Lentate, la Giunta scrive ai cittadini: "Vogliamo un Pgt con consumo di suolo zero"
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] E' stato uno degli atti più discussi dell'amministrazione guidata dal neosindaco
Rosella Rivolta: appena insediata e tuttavia già in mezzo a una mole di polemiche che, di solito, si colleziona durante l'intero mandato. Prima la chiusura della scuola di Cimnago, poi la scelta di rivedere il Pgt (Piano di governo del territorio) approvato dall'amministrazione Sasso: non con una...
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] E' stato uno degli atti più discussi dell'amministrazione guidata dal neosindaco
Rosella Rivolta: appena insediata e tuttavia già in mezzo a una mole di polemiche che, di solito, si colleziona durante l'intero mandato. Prima la chiusura della scuola di Cimnago, poi la scelta di rivedere il Pgt (Piano di governo del territorio) approvato dall'amministrazione Sasso: non con una variante, bensì revocando la delibera di approvazione, comprensiva dell'esame e delle controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini. A distanza di un mese dalla battaglia in aula consiliare, la Giunta comunale rompe il silenzio spiegando le sue motivazioni alla cittadinanza attraverso una lettera pubblicata sul sito Internet del Comune. Ecco la versione integrale.
Il 6 luglio 2012 il Consiglio Comunale ha revocato la delibera di controdeduzione alle osservazioni e di approvazione definitiva del PGT. L’Amministrazione Comunale ha cioè deciso di non perfezionare il procedimento volto a rendere efficace il PGT, ma di ritornare alla versione del Piano di Governo del Territorio adottata a settembre del 2011 e di rivedere le osservazioni presentate allora dalla cittadinanza.
Tra le molte, le ragioni principali che hanno determinato tale scelta sono le seguenti:
1) la conformità soltanto parziale del PGT al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Monza e Brianza. In fase di controdeduzione, la precedente Amministrazione ha recepito solo parzialmente l’obbligo di adeguamento del PGT alle previsioni vincolanti della Provincia, oltre ad aver accolto solo in minima parte consigli e direttive pervenute, oltre che dalla Provincia, anche da Regione Lombardia. Ciò avrebbe determinato problematiche giuridiche di non poco conto per le aree di trasformazione interessate dal mancato adeguamento. La collaborazione tra i differenti livelli di governo del territorio è, infatti, la prima regola istituzionale della pianificazione territoriale, proprio per evitare che tematiche di natura sovra comunale non possano trovare adeguate risposte.
2) Il conseguimento dell’obiettivo del “consumo di suolo zero”, raggiungibile grazie alla revisione delle osservazioni già presentate dai cittadini nei mesi scorsi. Tale revisione verrà effettuata alla luce del Documento politico di indirizzi per il governo del territorio approvato dalla giunta. L’obiettivo del “consumo di suolo zero” si lega ad un modello di sviluppo e innovazione orientato alla qualità dei servizi e dell’ambiente, alla salute ed alla cultura, piuttosto che al mero fattore quantitativo, e volto a contrastare la mera speculazione edilizia. Consumo di suolo zero non significa fermare lo sviluppo e l’edilizia, ma significa concentrare risorse pubbliche e private nella riqualificazione dell’esistente; significa favorire ed incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente; significa dare nuova vita e nuovi usi a quei numerosi edifici inutilizzati presenti nei tessuti urbani di Lentate; significa dare la priorità alla riqualificazione delle aree industriali dismesse, che purtroppo continuano a non trovare un nuovo ruolo per la comunità lentatese. Consumo di suolo zero significa risparmiare nel lungo periodo ingenti risorse finanziarie pubbliche, perché si favorisce la riqualificazione urbana là dove sono già presenti le urbanizzazioni primarie e secondarie.
In poche parole, consumo di suolo zero significa fare politica lungimirante nell’interesse della collettività.
A seguito della rivisitazione delle osservazioni già presentate, il PGT verrà nuovamente pubblicato, dando di nuovo la possibilità alla cittadinanza di esprimersi sul nuovo assetto spaziale che si configurerà alla luce del Documento politico di indirizzo. Alla luce delle nuove osservazioni, il Piano si incamminerà verso la sua approvazione definitiva e pubblicazione sul BURL della Regione Lombardia affinché divenga giuridicamente efficace.
Rosella Rivolta: appena insediata e tuttavia già in mezzo a una mole di polemiche che, di solito, si colleziona durante l'intero mandato. Prima la chiusura della scuola di Cimnago, poi la scelta di rivedere il Pgt (Piano di governo del territorio) approvato dall'amministrazione Sasso: non con una variante, bensì revocando la delibera di approvazione, comprensiva dell'esame e delle controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini. A distanza di un mese dalla battaglia in aula consiliare, la Giunta comunale rompe il silenzio spiegando le sue motivazioni alla cittadinanza attraverso una lettera pubblicata sul sito Internet del Comune. Ecco la versione integrale.
Il 6 luglio 2012 il Consiglio Comunale ha revocato la delibera di controdeduzione alle osservazioni e di approvazione definitiva del PGT. L’Amministrazione Comunale ha cioè deciso di non perfezionare il procedimento volto a rendere efficace il PGT, ma di ritornare alla versione del Piano di Governo del Territorio adottata a settembre del 2011 e di rivedere le osservazioni presentate allora dalla cittadinanza.
Tra le molte, le ragioni principali che hanno determinato tale scelta sono le seguenti:
1) la conformità soltanto parziale del PGT al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Monza e Brianza. In fase di controdeduzione, la precedente Amministrazione ha recepito solo parzialmente l’obbligo di adeguamento del PGT alle previsioni vincolanti della Provincia, oltre ad aver accolto solo in minima parte consigli e direttive pervenute, oltre che dalla Provincia, anche da Regione Lombardia. Ciò avrebbe determinato problematiche giuridiche di non poco conto per le aree di trasformazione interessate dal mancato adeguamento. La collaborazione tra i differenti livelli di governo del territorio è, infatti, la prima regola istituzionale della pianificazione territoriale, proprio per evitare che tematiche di natura sovra comunale non possano trovare adeguate risposte.
2) Il conseguimento dell’obiettivo del “consumo di suolo zero”, raggiungibile grazie alla revisione delle osservazioni già presentate dai cittadini nei mesi scorsi. Tale revisione verrà effettuata alla luce del Documento politico di indirizzi per il governo del territorio approvato dalla giunta. L’obiettivo del “consumo di suolo zero” si lega ad un modello di sviluppo e innovazione orientato alla qualità dei servizi e dell’ambiente, alla salute ed alla cultura, piuttosto che al mero fattore quantitativo, e volto a contrastare la mera speculazione edilizia. Consumo di suolo zero non significa fermare lo sviluppo e l’edilizia, ma significa concentrare risorse pubbliche e private nella riqualificazione dell’esistente; significa favorire ed incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente; significa dare nuova vita e nuovi usi a quei numerosi edifici inutilizzati presenti nei tessuti urbani di Lentate; significa dare la priorità alla riqualificazione delle aree industriali dismesse, che purtroppo continuano a non trovare un nuovo ruolo per la comunità lentatese. Consumo di suolo zero significa risparmiare nel lungo periodo ingenti risorse finanziarie pubbliche, perché si favorisce la riqualificazione urbana là dove sono già presenti le urbanizzazioni primarie e secondarie.
In poche parole, consumo di suolo zero significa fare politica lungimirante nell’interesse della collettività.
A seguito della rivisitazione delle osservazioni già presentate, il PGT verrà nuovamente pubblicato, dando di nuovo la possibilità alla cittadinanza di esprimersi sul nuovo assetto spaziale che si configurerà alla luce del Documento politico di indirizzo. Alla luce delle nuove osservazioni, il Piano si incamminerà verso la sua approvazione definitiva e pubblicazione sul BURL della Regione Lombardia affinché divenga giuridicamente efficace.