Lentate, Costantin: "L'iter del Pgt? Che confusione!"
Da tempo è il tema principale dell'attività amministrativa cittadina. Prima per le scelte compiute dall'ex sindaco
Massimo Sasso, poi per la scelta del nuovo primo cittadino
Rosella Rivolta di rivedere tutto. Ora, a distanza di mesi, il Pgt (Piano di governo del territorio) non è ancora in vigore. Ma mentre in altre realtà comunali la polemica si basa sulle scelte urbanistiche, qui a irritare i consiglieri comunali di opposizione è ancora prima di tutto il ...
Da tempo è il tema principale dell'attività amministrativa cittadina. Prima per le scelte compiute dall'ex sindaco
Massimo Sasso, poi per la scelta del nuovo primo cittadino
Rosella Rivolta di rivedere tutto. Ora, a distanza di mesi, il Pgt (Piano di governo del territorio) non è ancora in vigore. Ma mentre in altre realtà comunali la polemica si basa sulle scelte urbanistiche, qui a irritare i consiglieri comunali di opposizione è ancora prima di tutto il metodo utilizzato dalla nuova maggioranza. "L'iter dell'amministrazione comunale - dichiara
Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare - non mi è ancora ben chiaro. Certo, potrebbe essere un mio limite: ma notando che molte altre persone la pensano allo stesso modo e, soprattutto, rileggendo tutte le dichiarazioni spese dall'assessore all'Urbanistica
Marco Cappelletti dalle elezioni a oggi, ho la sensazione che il percorso non sia chiaro neppure alla lista "Lentate Sostenibile e Solidale" che governa il paese". Tralasciando tutte le considerazioni, anche legali, fatte in occasione del cosiddetto "azzeramento" del Pgt precedente, Costantin ha forti perplessità su quanto è stato fatto dopo: "La maggioranza ha spiegato alla commissione Urbanistica la proposta di Pgt in meno di un'ora e senza tavole grafiche (se non quelle esposte in sala Mauri, davvero poco leggibili per la scala di rappresentazione). Poi ha convocato il Consiglio comunale senza rispettare i termini previsti dal Regolamento per permettere ai consiglieri di eseminare la proposta di deliberazione e effettuare le verifiche del caso. Infine la convocazione della commissione Urbanistica per ieri sera, mercoledì 30, in sala Mauri: per acquisire i pareri su uno strumento urbanistico che doveva, per legge e per promessa elettorale, essere oggetto di discussione e confronto prima della sua adozione. Sembra proprio una provocazione". A supporto delle sue tesi il capogruppo di Lentate Popolare sottolinea che all'incontro di lunedì sera con i professionisti e con gli operatori locali, molti si sono lamentati per il mancato coinvolgimento. "Peccato - aggiunge Costantin - che non ha partecipato neanche il sindaco. Forse avrebbe potuto dare quelle risposte che non abbiamo avuto dall’assessore".
Massimo Sasso, poi per la scelta del nuovo primo cittadino
Rosella Rivolta di rivedere tutto. Ora, a distanza di mesi, il Pgt (Piano di governo del territorio) non è ancora in vigore. Ma mentre in altre realtà comunali la polemica si basa sulle scelte urbanistiche, qui a irritare i consiglieri comunali di opposizione è ancora prima di tutto il metodo utilizzato dalla nuova maggioranza. "L'iter dell'amministrazione comunale - dichiara
Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare - non mi è ancora ben chiaro. Certo, potrebbe essere un mio limite: ma notando che molte altre persone la pensano allo stesso modo e, soprattutto, rileggendo tutte le dichiarazioni spese dall'assessore all'Urbanistica
Marco Cappelletti dalle elezioni a oggi, ho la sensazione che il percorso non sia chiaro neppure alla lista "Lentate Sostenibile e Solidale" che governa il paese". Tralasciando tutte le considerazioni, anche legali, fatte in occasione del cosiddetto "azzeramento" del Pgt precedente, Costantin ha forti perplessità su quanto è stato fatto dopo: "La maggioranza ha spiegato alla commissione Urbanistica la proposta di Pgt in meno di un'ora e senza tavole grafiche (se non quelle esposte in sala Mauri, davvero poco leggibili per la scala di rappresentazione). Poi ha convocato il Consiglio comunale senza rispettare i termini previsti dal Regolamento per permettere ai consiglieri di eseminare la proposta di deliberazione e effettuare le verifiche del caso. Infine la convocazione della commissione Urbanistica per ieri sera, mercoledì 30, in sala Mauri: per acquisire i pareri su uno strumento urbanistico che doveva, per legge e per promessa elettorale, essere oggetto di discussione e confronto prima della sua adozione. Sembra proprio una provocazione". A supporto delle sue tesi il capogruppo di Lentate Popolare sottolinea che all'incontro di lunedì sera con i professionisti e con gli operatori locali, molti si sono lamentati per il mancato coinvolgimento. "Peccato - aggiunge Costantin - che non ha partecipato neanche il sindaco. Forse avrebbe potuto dare quelle risposte che non abbiamo avuto dall’assessore".