Lentate, Negozio Amico: il sindaco fa arrabbiare i commercianti
L'idea è lodevole: trasformare Lentate in una città a misura di bambino, dove i più piccoli possono vivere il territorio in modo sicuro e crescere serenamente. Il modo di applicarla, forse, lo è un po' meno: tanto che dopo l'annuncio dell'amministrazione comunale sono arrivate le prime critiche, mentre la lettera del sindaco
Rosella Rivolta ha fatto addirittura infuriare i commercianti. Il motivo delle critiche è molto semplice: a detta di molti il progetto "Lentate città am...
L'idea è lodevole: trasformare Lentate in una città a misura di bambino, dove i più piccoli possono vivere il territorio in modo sicuro e crescere serenamente. Il modo di applicarla, forse, lo è un po' meno: tanto che dopo l'annuncio dell'amministrazione comunale sono arrivate le prime critiche, mentre la lettera del sindaco
Rosella Rivolta ha fatto addirittura infuriare i commercianti. Il motivo delle critiche è molto semplice: a detta di molti il progetto "Lentate città amica dei bambini e delle bambine" è un po' alla Ponzio Pilato. Ovvero l'amministrazione promuove l'idea che poi dovrebbero a tutti gli effetti rendere attuabile i commercianti con l'istituzione del Negozio Amico, un punto di riferimento per i piccoli che si trovano in situazione di bisogno. Una sorte di 'rete di vicinato', come l'ha definita l'assessore alla Sicurezza
Enrico Moscatelli Spinelli, con i negozi aderenti all'iniziativa riconoscibili attraverso una vetrofania posta sulla vetrina. Fin qui, più o meno tutto bene a parte le critiche. A far peggiorare la situazione, però, la lettera che il primo cittadino ha inviato ai commercianti per coinvolgerli (forse sarebbe stato meglio farlo prima di lanciare l'iniziativa). Uno scritto in cui si spiegano gli obiettivi del progetto aggiungendo che "mentre il vigile urbano e l'anziano in certi momenti potrebbero non essere a portata di mano, i negozi possono rappresentare una sicurezza". Chiedendo la disponibilità ai commercianti, il sindaco allega sette regole comportamenteli da rispettare. Tra queste l'ultima è quella che ha irritato i commercianti: "Impegnatevi a non consegnare loro prodotti riservati agli adulti (sigarette, alcolici, gratta e vinci...)". "Ma stiamo scherzando - ha borbottato un commerciante sul gruppo Facebook "Succede a Lentate" dopo aver pubblicato la lettera - con chi pensano di avere a che fare? Sveglia, siamo padri e madri di famiglia!". "Oggi - ha aggiunto un altro commerciante - ho ricevuto dal postino questa lettera, l'ho letta 4, 5 volte. Ma questa Giunta ci prende per dei deficienti, credo che non bisogna essere di sinistra per fare queste semplici cose. Credo che sia nel nostro Dna proteggere chi ne ha bisogno, per di più chi è piccolo. Un'altra cosa mi stupisce: non date alcolici. Va beh, su questo ci passo sopra perché non ne vendo. Sigarette e Gratta e Vinci questi li vendo, ma c'è una legge dello Stato che proibisce la vendita ai bambini. Ma cosa mi scrivono? Ma non hanno nient'altro da pensare? E magari si sono riuniti in un ristorante per discuterne...". Dimenticavamo: il Comune per rendere attuabile il progetto si impegna a diffondere il Pedibus nelle istituzioni scolastiche e a sviluppare progetti di educazione ambientale volti alla mobilità sostenibile. In più, ovviamente, a stampare gli adesivi con il simbolo da apporre nei negozi. Forse lo metteranno in tanti per non fare la figura dei cattivi o degli insensibili, ma la sensazione è che questo progetto, così com'è stato pensato, non interessi a nessuno.
Rosella Rivolta ha fatto addirittura infuriare i commercianti. Il motivo delle critiche è molto semplice: a detta di molti il progetto "Lentate città amica dei bambini e delle bambine" è un po' alla Ponzio Pilato. Ovvero l'amministrazione promuove l'idea che poi dovrebbero a tutti gli effetti rendere attuabile i commercianti con l'istituzione del Negozio Amico, un punto di riferimento per i piccoli che si trovano in situazione di bisogno. Una sorte di 'rete di vicinato', come l'ha definita l'assessore alla Sicurezza
Enrico Moscatelli Spinelli, con i negozi aderenti all'iniziativa riconoscibili attraverso una vetrofania posta sulla vetrina. Fin qui, più o meno tutto bene a parte le critiche. A far peggiorare la situazione, però, la lettera che il primo cittadino ha inviato ai commercianti per coinvolgerli (forse sarebbe stato meglio farlo prima di lanciare l'iniziativa). Uno scritto in cui si spiegano gli obiettivi del progetto aggiungendo che "mentre il vigile urbano e l'anziano in certi momenti potrebbero non essere a portata di mano, i negozi possono rappresentare una sicurezza". Chiedendo la disponibilità ai commercianti, il sindaco allega sette regole comportamenteli da rispettare. Tra queste l'ultima è quella che ha irritato i commercianti: "Impegnatevi a non consegnare loro prodotti riservati agli adulti (sigarette, alcolici, gratta e vinci...)". "Ma stiamo scherzando - ha borbottato un commerciante sul gruppo Facebook "Succede a Lentate" dopo aver pubblicato la lettera - con chi pensano di avere a che fare? Sveglia, siamo padri e madri di famiglia!". "Oggi - ha aggiunto un altro commerciante - ho ricevuto dal postino questa lettera, l'ho letta 4, 5 volte. Ma questa Giunta ci prende per dei deficienti, credo che non bisogna essere di sinistra per fare queste semplici cose. Credo che sia nel nostro Dna proteggere chi ne ha bisogno, per di più chi è piccolo. Un'altra cosa mi stupisce: non date alcolici. Va beh, su questo ci passo sopra perché non ne vendo. Sigarette e Gratta e Vinci questi li vendo, ma c'è una legge dello Stato che proibisce la vendita ai bambini. Ma cosa mi scrivono? Ma non hanno nient'altro da pensare? E magari si sono riuniti in un ristorante per discuterne...". Dimenticavamo: il Comune per rendere attuabile il progetto si impegna a diffondere il Pedibus nelle istituzioni scolastiche e a sviluppare progetti di educazione ambientale volti alla mobilità sostenibile. In più, ovviamente, a stampare gli adesivi con il simbolo da apporre nei negozi. Forse lo metteranno in tanti per non fare la figura dei cattivi o degli insensibili, ma la sensazione è che questo progetto, così com'è stato pensato, non interessi a nessuno.