Lazzate: arrivano da Oxford per studiare il campo da gioco in vetro
Una delegazione di Oxford è arrivata in paese. Otto persone in tutto della prestigiosa università che, martedì 7 ottobre, hanno voluto vedere con i loro occhi l'avveniristico "Glass floor", il campo da gioco del centro sportivo "Lazzate Sports Arena". Il fiore all'occhiello della struttura inaugurata sabato 4 ottobre: non c'è più bisogno di gesso per rigare il campo da gioco, ora ci sono le luci a Led. Non c'è più l'erba o la pavimentazione in sintetico, bensì il vetro. Lo hanno visto incredu...
Una delegazione di Oxford è arrivata in paese. Otto persone in tutto della prestigiosa università che, martedì 7 ottobre, hanno voluto vedere con i loro occhi l'avveniristico "Glass floor", il campo da gioco del centro sportivo "Lazzate Sports Arena". Il fiore all'occhiello della struttura inaugurata sabato 4 ottobre: non c'è più bisogno di gesso per rigare il campo da gioco, ora ci sono le luci a Led. Non c'è più l'erba o la pavimentazione in sintetico, bensì il vetro. Lo hanno visto incredule le otto persone della delegazione di Oxford che hanno voluto studiare il campo, chiedendo a un gruppo di giocatori (di basket, di tennis e di badminton) di testare la superficie dando un giudizio a vari parametri come l’elasticità, il rimbalzo. Il loro intento, infatti, è quello di copiare il modello Lazzate e di realizzare un campo simile all'interno del loro campus. Il campo di Lazzate, primo al mondo realizzato con questa tecnologia, ha una superficie di 604 metri quadrati. Con un semplice tasto si può cambiare in meno di un secondo la configurazione dei Led per marcare le linee. E il vetro temperato - così assicura la Asb Glass Floor, produttrice dell'impianto - garantisce prestazioni identiche a quelle dei campi tradizionali. Ma ha una differenza: la versatilità, visto che sullo stesso terreno è possibile praticare discipline diverse e permette anche fantasiose applicazioni come partite di calcetto al buio con nastri fluorescenti a marcare giocatori e pallone. Al mondo ne esistono solo 8 esemplari (tutti più piccoli): il primo prototipo è stato installato in una scuola privata tedesca nel 2009, per misurare i livelli di resistenza all’uso quotidiano e capirne la reale commerciabilità. Anche il canale televisivo inglese BT Sport ne ha voluto uno, in scala ridotta, per spiegare in diretta azioni di gioco e decisioni arbitrali. Gli altri sono custoditi in abitazioni private. L’idea è nata, come spesso accade, da una necessità pratica: trovare una superficie che potesse permettere la realizzazione di campi da squash all’aperto. La risposta, non convenzionale e di sicuro molto scenografica, potrebbe ora colonizzare tutto lo sport. Una partita di tennis sul Glass Floor costa 20 euro all’ora, 80 euro per calcetto o volley. Tutte le info su www.lazzatesportsarena.it