Lentate, paura esondazione: notte di lavoro in via Tintoretto
Pericolo scampato per i residenti di via Tintoretto che hanno passato un'altra notte insonne a causa delle forti piogge che si sono abbattute sul nostro territorio. Tutto è cominciato nella mattina di martedì 4 quando
Andrea Garavaglia ha ricevuto il primo bollettino meteo dal coordinatore della protezione civile della Croce Rossa Italiana
Davide Boffi, in cui si parlava di rischio e criticità per la nostra zona. Il testo della infatti parlava di “risc...
Pericolo scampato per i residenti di via Tintoretto che hanno passato un'altra notte insonne a causa delle forti piogge che si sono abbattute sul nostro territorio. Tutto è cominciato nella mattina di martedì 4 quando
Andrea Garavaglia ha ricevuto il primo bollettino meteo dal coordinatore della protezione civile della Croce Rossa Italiana
Davide Boffi, in cui si parlava di rischio e criticità per la nostra zona. Il testo della infatti parlava di “rischio moderato per le forti precipitazioni nella mattinata di mercoledì” ma purtroppo già dalla serata la situazione stava degenerando e il fiume s'ingrossava sempre più. A quel punto i residenti di via Tintoretto, organizzati preventivamente con tam-tam di telefonate, sms e mail si sono reciprocamente avvertiti mettendo in salvo le auto e altre cose nei garage. Alle 23.45 i Carabinieri, la Croce Rossa e l'associazione Carabinieri hanno formalmente dato l'allarme. Da quel momento la macchina organizzativa si è messa in moto per scongiurare i danni di un'altra possibile alluvione. Contemporaneamente carabinieri e i volontari della Croce Rossa hanno monitorato di ora in ora lo stato del fiume, aiutando gli abitanti a innalzare le paratie anti alluvione. Tutto si è svolto nel minor tempo possibile e grazie alla cooperazione di tutti. A fine di questa lunga notte e nell'attesa della vera “piena” prevista per mercoledì 5 novembre i volontari hanno provveduto a portare nel pomeriggio i sacchi di sabbia che sono in dotazione al servizio di protezione civile della Croce Rossa Italiana andando così rendere più sicure le paratie già innalzate. “Questa notte – dichiara Andrea Garavaglia - è stata davvero difficile per tutti noi. Dall'8 luglio scorso gli argini del fiume Seveso sono crollati e non sono ancora stati messi in sicurezza e men che meno è stata fatta una pulizia del fiume. Noi residenti , la nostra parte la stiamo facendo per questo ci siamo autotassati e abbiamo acquistato le paratie in legno e persino a breve installeremo una centralina di rilevamento del fiume ma sappiamo che la situazione potrà migliorare solo se a livello istituzionale si prenderanno seri provvedimenti. Ringraziamo tutti i volontari della Croce Rossa di Lentate, dell’Associazione dei Carabinieri di Lentate, la protezione civile di Lentate e i Carabinieri che ci hanno aiutato e assistito da ieri notte fino ad ora”. [gallery ids="20629,20627,20628"]
Andrea Garavaglia ha ricevuto il primo bollettino meteo dal coordinatore della protezione civile della Croce Rossa Italiana
Davide Boffi, in cui si parlava di rischio e criticità per la nostra zona. Il testo della infatti parlava di “rischio moderato per le forti precipitazioni nella mattinata di mercoledì” ma purtroppo già dalla serata la situazione stava degenerando e il fiume s'ingrossava sempre più. A quel punto i residenti di via Tintoretto, organizzati preventivamente con tam-tam di telefonate, sms e mail si sono reciprocamente avvertiti mettendo in salvo le auto e altre cose nei garage. Alle 23.45 i Carabinieri, la Croce Rossa e l'associazione Carabinieri hanno formalmente dato l'allarme. Da quel momento la macchina organizzativa si è messa in moto per scongiurare i danni di un'altra possibile alluvione. Contemporaneamente carabinieri e i volontari della Croce Rossa hanno monitorato di ora in ora lo stato del fiume, aiutando gli abitanti a innalzare le paratie anti alluvione. Tutto si è svolto nel minor tempo possibile e grazie alla cooperazione di tutti. A fine di questa lunga notte e nell'attesa della vera “piena” prevista per mercoledì 5 novembre i volontari hanno provveduto a portare nel pomeriggio i sacchi di sabbia che sono in dotazione al servizio di protezione civile della Croce Rossa Italiana andando così rendere più sicure le paratie già innalzate. “Questa notte – dichiara Andrea Garavaglia - è stata davvero difficile per tutti noi. Dall'8 luglio scorso gli argini del fiume Seveso sono crollati e non sono ancora stati messi in sicurezza e men che meno è stata fatta una pulizia del fiume. Noi residenti , la nostra parte la stiamo facendo per questo ci siamo autotassati e abbiamo acquistato le paratie in legno e persino a breve installeremo una centralina di rilevamento del fiume ma sappiamo che la situazione potrà migliorare solo se a livello istituzionale si prenderanno seri provvedimenti. Ringraziamo tutti i volontari della Croce Rossa di Lentate, dell’Associazione dei Carabinieri di Lentate, la protezione civile di Lentate e i Carabinieri che ci hanno aiutato e assistito da ieri notte fino ad ora”. [gallery ids="20629,20627,20628"]