Lentate: il Comune dice no alla violenza contro le donne
‘365 giorni No’ alla violenza sulle donne. Il Comune di Lentate sul Seveso ha stabilito di aderire alla campagna proposta da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e lanciata dal Comune di Torino lo scorso 25 novembre 2012, in concomitanza con la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (con risoluzione 54/134 del 17/12/1999). L’obiettivo è di coinvolgere in prima persona i Sindaci, invit...
‘365 giorni No’ alla violenza sulle donne. Il Comune di Lentate sul Seveso ha stabilito di aderire alla campagna proposta da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e lanciata dal Comune di Torino lo scorso 25 novembre 2012, in concomitanza con la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (con risoluzione 54/134 del 17/12/1999). L’obiettivo è di coinvolgere in prima persona i Sindaci, invitandoli a diventare testimonial e a sensibilizzare i cittadini contro ogni forma di sopruso contro il gentil sesso. L'adesione alla Campagna ‘365 giorni No’ comporta la sottoscrizione di una Carta d'Intenti, nella quale sono indicati in dieci punti gli impegni da assumere per diffondere una cultura della non violenza e della discriminazione di genere, che prevedono il coinvolgimento attivo e la collaborazione di altri enti, istituzioni, associazioni e la società civile. I dieci capi d'intesa previsti dalla Carta d’Intenti: 1. Promuovere, anche in collaborazione con altri enti ed istituzioni e con la società civile, azioni ed iniziative volte a prevenire ogni forma di violenza contro le donne e a rimuovere le cause che possono portare ad agire e a subire violenza. 2. Istituire e sostenere reti che coinvolgano il più ampio numero di enti, istituzioni, servizi e associazioni, per individuare modalità di intervento coordinate e condivise per prevenire le violenze contro le donne e per offrire aiuti concreti alle donne vittime di violenza. 3. Impegnarsi affinché sul proprio territorio siano operativi Centri Antiviolenza e Case Rifugio per donne vittime di violenza, avvalendosi anche della collaborazione e del sostegno di altri enti e associazioni. 4. Realizzare progetti volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione di genere. 5. Promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze. 6. Sostenere le associazioni e gli organismi impegnati a prevenire e contrastare violenza contro le donne. 7. Promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti. 8. Organizzare, anche attraverso il coinvolgimento degli organismi di parità, corsi di informazione e sensibilizzazione, rivolti ai dipendenti e alle dipendenti e agli amministratori e amministratrici del proprio Comune. 9. Inserire nei propri Regolamenti procedure che vietino l'utilizzo, anche da parte di soggetti privati, di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi che offendono le donne o che istighino alla violenza contro le donne. 10. Promuovere e diffondere la "CAMPAGNA 365 NO" divenendone testimonial in prima persona come Sindaci/che e invitando i propri concittadini/e a divenire anch' essi/e testimonial della Campagna, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne. L’amministrazione comunale di Lentate sul Seveso, ha previsto i seguenti interventi in favore delle donne: 1. monitoraggio delle situazioni di disagio, violenza e discriminazione di ogni genere nei confronti delle donne; 2. promozione di campagne di informazione sugli operatori già presenti e attivi sul territorio che si occupano di sensibilizzazione sulle forme di discriminazione e violenza nei confronti delle donne e di sostegno in favore delle stesse; 3. promozione e sviluppo del coordinamento tra Pubblica Amministrazione, medici di famiglia, consultorio familiare, forze dell’ordine e ASL per il monitoraggio delle situazioni di disagio ed elaborazione e progettazione di forme di sensibilizzazione, prevenzione ed intervento. "La violenza contro le donne esiste, è diffusa e non appare affatto in diminuzione anzi... - dichiara il sindaco di Lentate sul Seveso
Rosella Rivolta - si tratta di un fenomeno molto esteso che si evidenzia in diverse forme e contesti: maltrattamenti domestici, molestie sessuali sui luoghi di lavoro, stupri, telefonate oscene, esibizionismi, sono solo alcune delle manifestazioni di una violenza di genere che alcuni uomini utilizzano per esercitare il proprio "potere" sulle donne. La violenza di genere è rimasta troppo a lungo invisibile, nell'ombra, quasi a voler rendere il fenomeno un fatto naturale, ‘normale’, quasi una questione privata. In realtà si tratta di un crimine di ordine pubblico che merita tutto il sostegno di questa battaglia per i diritti umani, condotta anche con la solidarietà degli uomini e il loro coinvolgimento in percorsi culturali". Alla campagna, che porta la firma del Comune di Torino, finora hanno aderito diversi Comuni italiani. I sindaci interessati devono sottoscrivere la Carta di intenti attraverso una delibera di Giunta. Nella Carta sono contenuti dieci impegni che i Comuni sottoscrittori dovranno assumere, tra cui la promozione di azioni per prevenire ogni forma di violenza contro le donne, l’impegno per rendere operativi Centri Antiviolenza e Case Rifugio per donne vittime di violenza e il sostegno di iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze.
Rosella Rivolta - si tratta di un fenomeno molto esteso che si evidenzia in diverse forme e contesti: maltrattamenti domestici, molestie sessuali sui luoghi di lavoro, stupri, telefonate oscene, esibizionismi, sono solo alcune delle manifestazioni di una violenza di genere che alcuni uomini utilizzano per esercitare il proprio "potere" sulle donne. La violenza di genere è rimasta troppo a lungo invisibile, nell'ombra, quasi a voler rendere il fenomeno un fatto naturale, ‘normale’, quasi una questione privata. In realtà si tratta di un crimine di ordine pubblico che merita tutto il sostegno di questa battaglia per i diritti umani, condotta anche con la solidarietà degli uomini e il loro coinvolgimento in percorsi culturali". Alla campagna, che porta la firma del Comune di Torino, finora hanno aderito diversi Comuni italiani. I sindaci interessati devono sottoscrivere la Carta di intenti attraverso una delibera di Giunta. Nella Carta sono contenuti dieci impegni che i Comuni sottoscrittori dovranno assumere, tra cui la promozione di azioni per prevenire ogni forma di violenza contro le donne, l’impegno per rendere operativi Centri Antiviolenza e Case Rifugio per donne vittime di violenza e il sostegno di iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze.