Lentate: tutti sulle tracce di Mister X
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150" caption="municipio di lentate sul seveso"][/caption] Caccia aperta a Mister X. Ovvero alla persona che per i prossimi cinque anni avrà la carica di vicesindaco, insomma l'alter ego della neo eletta
Rosella Rivolta. Quisquilie? non più di tanto. Considerato che, se si potesse scommettere, la maggior parte degli addetti ai lavori punterebbe su
Enrico Moscatelli: l'uomo che ha già attirato polemiche anc...
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150" caption="municipio di lentate sul seveso"][/caption] Caccia aperta a Mister X. Ovvero alla persona che per i prossimi cinque anni avrà la carica di vicesindaco, insomma l'alter ego della neo eletta
Rosella Rivolta. Quisquilie? non più di tanto. Considerato che, se si potesse scommettere, la maggior parte degli addetti ai lavori punterebbe su
Enrico Moscatelli: l'uomo che ha già attirato polemiche ancora prima di poter iniziare a lavorare. Per la sua nomina in Giunta, naturalmente, nonostante il suo risultato elettorale (43 preferenze) non sia stato tra i più esaltanti della lista "Lentate sostenibile e solidale" (undicesimo posto su sedici candidati). Ma, tant'è, se il sindaco l'ha comunque voluto in squadra a scapito del recordman Antonio Mandato, signfica che punta su di lui e che quindi potrebbe anche volerlo come suo vice. Sarà un caso, ma il suo nome è proprio il primo della lista degli assessori che sarà sottoposta al Consiglio comunale, quale presa d'atto, nella seduta d'insediamento in programma venerdì.
Enrico Moscatelli avrà dunque la delega al Bilancio e Polizia locale.
Iolanda Negri sarà l'assessore al Territorio (Lavori pubblici, ecologia e cimiteri).
Marco Cappelletti avrà la delega all'Urbanistica, Edilizia privata e Attività produttive.
Laura Venturini sarà l'assessore alle Politiche sociali.
Carmen Salvioni si occuperà di Istruzione e Cultura. Al sindaco, naturalmente, resta tutto ciò che non è stato delegato: Trasporti, Commercio, Associazioni e volontariato, Turismo, Attività sportive e Biblioteca. Con qualche curiosità: il Commercio, infatti, risulta diviso dalle Attività produttive (in mano a Cappelletti). Le associazioni e il volontariato, importante risorsa per il territorio, sono separati dalle Politiche sociali (delega a Venturini). Allo stesso modo la biblioteca non rientra nella delega a Istruzione e cultura assegnata a Salvioni. Divisioni anomale, senza dubbio. Ma, evidentemente, sindaco e assessori avranno fatto le loro valutazioni ritenendo di poter lavorare meglio in questo modo.
Rosella Rivolta. Quisquilie? non più di tanto. Considerato che, se si potesse scommettere, la maggior parte degli addetti ai lavori punterebbe su
Enrico Moscatelli: l'uomo che ha già attirato polemiche ancora prima di poter iniziare a lavorare. Per la sua nomina in Giunta, naturalmente, nonostante il suo risultato elettorale (43 preferenze) non sia stato tra i più esaltanti della lista "Lentate sostenibile e solidale" (undicesimo posto su sedici candidati). Ma, tant'è, se il sindaco l'ha comunque voluto in squadra a scapito del recordman Antonio Mandato, signfica che punta su di lui e che quindi potrebbe anche volerlo come suo vice. Sarà un caso, ma il suo nome è proprio il primo della lista degli assessori che sarà sottoposta al Consiglio comunale, quale presa d'atto, nella seduta d'insediamento in programma venerdì.
Enrico Moscatelli avrà dunque la delega al Bilancio e Polizia locale.
Iolanda Negri sarà l'assessore al Territorio (Lavori pubblici, ecologia e cimiteri).
Marco Cappelletti avrà la delega all'Urbanistica, Edilizia privata e Attività produttive.
Laura Venturini sarà l'assessore alle Politiche sociali.
Carmen Salvioni si occuperà di Istruzione e Cultura. Al sindaco, naturalmente, resta tutto ciò che non è stato delegato: Trasporti, Commercio, Associazioni e volontariato, Turismo, Attività sportive e Biblioteca. Con qualche curiosità: il Commercio, infatti, risulta diviso dalle Attività produttive (in mano a Cappelletti). Le associazioni e il volontariato, importante risorsa per il territorio, sono separati dalle Politiche sociali (delega a Venturini). Allo stesso modo la biblioteca non rientra nella delega a Istruzione e cultura assegnata a Salvioni. Divisioni anomale, senza dubbio. Ma, evidentemente, sindaco e assessori avranno fatto le loro valutazioni ritenendo di poter lavorare meglio in questo modo.