Cesano, Romanò accusa: "Imu troppo alta, cittadini penalizzati. Ponti è come Monti"
Imu sulla prima casa al 5,3 per mille, seconda casa al 9,6 per mille: per
Marina Romanò il sindaco
Gigi Ponti e paragonabile al premier
Mario Monti per i soldi che chiede ai cittadini in questo periodo di crisi. L’accusa è stata lanciata durante il Consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi quando il capogruppo leghista ha presentato una mozione per chiedere al primo cittadino di rivedere le aliquote decise dal commissario p...
Imu sulla prima casa al 5,3 per mille, seconda casa al 9,6 per mille: per
Marina Romanò il sindaco
Gigi Ponti e paragonabile al premier
Mario Monti per i soldi che chiede ai cittadini in questo periodo di crisi. L’accusa è stata lanciata durante il Consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi quando il capogruppo leghista ha presentato una mozione per chiedere al primo cittadino di rivedere le aliquote decise dal commissario prefettizio Adriana Sabato. “La crisi economica – ha dichiarato Romanò - ha colpito profondamente le famiglie e le imprese. Gravare ulteriormente con questa Imposta municipale unica, in un momento di grande difficoltà, non aiuta la ripresa economica bensì comporterà una contrazione ancora più forte dei consumi a tutto svantaggio della crescita. Oltretutto è una imposta ingiusta perché va a colpire l’abitazione principale, ovvero un bene primario, incidendo due volte sul frutto del lavoro e del risparmio”. In più la considerazione che l’Imu “non porterà più soldi ai Comuni, ma solo allo Stato”. Romanò in Consiglio comunale ha fatto presente che molti Comuni della zona hanno mantenuto l’aliquota bassa sulla prima casa: Bovisio Masciago, Varedo, Seveso, Paderno Dugnano, Barlassina, Senago, Garbagnate Milanese, Lentate sul Seveso e Desio hanno scelto di far pagare ai loro cittadini soltanto il 4 per mille sulla prima abitazione contro il 5,3 per mille di Cesano Maderno. “Le nostre aliquote – ha concluso Romanò – sono state decise dal commissario straordinario. Se il nostro sindaco si rifiuta di abbassarle nascondendosi dietro la scusa che è necessario modificare il bilancio preventivo, allora vuole penalizzare i nostri cittadini e le famiglie. Si scrive Ponti ma, forse, si legge Monti”.
Marina Romanò il sindaco
Gigi Ponti e paragonabile al premier
Mario Monti per i soldi che chiede ai cittadini in questo periodo di crisi. L’accusa è stata lanciata durante il Consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi quando il capogruppo leghista ha presentato una mozione per chiedere al primo cittadino di rivedere le aliquote decise dal commissario prefettizio Adriana Sabato. “La crisi economica – ha dichiarato Romanò - ha colpito profondamente le famiglie e le imprese. Gravare ulteriormente con questa Imposta municipale unica, in un momento di grande difficoltà, non aiuta la ripresa economica bensì comporterà una contrazione ancora più forte dei consumi a tutto svantaggio della crescita. Oltretutto è una imposta ingiusta perché va a colpire l’abitazione principale, ovvero un bene primario, incidendo due volte sul frutto del lavoro e del risparmio”. In più la considerazione che l’Imu “non porterà più soldi ai Comuni, ma solo allo Stato”. Romanò in Consiglio comunale ha fatto presente che molti Comuni della zona hanno mantenuto l’aliquota bassa sulla prima casa: Bovisio Masciago, Varedo, Seveso, Paderno Dugnano, Barlassina, Senago, Garbagnate Milanese, Lentate sul Seveso e Desio hanno scelto di far pagare ai loro cittadini soltanto il 4 per mille sulla prima abitazione contro il 5,3 per mille di Cesano Maderno. “Le nostre aliquote – ha concluso Romanò – sono state decise dal commissario straordinario. Se il nostro sindaco si rifiuta di abbassarle nascondendosi dietro la scusa che è necessario modificare il bilancio preventivo, allora vuole penalizzare i nostri cittadini e le famiglie. Si scrive Ponti ma, forse, si legge Monti”.