Lentate, Turconi: "Via dal Patto di stabilità le spese per le calamità naturali"
Bisogna richiedere l'esclusione dal Patto di stabilità per tutte le spese sostenute per le calamità naturali e per la protezione idrogeologica del territoro. La proposta è avanzata da
Matteo Turconi Sormani (capogruppo della lista Lega Nord - 5 Borghi) che ha deciso di presentare una mozione da discutere nel prossimo Consiglio comunale. "Da diversi anni - spiega Turconi - si assiste di frequente a problemi di allagamento nella zona compresa tra gli abitati di Copr...
Bisogna richiedere l'esclusione dal Patto di stabilità per tutte le spese sostenute per le calamità naturali e per la protezione idrogeologica del territoro. La proposta è avanzata da
Matteo Turconi Sormani (capogruppo della lista Lega Nord - 5 Borghi) che ha deciso di presentare una mozione da discutere nel prossimo Consiglio comunale. "Da diversi anni - spiega Turconi - si assiste di frequente a problemi di allagamento nella zona compresa tra gli abitati di Copreno e Lazzate. Da secoli, invece, sappiamo che la zona alluvionale del Seveso, lungo l’asse fluviale presente nel nostro territorio, in alcune aree e in alcune settimane dell’anno, potrebbe essere oggetto di calamità. E sappiamo anche che la legislazione assegna al Servizio nazionale di Protezione civile, il quale opera a livello centrale, regionale e locale, nel rispetto del principio di sussidiarietà, un importante ruolo di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza". Considerato che le ordinanze e i decreti emessi in regime di emergenza o nell’imminenza vengono generalmente sostenute da fondi speciali interessati da specifici stanziamenti, Turconi evidenzia come sia necessario passare "da una cultura basata sugli interventi emergenziali a quella dello sviluppo di una adeguata politica di previsione e di prevenzione finalizzata alla riduzione della vulnerabilità del territorio". Pertanto il capogruppo suggerisce al sindaco
Rosella Rivolta di chiedere al Governo l'esonero dai vincoli previsti dal Patto di stabilità interno per le spese sostenute per contrastare gli eventi calamitosi e per sostenere le azioni di prevenzione dal dissesto idrogeologico. "Il territorio di Lentate - conclude Turconi - per propria conformazione geomorfologica, potrebbe essere soggetto a calamità naturali di varia natura. L’occupazione di aree fluviali, la mancata manutenzione dei canali e delle rogge campestri versanti nei corsi d’acqua e nelle zone umide sono fra le cause di eventi indesiderati. Meglio prevenire e avere la possibilità economica di farlo".
Matteo Turconi Sormani (capogruppo della lista Lega Nord - 5 Borghi) che ha deciso di presentare una mozione da discutere nel prossimo Consiglio comunale. "Da diversi anni - spiega Turconi - si assiste di frequente a problemi di allagamento nella zona compresa tra gli abitati di Copreno e Lazzate. Da secoli, invece, sappiamo che la zona alluvionale del Seveso, lungo l’asse fluviale presente nel nostro territorio, in alcune aree e in alcune settimane dell’anno, potrebbe essere oggetto di calamità. E sappiamo anche che la legislazione assegna al Servizio nazionale di Protezione civile, il quale opera a livello centrale, regionale e locale, nel rispetto del principio di sussidiarietà, un importante ruolo di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza". Considerato che le ordinanze e i decreti emessi in regime di emergenza o nell’imminenza vengono generalmente sostenute da fondi speciali interessati da specifici stanziamenti, Turconi evidenzia come sia necessario passare "da una cultura basata sugli interventi emergenziali a quella dello sviluppo di una adeguata politica di previsione e di prevenzione finalizzata alla riduzione della vulnerabilità del territorio". Pertanto il capogruppo suggerisce al sindaco
Rosella Rivolta di chiedere al Governo l'esonero dai vincoli previsti dal Patto di stabilità interno per le spese sostenute per contrastare gli eventi calamitosi e per sostenere le azioni di prevenzione dal dissesto idrogeologico. "Il territorio di Lentate - conclude Turconi - per propria conformazione geomorfologica, potrebbe essere soggetto a calamità naturali di varia natura. L’occupazione di aree fluviali, la mancata manutenzione dei canali e delle rogge campestri versanti nei corsi d’acqua e nelle zone umide sono fra le cause di eventi indesiderati. Meglio prevenire e avere la possibilità economica di farlo".