi livelli di sanità, di istruzione e di occupazione generale. La Lombardia è in salute: ma dal rapporto presentato ieri da Eupolis emergono seri timori per il 2035, quando avremo 200 mila under 14 in meno e 500 mila over 85 in più

“Il processo di sviluppo della nostra regione non può non prescindere dal concetto di sostenibilità, che realizza un approccio culturale teso a considerare ogni cosa come una possibile risorsa, senza escludere nulla, unico modo per garantire uno sviluppo equilibrato della società, così come evidenziato anche da Papa Francesco”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, introducendo ieri pomeriggio i lavori del convegno “La sfida della sostenibilità e il nuovo Rapporto Lombardia”, promosso da Eupolis Lombardia all’Auditorium “Giovanni Testori”. 

“I contributi che i legislatori regionali e locali possono dare agli obiettivi di sviluppo indicati dall’Agenda dell’Onu sono senz’altro significativi – ha aggiunto Cattaneo -. Ricordo che la Lombardia è stata ad esempio la prima regione italiana a fare una legge per il diritto al cibo e contro lo spreco alimentare, così come con la riforma sociosanitaria approvata lo scorso anno Regione Lombardia si propone di migliorare ulteriormente i suoi già elevati standard di cura e di assistenza. Oggi con la presentazione di questo rapporto inizia un percorso di approfondimento e di ricerca che dovrà proseguire e aggiornarsi nel tempo, con l’obiettivo di essere un riferimento importante per chi ha responsabilità di governo e sarà chiamato a tenere conto delle indicazioni fornite dal rapporto. Il Consiglio regionale – ha concluso il Presidente - non farà mancare il suo apporto di stimolo e di controllo”.

La Lombardia si conferma regione economicamente tra le più ricche. Ottimi i livelli di sanità, istruzione e occupazione generale, ma con prospettive di invecchiamento della popolazione e di crescita costante del numero di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, attualmente pari al 18,6% del totale. A fronte della migliore aspettativa di vita del continente europeo (83,2 anni), desta un po’ di preoccupazione la previsione per il 2035 di circa 200 mila under 14 in meno a fronte di 500 mila over 85 in più. Il prodotto interno lordo lombardo è stimato in 38.600 euro l’anno ed è il sesto più alto d’Europa, dopo i 76.200 euro del Lussemburgo, i 51.100 dell’Irlanda, seguiti da Olanda, Austria e Danimarca che superano solo di poche centinaia di euro il valore della Lombardia. In Lombardia si registra però in questi ultimi anni un significativo aumento della soglia minima di povertà, con il 6,4% della popolazione regionale che vive in condizioni di “severa deprivazione materiale”.

Sono solo alcuni degli aspetti che emergono dal rapporto di Eupolis sulla Lombardia riferito al 2017 illustrato dal direttore Filippo Bongiovanni e che presenta una lettura della società lombarda declinata secondo i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda ONU 2030. La Lombardia è la prima regione italiana a dotarsi di uno strumento come il Rapporto, che si pone l’obiettivo di offrire ai policy maker regionali, ma più in generale agli amministratori pubblici, agli attori economici e ai promotori di sviluppo sociale, un nuovo modo di analizzare l’evoluzione del contesto sociale ed economico in corso nella nostra regione.

Nel corso dei lavori a Palazzo Lombardia sono intervenuti, oltre ai vertici di Eupolis, anche il Presidente dell’Istat Giorgio Alleva, i presidenti, direttori generali e rappresentanti di realtà come Assolombarda, Fondazione Cariplo, Università degli Studi di Brescia, Fondazione ENI e Fondazione Feltrinelli. In sala all’inizio del convegno anche la Vice Presidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi, il Presidente della Commissione Affari istituzionali Carlo Malvezzi, i Consiglieri regionali Stefano Bruno Galli, Claudio Pedrazzini, Fabio Pizzul, Enrico Brambilla e Silvia Fossati. 


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