Lentate, alluvione: oltre all'acqua anche la frana
Via Petrarca, viale Brianza e via Tintoretto anche questa volta è stata una “caporetto”. Il nostro territorio, sabato 15 novembre, è stato doppiamente ferito: dall'esondazione del Seveso e dalla frana su viale Brianza. Sono state ore intense quelle di sabato pomeriggio : l'acqua continuava incessante a scendere , la circolazione stradale era messa a dura a prova perché le strade non erano più tali ma fiumi, il Seveso già dalla mattina era un “sorvegliato speciale”. Dalle 15 in poi la situazio...
Via Petrarca, viale Brianza e via Tintoretto anche questa volta è stata una “caporetto”. Il nostro territorio, sabato 15 novembre, è stato doppiamente ferito: dall'esondazione del Seveso e dalla frana su viale Brianza. Sono state ore intense quelle di sabato pomeriggio : l'acqua continuava incessante a scendere , la circolazione stradale era messa a dura a prova perché le strade non erano più tali ma fiumi, il Seveso già dalla mattina era un “sorvegliato speciale”. Dalle 15 in poi la situazione è peggiorata sempre più . Le pagine facebook di “succede a Lentate” e “monitoraggio Seveso” hanno dato una vera “informazione di servizio” a tutti i cittadini che dovevano mettersi in viaggio oppure che erano già in viaggio, suggerendo gli itinerari migliori e le strade percorribili.. La situazione più drammatica è stata rilevata in viale Brianza. Qui una vettura è stata travolta dalla una marea di terra e poi sbalzata contro la cancellata di un'azienda, fortunatamente il guidatore è stato soccorso immediatamente ma la situazione ormai era precipitata. La frana aveva le dimensioni di almeno 50 metri di lunghezza e aveva l'altezza di almeno 2 metri in altezza sull'intero asse stradale. La circolazione stradale è stata riaperta per il traffico locale dopo un lavoro incessante delle ruspe della provincia di Monza solo nel tardo pomeriggio di domenica. Quel sabato sera sembrava non finisse più: via Tintoretto era diventata un fiume,l' acqua correva dappertutto nelle cantine, nel sottopasso di via Giotto nei prati antistanti. La Croce Rossa di Lentate, insieme alla Protezione Civile e ai volontari si è immediatamente attivata per rimuovere una quantità enorme di detriti che la corrente del Seveso ha portato fino al ponte di via Tintoretto rischiando ogni volta l'ostruzione. Ogni persona si è rimboccata le maniche e ha cercato di aiutare come poteva : i ragazzi della Croce Rossa e i pompieri azionavano le idrovore, i residenti e i volontari accorsi da tutto il Comune si passavano secchi per tentare di ridurre i danni. “C'è una bella immagine – dichiara
Andrea Garavaglia, residente di via Tintoretto - che vorrei ricordare di questa sera: una trentina di persone tra vicini, volontari, croce rossa, protezione civile che insieme si passavano i secchi per svuotare la casa di un nostro vicino che, essendo più bassa del livello del terreno, si era allagata. Nessuno si è tirato indietro e sono corso anch'io e ho cominciato a passare i secchi pieni d'acqua da dentro. In quella catena c'erano
Massimiliano Costantin (capogruppo di Lentate Popolare) e l'assessore
Iolanda Negri tra i tanti lentatesi. Nessuna polemica, solo tanti sorrisi e il desiderio di svuotare al più presto la casa per limitare i danni. Grazie a tutti, questa è la strada giusta”. Incredibile la mole di detriti raccolti, solo dopo 2 ore sono stati riempiti quasi 3 camion di materiali edili galleggianti sul Seveso. E cosa ancor più incredibile quei quei camion non sono bastati, ne sono dovuti passare altri nella notte per rimuovere tutti i pannelli e le lastre di materiale coibentante per tetti “pescati dal fiume” e momentaneamente accatastati vicino al ponte di via Tintoretto. Una ditta di Carimate è la proprietaria di quei detriti : esondando il Seveso deve, probabilmente, aver travolto il il piazzale di stoccaggio e la corrente del fiume ha fatto il resto, trasportandoli fino al ponte di via Tintoretto, dove sono stati ripescati dai volontari. “Questa volta – dichiara
Gabriele Pagliari – l'esondazione è stata della stessa portata di quell' 8 luglio ma questa volta eravamo preparati. Grazie alle informazioni diffuse dai social network e alla presenza costante dei volontari della Croce Rossa e della Protezione civile abbiamo ricevuto con ampio margine l'allerta,questo ci ha permesso di montare per tempo le paratie e allontanare le automobili. In seguito abbiamo prontamente avvisato del peggioramento della situazione l'assessore ai Lavori Pubblici Jolanda Negri che, dopo esser venuta a visionare il livello del fiume, ha chiamato il signor Alberio che ha messo a disposizione tutti i suoi macchinari per rimuovere tutti questi materiali che ostruivano il fiume .Il problema però rimane perché dal 8 luglio non è stato fatto niente per pulire l'alveo e alzare gli argini”. Situazioni di rischio esondazione c'è stata anche al ponte di Camnago in via XXIV maggio, quello vicino alla stazione, e anche li, la Protezione civile e i volontari dell'associazione Carabinieri hanno coadiuvato le attività di rimozione dei detriti edili che rischiavano di far esondare il fiume. Un'altra situazione segnalata sempre dalla pagina facebook di “succede a Lentate” è stata quella dell'allagamento di alcuni garage a Copreno. Un vero sabato da dimenticare per tutti coloro che hanno vissuto in prima persona questa esondazione: ora non resta molto da fare, se non contare i danni e chiedere ancor più a gran voce alle istituzioni di mettere in sicurezza il nostro territorio per garantire a tutti sonni tranquilli. [gallery ids="21019,21020,21021,21022,21023,21024"]
Andrea Garavaglia, residente di via Tintoretto - che vorrei ricordare di questa sera: una trentina di persone tra vicini, volontari, croce rossa, protezione civile che insieme si passavano i secchi per svuotare la casa di un nostro vicino che, essendo più bassa del livello del terreno, si era allagata. Nessuno si è tirato indietro e sono corso anch'io e ho cominciato a passare i secchi pieni d'acqua da dentro. In quella catena c'erano
Massimiliano Costantin (capogruppo di Lentate Popolare) e l'assessore
Iolanda Negri tra i tanti lentatesi. Nessuna polemica, solo tanti sorrisi e il desiderio di svuotare al più presto la casa per limitare i danni. Grazie a tutti, questa è la strada giusta”. Incredibile la mole di detriti raccolti, solo dopo 2 ore sono stati riempiti quasi 3 camion di materiali edili galleggianti sul Seveso. E cosa ancor più incredibile quei quei camion non sono bastati, ne sono dovuti passare altri nella notte per rimuovere tutti i pannelli e le lastre di materiale coibentante per tetti “pescati dal fiume” e momentaneamente accatastati vicino al ponte di via Tintoretto. Una ditta di Carimate è la proprietaria di quei detriti : esondando il Seveso deve, probabilmente, aver travolto il il piazzale di stoccaggio e la corrente del fiume ha fatto il resto, trasportandoli fino al ponte di via Tintoretto, dove sono stati ripescati dai volontari. “Questa volta – dichiara
Gabriele Pagliari – l'esondazione è stata della stessa portata di quell' 8 luglio ma questa volta eravamo preparati. Grazie alle informazioni diffuse dai social network e alla presenza costante dei volontari della Croce Rossa e della Protezione civile abbiamo ricevuto con ampio margine l'allerta,questo ci ha permesso di montare per tempo le paratie e allontanare le automobili. In seguito abbiamo prontamente avvisato del peggioramento della situazione l'assessore ai Lavori Pubblici Jolanda Negri che, dopo esser venuta a visionare il livello del fiume, ha chiamato il signor Alberio che ha messo a disposizione tutti i suoi macchinari per rimuovere tutti questi materiali che ostruivano il fiume .Il problema però rimane perché dal 8 luglio non è stato fatto niente per pulire l'alveo e alzare gli argini”. Situazioni di rischio esondazione c'è stata anche al ponte di Camnago in via XXIV maggio, quello vicino alla stazione, e anche li, la Protezione civile e i volontari dell'associazione Carabinieri hanno coadiuvato le attività di rimozione dei detriti edili che rischiavano di far esondare il fiume. Un'altra situazione segnalata sempre dalla pagina facebook di “succede a Lentate” è stata quella dell'allagamento di alcuni garage a Copreno. Un vero sabato da dimenticare per tutti coloro che hanno vissuto in prima persona questa esondazione: ora non resta molto da fare, se non contare i danni e chiedere ancor più a gran voce alle istituzioni di mettere in sicurezza il nostro territorio per garantire a tutti sonni tranquilli. [gallery ids="21019,21020,21021,21022,21023,21024"]