Lentate: con il nuovo sito del Comune arriva l'autogol
"Il nuovo sito è uno strumento davvero moderno e funzionale che ci permetterà di proseguire il nostro lavoro per favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini". Lo affermava dieci giorni fa il sindaco
Rosella Rivolta presentando il nuovo strumento web dell'amministrazione comunale. Ma al di là della trasparenza, c'è una pagina online tremendamente vuota: quella voluta dal gruppo di maggioranza per sventolare i lavori fatti. La sezione, un po' pomposamente, si chi...
"Il nuovo sito è uno strumento davvero moderno e funzionale che ci permetterà di proseguire il nostro lavoro per favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini". Lo affermava dieci giorni fa il sindaco
Rosella Rivolta presentando il nuovo strumento web dell'amministrazione comunale. Ma al di là della trasparenza, c'è una pagina online tremendamente vuota: quella voluta dal gruppo di maggioranza per sventolare i lavori fatti. La sezione, un po' pomposamente, si chiama "Dalle parole ai fatti". Vi si accede cliccando il "bottone" situato nella parte bassa della homepage sulla sinistra. Disturba un po': prima di tutto perché è un link politico (il titolo ci pare eloquente) più che amministrativo. E poi perché contrasta con lo stesso comunicato stampa diffuso dal primo cittadino in cui si legge che il nuovo sito sarà "più informazione e meno vetrina". Quello che non ci saremmo mai aspettati, tuttavia, è cliccare e trovare la pagina completamente in bianco. Ma come? Si mette un link di quel tipo, destinato ad attirare critiche, e poi si lascia la pagina bianca? Non si poteva aspettare di avere dei contenuti prima di creare eventualmente quello spazio? E pensare che l'accusa dei gruppi di minoranza nei confronti del sindaco, a parte la chiusura della scuola di Cimnago, è proprio quella di non aver fatto ancora nulla. L'autogol non è sfuggito a
Massimiliano Costantin (capogruppo di Lentate Popolare) che ha espresso il suo parere su Facebook: "La fotografia del nulla che Rivolta & Partners ci hanno riservato negli ultimi due anni è la pagina in bianco del nuovo sito web dell'amministrazione comunale: "dalle parole ai fatti". Avete letto bene, tanti soldi spesi per rifare quel che già c'era: ma non continuavano a dire che non ci sono i soldi o che ci sono e non si possono spendere? Perché non destinare risorse per il sostegno alle famiglie, continuando ad usare il format precedente?La risposta è tutta lì: mancava quella pagina per celebrare le gesta dei nostri amministratori. Non si comprende dove finisce la politica e dove inizia la propaganda".
Rosella Rivolta presentando il nuovo strumento web dell'amministrazione comunale. Ma al di là della trasparenza, c'è una pagina online tremendamente vuota: quella voluta dal gruppo di maggioranza per sventolare i lavori fatti. La sezione, un po' pomposamente, si chiama "Dalle parole ai fatti". Vi si accede cliccando il "bottone" situato nella parte bassa della homepage sulla sinistra. Disturba un po': prima di tutto perché è un link politico (il titolo ci pare eloquente) più che amministrativo. E poi perché contrasta con lo stesso comunicato stampa diffuso dal primo cittadino in cui si legge che il nuovo sito sarà "più informazione e meno vetrina". Quello che non ci saremmo mai aspettati, tuttavia, è cliccare e trovare la pagina completamente in bianco. Ma come? Si mette un link di quel tipo, destinato ad attirare critiche, e poi si lascia la pagina bianca? Non si poteva aspettare di avere dei contenuti prima di creare eventualmente quello spazio? E pensare che l'accusa dei gruppi di minoranza nei confronti del sindaco, a parte la chiusura della scuola di Cimnago, è proprio quella di non aver fatto ancora nulla. L'autogol non è sfuggito a
Massimiliano Costantin (capogruppo di Lentate Popolare) che ha espresso il suo parere su Facebook: "La fotografia del nulla che Rivolta & Partners ci hanno riservato negli ultimi due anni è la pagina in bianco del nuovo sito web dell'amministrazione comunale: "dalle parole ai fatti". Avete letto bene, tanti soldi spesi per rifare quel che già c'era: ma non continuavano a dire che non ci sono i soldi o che ci sono e non si possono spendere? Perché non destinare risorse per il sostegno alle famiglie, continuando ad usare il format precedente?La risposta è tutta lì: mancava quella pagina per celebrare le gesta dei nostri amministratori. Non si comprende dove finisce la politica e dove inizia la propaganda".