Lentate: "Sì alla vasca di laminazione per contrastare l'alluvione"
“Si parla da tempo della realizzazione di una vasca di laminazione a Lentate per contrastare il fenomeno delle esondazioni del fiume Seveso. Noi non possiamo ormai sottrarci, siamo pronti a condividere il progetto, vogliamo solo essere coinvolti. Insomma, cerchiamo di coglierne l’opportunità”. Lo dichiara il sindaco
Rosella Rivolta in riferimento al progetto per la realizzazione delle cosiddette ‘vasche di laminazione’, ovvero i bacini artificiali di contenimento del fiume S...
“Si parla da tempo della realizzazione di una vasca di laminazione a Lentate per contrastare il fenomeno delle esondazioni del fiume Seveso. Noi non possiamo ormai sottrarci, siamo pronti a condividere il progetto, vogliamo solo essere coinvolti. Insomma, cerchiamo di coglierne l’opportunità”. Lo dichiara il sindaco
Rosella Rivolta in riferimento al progetto per la realizzazione delle cosiddette ‘vasche di laminazione’, ovvero i bacini artificiali di contenimento del fiume Seveso. Quattro le vasche: prima a Senago, e poi Paderno Dugnano, Varedo e Lentate sul Seveso. Ma l’amministrazione comunale cerca di trarne anche beneficio: “Acconsentiamo alla costruzione delle vasche a Lentate sul Seveso previste nella zona di viale Brianza - prosegue Rivolta - che è anche un’occasione preziosa per migliorare il fiume e le aree. Siamo molto attenti all'ambiente e al tema della riqualificazione del fiume ed è per questo che abbiamo chiesto ad Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) che non si realizzino soltanto delle vasche vecchio stile utili solo a contrastare le esondazioni, ma che queste aree diventino anche zone di fruizione da parte dei cittadini, che possano essere vissute anche come verde”. “Durante l’ultima delle numerose riunioni che si sono tenute in Regione – aggiunge l’assessore al Territorio Iolanda Negri - lo scorso 13 novembre abbiamo richiesto che a Lentate vengano effettuati anche alcuni interventi nelle aree agricole a nord di Via Tintoretto per laminare le acque durante i momenti di esondazione del Seveso, mettendo quindi in sicurezza gli abitati di via Tintoretto, via Petrarca e via Porta, che solitamente si allagano. E Regione Lombardia ha condiviso la richiesta che abbiamo inoltrato”. Sempre nello stesso incontro è stata richiesta a Regione Lombardia e Aipo (Agenzia a cui è stata assegnata la responsabilità della gestione) la sottoscrizione di una convenzione per attivare interventi di manutenzione dell’alveo del fiume, delle rive e altre opere per la messa in sicurezza del territorio (la richiesta è stata inviata in data 21 novembre 2014). “L'attenzione al nostro fiume - dichiara il sindaco - è diventata per noi un tema obbligatorio, non più rimandabile. L'importante è che sia un progetto condiviso col territorio. Abbiamo inoltre chiesto un piccolo spostamento della vasca che possa includere anche una vecchia cava che già esisteva, per un miglior utilizzo di quest'area. E altri piccoli interventi più puntuali. Per noi è fondamentale il tema della depurazione delle acque. Infatti già partecipiamo a un programma di fitodepurazione con fondi europei, che sarà realizzato nel corso del 2015”. I costi previsti sono di 110 milioni complessivi, di cui 30 per la vasca di laminazione di Senago e gli 80 per gli altri Comuni. E’ previsto l’intervento di Regione Lombardia per 10 milioni di euro, quello del Comune di Milano per 20 milioni e quello del Governo per i restanti 80 milioni (confermati dal Governo Renzi). I lavori dovrebbero iniziare a giugno 2015 per Senago, dicembre 2015 per le altre località, con la previsione di chiudere tutti i cantieri dopo un anno.
Rosella Rivolta in riferimento al progetto per la realizzazione delle cosiddette ‘vasche di laminazione’, ovvero i bacini artificiali di contenimento del fiume Seveso. Quattro le vasche: prima a Senago, e poi Paderno Dugnano, Varedo e Lentate sul Seveso. Ma l’amministrazione comunale cerca di trarne anche beneficio: “Acconsentiamo alla costruzione delle vasche a Lentate sul Seveso previste nella zona di viale Brianza - prosegue Rivolta - che è anche un’occasione preziosa per migliorare il fiume e le aree. Siamo molto attenti all'ambiente e al tema della riqualificazione del fiume ed è per questo che abbiamo chiesto ad Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) che non si realizzino soltanto delle vasche vecchio stile utili solo a contrastare le esondazioni, ma che queste aree diventino anche zone di fruizione da parte dei cittadini, che possano essere vissute anche come verde”. “Durante l’ultima delle numerose riunioni che si sono tenute in Regione – aggiunge l’assessore al Territorio Iolanda Negri - lo scorso 13 novembre abbiamo richiesto che a Lentate vengano effettuati anche alcuni interventi nelle aree agricole a nord di Via Tintoretto per laminare le acque durante i momenti di esondazione del Seveso, mettendo quindi in sicurezza gli abitati di via Tintoretto, via Petrarca e via Porta, che solitamente si allagano. E Regione Lombardia ha condiviso la richiesta che abbiamo inoltrato”. Sempre nello stesso incontro è stata richiesta a Regione Lombardia e Aipo (Agenzia a cui è stata assegnata la responsabilità della gestione) la sottoscrizione di una convenzione per attivare interventi di manutenzione dell’alveo del fiume, delle rive e altre opere per la messa in sicurezza del territorio (la richiesta è stata inviata in data 21 novembre 2014). “L'attenzione al nostro fiume - dichiara il sindaco - è diventata per noi un tema obbligatorio, non più rimandabile. L'importante è che sia un progetto condiviso col territorio. Abbiamo inoltre chiesto un piccolo spostamento della vasca che possa includere anche una vecchia cava che già esisteva, per un miglior utilizzo di quest'area. E altri piccoli interventi più puntuali. Per noi è fondamentale il tema della depurazione delle acque. Infatti già partecipiamo a un programma di fitodepurazione con fondi europei, che sarà realizzato nel corso del 2015”. I costi previsti sono di 110 milioni complessivi, di cui 30 per la vasca di laminazione di Senago e gli 80 per gli altri Comuni. E’ previsto l’intervento di Regione Lombardia per 10 milioni di euro, quello del Comune di Milano per 20 milioni e quello del Governo per i restanti 80 milioni (confermati dal Governo Renzi). I lavori dovrebbero iniziare a giugno 2015 per Senago, dicembre 2015 per le altre località, con la previsione di chiudere tutti i cantieri dopo un anno.