La questione delle uova alla diossina finisce in Parlamento
Il Movimento 5 Stelle non si accontenta: dopo aver sollevato la questione e dopo avere incassato il no della Regione Lombardia che non ritiene necessario fare ulteriori accertamenti, ha deciso di sottoporre la vicenda delle 'uova alla diossina' ai più alti livelli facendola approdare sui banchi della Camera dei Deputati. Lo ha fatto attraverso il parlamentare desiano
Davide Tripiedi che, in questi giorni, ha depositato un'interrogazione riguardo alle contaminazioni dell...
Il Movimento 5 Stelle non si accontenta: dopo aver sollevato la questione e dopo avere incassato il no della Regione Lombardia che non ritiene necessario fare ulteriori accertamenti, ha deciso di sottoporre la vicenda delle 'uova alla diossina' ai più alti livelli facendola approdare sui banchi della Camera dei Deputati. Lo ha fatto attraverso il parlamentare desiano
Davide Tripiedi che, in questi giorni, ha depositato un'interrogazione riguardo alle contaminazioni delle uova provenienti da allevamenti rurali, così come'era stato rilevato da accertamenti dell'Asl nell'ambito dei monitoraggi disposti dal Ministero della Salute. "Con questa interrogazione - afferma Tripiedi - si sono voluti sottolineare diversi aspetti riconducibili ad una sottovalutazione del problema da parte di chi avrebbe dovuto invece approfondirlo. Il riferimento è ai sindaci che hanno continuato e continuano a sminuire il problema. Desta scalpore come, invece di approfondire la situazione che potenzialmente potrebbe essere gravissima, i sindaci abbiano sino ad ora minimizzato". Anche il parlamentare desiano, così come avevano fatto il consigliere regionale
Gianmarco Corbetta e il consigliere comunale desiano Paolo Di Carlo, avanza il dubbio che questo inquinamento da diossina dipenda dal forno inceneritore. "Chi gestisce l’impianto sa che non esistono leggi riguardanti i controlli sugli accumuli delle diossine, quelle che servirebbero davvero a stabilire quanto l’ambiente circostante sia stato inquinato dallo stesso inceneritore nel corso degli anni". Nell’interrogazione è stato anche sollevato un dubbio sulla non segnalazione degli esiti del campionamento dell’allevamento di Desio da parte della Asl di Monza e Brianza alla procura di competenza. "Con questa interrogazione - conclude il deputato Tripiedi - andiamo a chiedere al Ministro della Sanità di poter effettuare nuove e più specifiche analisi sugli inquinanti, compito che avrebbero dovuto proporre altre istituzioni ma che non hanno fatto".
Davide Tripiedi che, in questi giorni, ha depositato un'interrogazione riguardo alle contaminazioni delle uova provenienti da allevamenti rurali, così come'era stato rilevato da accertamenti dell'Asl nell'ambito dei monitoraggi disposti dal Ministero della Salute. "Con questa interrogazione - afferma Tripiedi - si sono voluti sottolineare diversi aspetti riconducibili ad una sottovalutazione del problema da parte di chi avrebbe dovuto invece approfondirlo. Il riferimento è ai sindaci che hanno continuato e continuano a sminuire il problema. Desta scalpore come, invece di approfondire la situazione che potenzialmente potrebbe essere gravissima, i sindaci abbiano sino ad ora minimizzato". Anche il parlamentare desiano, così come avevano fatto il consigliere regionale
Gianmarco Corbetta e il consigliere comunale desiano Paolo Di Carlo, avanza il dubbio che questo inquinamento da diossina dipenda dal forno inceneritore. "Chi gestisce l’impianto sa che non esistono leggi riguardanti i controlli sugli accumuli delle diossine, quelle che servirebbero davvero a stabilire quanto l’ambiente circostante sia stato inquinato dallo stesso inceneritore nel corso degli anni". Nell’interrogazione è stato anche sollevato un dubbio sulla non segnalazione degli esiti del campionamento dell’allevamento di Desio da parte della Asl di Monza e Brianza alla procura di competenza. "Con questa interrogazione - conclude il deputato Tripiedi - andiamo a chiedere al Ministro della Sanità di poter effettuare nuove e più specifiche analisi sugli inquinanti, compito che avrebbero dovuto proporre altre istituzioni ma che non hanno fatto".