Lentate, i dipendenti della Saccarta al sindaco: "Calpestati i nostri diritti"
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] I dipendenti della Saccarta prendono carta e penna: e delusi dalla scelte urbanistiche sta compiendo l'amministrazione comunale guidata dal sindaco
Rosella Rivolta, si rivolgono direttamente al primo cittadino. Una lettera che difende la scelta dell'ampliamento del magazzino, condizione essenziale per poter essere ancora competitivi e, in fin dei conti, per salvaguardare il p...
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] I dipendenti della Saccarta prendono carta e penna: e delusi dalla scelte urbanistiche sta compiendo l'amministrazione comunale guidata dal sindaco
Rosella Rivolta, si rivolgono direttamente al primo cittadino. Una lettera che difende la scelta dell'ampliamento del magazzino, condizione essenziale per poter essere ancora competitivi e, in fin dei conti, per salvaguardare il posto di lavoro degli ottanta dipendenti. La pubblichiamo qui di seguito.
Dottoressa Rivolta, i dipendenti Saccarta vogliono fare arrivare la loro voce forte e chiara all’attuale Giunta comunale che, per scelta, ha deciso di modificare il Pgt impedendo alla nostra azienda di ampliare il capannone situato in via Tonale 50 a Copreno. Tale ampliamento è indispensabile per lo stoccaggio del prodotto finito che attualmente viene immagazzinato in un’area non adeguata a contenerlo con parecchi problemi di logistica: i magazzinieri con grande difficoltà gestiscono lo spazio a disposizione, con conseguenze negative che si riflettono sulla qualità (rottura bancali, imballaggi, sicurezza e reclami dei clienti stranieri per condizionamento merce) e sulla quantità del lavoro stesso con conseguente aggravio di costi che danneggia gravemente la competitività dell’azienda in tempi difficili e concorrenziali.
Durante la vostra visita presso il nostro stabilimento avete constatato la reale impossibilità di trasferimento degli imponenti macchinari in altre sedi. Inoltre, in un periodo economicamente disastroso, in cui non si riescono a fare investimenti, a Saccarta che invece ne vuole fare, viene impedito e questo per salvaguardare interessi di cui non riusciamo a capire l’utilità comune mentre i nostri interessi di lavoratori e di azienda vengono calpestati.
La costruzione di questo nuovo deposito ridurrà, e crediamo che questo sia di grande interesse per la vostra amministrazione, l’impatto ambientale dell’azienda. Infatti verranno caricati e scaricati meno mezzi, non ci sarà più la navetta che percorre avanti e indietro via Tonale fino a via Natta e viceversa e questo a evidente vantaggio dell’ambiente e quindi della collettività residente.
Non dimenticatevi che ci sono 80 dipendenti con relative famiglie (di cui gran parte anche cittadini lentatesi) che hanno il diritto di poter mantenere il loro posto di lavoro salvaguardato e continuamente migliorato.
Inoltre Saccarta dà lavoro a un numero rilevante di indotto che è sito proprio sul comune lentatese. Per questo chiediamo a lei, signor sindaco e ai suoi collaboratori di sbloccare questo “caso” che sta diventando increscioso e di accelerare la soluzione della costruzione del deposito in modo che ci possa far lavorare bene e guardare un po’ più sereni al futuro.
Ringraziamo per la sua cortese attenzione e cordialmente salutiamo.
Rosella Rivolta, si rivolgono direttamente al primo cittadino. Una lettera che difende la scelta dell'ampliamento del magazzino, condizione essenziale per poter essere ancora competitivi e, in fin dei conti, per salvaguardare il posto di lavoro degli ottanta dipendenti. La pubblichiamo qui di seguito.
Dottoressa Rivolta, i dipendenti Saccarta vogliono fare arrivare la loro voce forte e chiara all’attuale Giunta comunale che, per scelta, ha deciso di modificare il Pgt impedendo alla nostra azienda di ampliare il capannone situato in via Tonale 50 a Copreno. Tale ampliamento è indispensabile per lo stoccaggio del prodotto finito che attualmente viene immagazzinato in un’area non adeguata a contenerlo con parecchi problemi di logistica: i magazzinieri con grande difficoltà gestiscono lo spazio a disposizione, con conseguenze negative che si riflettono sulla qualità (rottura bancali, imballaggi, sicurezza e reclami dei clienti stranieri per condizionamento merce) e sulla quantità del lavoro stesso con conseguente aggravio di costi che danneggia gravemente la competitività dell’azienda in tempi difficili e concorrenziali.
Durante la vostra visita presso il nostro stabilimento avete constatato la reale impossibilità di trasferimento degli imponenti macchinari in altre sedi. Inoltre, in un periodo economicamente disastroso, in cui non si riescono a fare investimenti, a Saccarta che invece ne vuole fare, viene impedito e questo per salvaguardare interessi di cui non riusciamo a capire l’utilità comune mentre i nostri interessi di lavoratori e di azienda vengono calpestati.
La costruzione di questo nuovo deposito ridurrà, e crediamo che questo sia di grande interesse per la vostra amministrazione, l’impatto ambientale dell’azienda. Infatti verranno caricati e scaricati meno mezzi, non ci sarà più la navetta che percorre avanti e indietro via Tonale fino a via Natta e viceversa e questo a evidente vantaggio dell’ambiente e quindi della collettività residente.
Non dimenticatevi che ci sono 80 dipendenti con relative famiglie (di cui gran parte anche cittadini lentatesi) che hanno il diritto di poter mantenere il loro posto di lavoro salvaguardato e continuamente migliorato.
Inoltre Saccarta dà lavoro a un numero rilevante di indotto che è sito proprio sul comune lentatese. Per questo chiediamo a lei, signor sindaco e ai suoi collaboratori di sbloccare questo “caso” che sta diventando increscioso e di accelerare la soluzione della costruzione del deposito in modo che ci possa far lavorare bene e guardare un po’ più sereni al futuro.
Ringraziamo per la sua cortese attenzione e cordialmente salutiamo.