Lentate: "L'aiuto ai terremotati? Un'occasione sprecata"
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] “L’aiuto ai terremotati? Un’occasione sprecata. Ormai è evidente che il sindaco
Rosella Rivolta non rappresenta i cittadini lentatesi, ma solo una modestissima parte degli stessi”. È l’amaro sfogo di
Massimiliano Costantin, capogruppo della lista Lentate Popolare, di fronte a uno degli ultimi atti della Giunta: ovvero la delibera 117 del 27 agosto relativa a...
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] “L’aiuto ai terremotati? Un’occasione sprecata. Ormai è evidente che il sindaco
Rosella Rivolta non rappresenta i cittadini lentatesi, ma solo una modestissima parte degli stessi”. È l’amaro sfogo di
Massimiliano Costantin, capogruppo della lista Lentate Popolare, di fronte a uno degli ultimi atti della Giunta: ovvero la delibera 117 del 27 agosto relativa all’iniziativa “Adotta un Comune” promossa dall’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani). Si tratta, in effetti, di una delibera “anomala”: nel senso che la Giunta – citiamo testualmente – “delibera di prendere atto della volontà espressa dal gruppo consiliare di maggioranza “Lentate sostenibile e solidale” nella seduta del 15 giugno, di aderire alla menzionata iniziativa di Anci, devolvendo personalmente a favore dei Comuni terremotati l’importo corrispondente ai gettoni di presenza percepiti per la partecipazione alle prime tre sedute consiliari”. Senza voler giudicare l’entità dell’importo (poco più che simbolica: ma ognuno è libero di dare ciò che si sente, e grazie di cuore perché fa solidarietà), l’anomalia sta nel fatto che la Giunta non delibera di sborsare un solo euro. Il Comune di Lentate sul Seveso, tanto per intenderci, non sosterrà alcun Comune terremotato: a differenza, per esempio, di Barlassina che ha stanziato 4 mila euro individuando il destinatario (il Comune di Pegognaga) e la finalità (interventi scolastici). Qui, invece, è un fatto privato. Legittimo, ma a questo punto non si capisce perché deve prenderne atto la Giunta comunale. Costantin, però, non ci sta. Ribadendo che non aderirà all’iniziativa (“Ho rinunciato a percepire il gettone di presenza per tutto il mandato, quindi non sono in grado di devolverlo ad alcuno”), punta il dito contro il metodo utilizzato: “Castelluccio – afferma Costantin – aveva utilizzato il momento delle comunicazioni in Consiglio comunale per annunciare questa volontà esortando i consiglieri di minoranza a fare altrettanto. Nell’occasione l’avevo invitata a presentare una mozione che, di certo, avrebbe ottenuto il mio voto favorevole. Sarebbe stato più significativo dare un contributo a nome di tutti i lentatesi, invece di questo gesto caritatevole che appare soltanto fazioso e strumentale. Noto con rammarico che il Consiglio comunale è stato escluso e che la Giunta prende semplicemente atto di un gesto compiuto dalla lista di maggioranza che la sostiene. Per me, a questo punto, è chiaro che il sindaco Rivolta rappresenta solo se stessa”. La delibera, a dire il vero, prevede che l’iniziativa sia pubblicizzata “all’intera cittadinanza” affinché questa possa contribuire al progetto dell’Anci e sostenere le realtà colpite dal terremoto. A distanza di due settimane dall’approvazione della delibera, tuttavia, ci fanno notare che non esiste alcun avviso sul sito Internet del Comune.
Rosella Rivolta non rappresenta i cittadini lentatesi, ma solo una modestissima parte degli stessi”. È l’amaro sfogo di
Massimiliano Costantin, capogruppo della lista Lentate Popolare, di fronte a uno degli ultimi atti della Giunta: ovvero la delibera 117 del 27 agosto relativa all’iniziativa “Adotta un Comune” promossa dall’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani). Si tratta, in effetti, di una delibera “anomala”: nel senso che la Giunta – citiamo testualmente – “delibera di prendere atto della volontà espressa dal gruppo consiliare di maggioranza “Lentate sostenibile e solidale” nella seduta del 15 giugno, di aderire alla menzionata iniziativa di Anci, devolvendo personalmente a favore dei Comuni terremotati l’importo corrispondente ai gettoni di presenza percepiti per la partecipazione alle prime tre sedute consiliari”. Senza voler giudicare l’entità dell’importo (poco più che simbolica: ma ognuno è libero di dare ciò che si sente, e grazie di cuore perché fa solidarietà), l’anomalia sta nel fatto che la Giunta non delibera di sborsare un solo euro. Il Comune di Lentate sul Seveso, tanto per intenderci, non sosterrà alcun Comune terremotato: a differenza, per esempio, di Barlassina che ha stanziato 4 mila euro individuando il destinatario (il Comune di Pegognaga) e la finalità (interventi scolastici). Qui, invece, è un fatto privato. Legittimo, ma a questo punto non si capisce perché deve prenderne atto la Giunta comunale. Costantin, però, non ci sta. Ribadendo che non aderirà all’iniziativa (“Ho rinunciato a percepire il gettone di presenza per tutto il mandato, quindi non sono in grado di devolverlo ad alcuno”), punta il dito contro il metodo utilizzato: “Castelluccio – afferma Costantin – aveva utilizzato il momento delle comunicazioni in Consiglio comunale per annunciare questa volontà esortando i consiglieri di minoranza a fare altrettanto. Nell’occasione l’avevo invitata a presentare una mozione che, di certo, avrebbe ottenuto il mio voto favorevole. Sarebbe stato più significativo dare un contributo a nome di tutti i lentatesi, invece di questo gesto caritatevole che appare soltanto fazioso e strumentale. Noto con rammarico che il Consiglio comunale è stato escluso e che la Giunta prende semplicemente atto di un gesto compiuto dalla lista di maggioranza che la sostiene. Per me, a questo punto, è chiaro che il sindaco Rivolta rappresenta solo se stessa”. La delibera, a dire il vero, prevede che l’iniziativa sia pubblicizzata “all’intera cittadinanza” affinché questa possa contribuire al progetto dell’Anci e sostenere le realtà colpite dal terremoto. A distanza di due settimane dall’approvazione della delibera, tuttavia, ci fanno notare che non esiste alcun avviso sul sito Internet del Comune.