Lentate, scuola di Cimnago: il sindaco scrive ai genitori
Dopo le polemiche, una lettera: è quella che il sindaco
Rosella Rivolta ha deciso di scrivere ai genitori degli alunni di Cimnago che, a partire da settembre, subiranno il disagio per la chiusura del plesso scolastico. Divulgandola attraverso la stampa il primo cittadino intende rivolgersi a tutti i cittadini fornendo la sua versione sulla vicenda che ha animato questi ultimi giorni. Com'è nostro costume, la pubblichiamo integralmente.
“Cari Genitori, vi ringrazio per l...
Dopo le polemiche, una lettera: è quella che il sindaco
Rosella Rivolta ha deciso di scrivere ai genitori degli alunni di Cimnago che, a partire da settembre, subiranno il disagio per la chiusura del plesso scolastico. Divulgandola attraverso la stampa il primo cittadino intende rivolgersi a tutti i cittadini fornendo la sua versione sulla vicenda che ha animato questi ultimi giorni. Com'è nostro costume, la pubblichiamo integralmente.
“Cari Genitori, vi ringrazio per la pazienza che avete avuto nell’attendere l’esito della nostra delibera di Giunta dello scorso 20 giugno. Ci eravamo impegnati a darvi una risposta già martedì 19 o mercoledì 20 giugno, in realtà abbiamo avuto necessità di un giorno in più, ma questo a garanzia vostra che le norme, gli atti e gli impegni che altri avevano assunto sono stati vagliati in maniera attenta e puntigliosa. La delibera trasmessa giovedì mattina alla dirigente scolastica dottoressa Daniela Colombo e al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale dottor Marco Bussetti rimette a loro la nostra decisione di sospendere l’attività scolastica nel plesso di Cimnago. Non avrei mai voluto essere proprio io a dovermi esprimere in questo senso, ma la situazione contingente e la mia carica me lo impongono. Voglio dirvi invece come mamma, come genitore, che mi sento molto toccata dallo svolgimento di questa vicenda e vorrei che mi sentiate vicina, anche se mi rendo conto che da parte vostra può essere difficile in questo momento… Avendo avuto modo di conoscervi in questo breve periodo, ho maturato la convinzione che siete un bel gruppo di cittadini, vivi e vivaci, accomunati dal desiderio di rimanere fortemente ancorati alla vostra identità territoriale, dalla quale ricevete anche sostentamento. Questo però non deve penalizzare i vostri bambini perché la loro istruzione è su un altro piano. La scelta che noi andiamo a fare è finalizzata proprio a questo: consentire ai vostri figlioli un’offerta formativa migliore rispetto a quella che avrebbero potuto avere rimanendo in quel plesso per un solo anno. Abbiamo verificato che il “progetto pilota” così definito avrebbe potuto essere mantenuto solo ed esclusivamente per un anno; questo ci è stato affermato in maniera forte, in quanto già era andato in deroga a tutto e, quindi, sarebbe inutile e dannoso alimentare vane speranze di avvenimenti ipotetici o forse “miracolosi” che potrebbero andare a modificare la situazione. La proiezione basata sui dati anagrafici di tre anni non consentirà la costituzione di classi superiori o uguali a 15, che sapete bene essere il numero minimo richiesto, non essendo più consentite le pluriclassi. Ci siete già passati da questa esperienza e il prezzo, che in termini di energia spesa avete pagato per riuscire ad arrivare a questo fatidico numero, è stato veramente alto e voi stessi ne siete usciti provati. Non è pensabile ripeterlo per un altro anno! L’analisi è oggettiva, basata sui dati: avete sentito la dirigente scolastica affermare che anche la palestra non può più essere utilizzata. Inoltre c’è la questione bidelli tanto fumosa quanto demagogica: la precedente Amministrazione nella figura dell’ex Sindaco Massimo Sasso in campagna elettorale (11 aprile la data della comunicazione) si era impegnato sulla carta a mettere a disposizione personale “comunale”, ben sapendo che in realtà il personale ATA è di pertinenza statale e deve essere attinto da graduatorie apposite; quindi l’Amministrazione comunale commetterebbe un illecito, se assumesse personale. Il percorso che era stato intrapreso non metteva la qualità dell’istruzione dei vostri figlioli al primo posto, non investiva sul patrimonio formativo che questi ragazzi invece meritano. Noi stiamo investendo su di loro, offrendo a tutti quanto di meglio l’Istituto Comprensivo potrà dare, e so essere un livello qualitativo veramente alto. In questo momento la pillola potrà apparire un poco amara, me ne rendo conto, ma come spesso accade in realtà la cura è dolce e il percorso intrapreso ci accompagnerà all’obiettivo per il quale ci stiamo già muovendo, e cioè la realizzazione del plesso unico. Nel frattempo questi bambini, rimanendo all’Istituto comprensivo di Lentate, continueranno a svolgere le attività tra loro, frequentando anche biblioteca, catechismo, attività oratoriali, sportive e quant’altro è possibile, vivendo assieme a voi il paese. Io mi sentirò veramente appagata quando, con il mio mandato, vedrò realizzato questo obiettivo. Ci impegniamo nel frattempo a dare un’altra destinazione all’edificio che ospita la primaria di Cimnago, assicurando così la presenza nella frazione di servizi di carattere educativo-formativo. La valorizzazione della frazione, affinché l’identità culturale sia mantenuta, costituisce a questo punto un obiettivo per il raggiungimento del quale questa Amministrazione sarà al vostro fianco”.
Il sindaco
Rosella Rivolta
Rosella Rivolta ha deciso di scrivere ai genitori degli alunni di Cimnago che, a partire da settembre, subiranno il disagio per la chiusura del plesso scolastico. Divulgandola attraverso la stampa il primo cittadino intende rivolgersi a tutti i cittadini fornendo la sua versione sulla vicenda che ha animato questi ultimi giorni. Com'è nostro costume, la pubblichiamo integralmente.
“Cari Genitori, vi ringrazio per la pazienza che avete avuto nell’attendere l’esito della nostra delibera di Giunta dello scorso 20 giugno. Ci eravamo impegnati a darvi una risposta già martedì 19 o mercoledì 20 giugno, in realtà abbiamo avuto necessità di un giorno in più, ma questo a garanzia vostra che le norme, gli atti e gli impegni che altri avevano assunto sono stati vagliati in maniera attenta e puntigliosa. La delibera trasmessa giovedì mattina alla dirigente scolastica dottoressa Daniela Colombo e al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale dottor Marco Bussetti rimette a loro la nostra decisione di sospendere l’attività scolastica nel plesso di Cimnago. Non avrei mai voluto essere proprio io a dovermi esprimere in questo senso, ma la situazione contingente e la mia carica me lo impongono. Voglio dirvi invece come mamma, come genitore, che mi sento molto toccata dallo svolgimento di questa vicenda e vorrei che mi sentiate vicina, anche se mi rendo conto che da parte vostra può essere difficile in questo momento… Avendo avuto modo di conoscervi in questo breve periodo, ho maturato la convinzione che siete un bel gruppo di cittadini, vivi e vivaci, accomunati dal desiderio di rimanere fortemente ancorati alla vostra identità territoriale, dalla quale ricevete anche sostentamento. Questo però non deve penalizzare i vostri bambini perché la loro istruzione è su un altro piano. La scelta che noi andiamo a fare è finalizzata proprio a questo: consentire ai vostri figlioli un’offerta formativa migliore rispetto a quella che avrebbero potuto avere rimanendo in quel plesso per un solo anno. Abbiamo verificato che il “progetto pilota” così definito avrebbe potuto essere mantenuto solo ed esclusivamente per un anno; questo ci è stato affermato in maniera forte, in quanto già era andato in deroga a tutto e, quindi, sarebbe inutile e dannoso alimentare vane speranze di avvenimenti ipotetici o forse “miracolosi” che potrebbero andare a modificare la situazione. La proiezione basata sui dati anagrafici di tre anni non consentirà la costituzione di classi superiori o uguali a 15, che sapete bene essere il numero minimo richiesto, non essendo più consentite le pluriclassi. Ci siete già passati da questa esperienza e il prezzo, che in termini di energia spesa avete pagato per riuscire ad arrivare a questo fatidico numero, è stato veramente alto e voi stessi ne siete usciti provati. Non è pensabile ripeterlo per un altro anno! L’analisi è oggettiva, basata sui dati: avete sentito la dirigente scolastica affermare che anche la palestra non può più essere utilizzata. Inoltre c’è la questione bidelli tanto fumosa quanto demagogica: la precedente Amministrazione nella figura dell’ex Sindaco Massimo Sasso in campagna elettorale (11 aprile la data della comunicazione) si era impegnato sulla carta a mettere a disposizione personale “comunale”, ben sapendo che in realtà il personale ATA è di pertinenza statale e deve essere attinto da graduatorie apposite; quindi l’Amministrazione comunale commetterebbe un illecito, se assumesse personale. Il percorso che era stato intrapreso non metteva la qualità dell’istruzione dei vostri figlioli al primo posto, non investiva sul patrimonio formativo che questi ragazzi invece meritano. Noi stiamo investendo su di loro, offrendo a tutti quanto di meglio l’Istituto Comprensivo potrà dare, e so essere un livello qualitativo veramente alto. In questo momento la pillola potrà apparire un poco amara, me ne rendo conto, ma come spesso accade in realtà la cura è dolce e il percorso intrapreso ci accompagnerà all’obiettivo per il quale ci stiamo già muovendo, e cioè la realizzazione del plesso unico. Nel frattempo questi bambini, rimanendo all’Istituto comprensivo di Lentate, continueranno a svolgere le attività tra loro, frequentando anche biblioteca, catechismo, attività oratoriali, sportive e quant’altro è possibile, vivendo assieme a voi il paese. Io mi sentirò veramente appagata quando, con il mio mandato, vedrò realizzato questo obiettivo. Ci impegniamo nel frattempo a dare un’altra destinazione all’edificio che ospita la primaria di Cimnago, assicurando così la presenza nella frazione di servizi di carattere educativo-formativo. La valorizzazione della frazione, affinché l’identità culturale sia mantenuta, costituisce a questo punto un obiettivo per il raggiungimento del quale questa Amministrazione sarà al vostro fianco”.
Il sindaco
Rosella Rivolta