Lentate: un milione dalla Giunta regionale per il Polo formativo del legno arredo

Un milione di euro per la realizzazione della nuova sede del Polo formativo del legno arredo in città. E' quanto ha stanziato la Giunta regionale nella seduta dell'1 aprile, risorse che dovrebbero essere sufficienti anche per interventi di manutenzione straordinaria delle aree destinate a servizi pubblici. L’iniziativa si inserisce nell’Accordo di Programma per la riqualificazione e valorizzazione dell’area “ex parco militare”. «La decisione di Regione Lombardia – sottolinea il president...

Un milione di euro per la realizzazione della nuova sede del Polo formativo del legno arredo in città. E' quanto ha stanziato la Giunta regionale nella seduta dell'1 aprile, risorse che dovrebbero essere sufficienti anche per interventi di manutenzione straordinaria delle aree destinate a servizi pubblici. L’iniziativa si inserisce nell’Accordo di Programma per la riqualificazione e valorizzazione dell’area “ex parco militare”. «La decisione di Regione Lombardia – sottolinea il presidente di FederlegnoArredo

Roberto Snaidero – conferma il ruolo strategico del Polo come volano di sviluppo del territorio e delle imprese, e come opportunità di rilancio dell’occupazione giovanile. Alla Giunta di Regione Lombardia e in particolare al Governatore Maroni che ha creduto fortemente in questa iniziativa, va tutta la nostra gratitudine». Lo scorso gennaio il Governatore Roberto Maroni aveva fatto visita all’attuale sede del Polo per un incontro con gli imprenditori del Distretto e i ragazzi del Polo. La nuova sede, che si svilupperà su circa 9 mila metri quadrati e verrà realizzata secondo logiche di basso impatto energetico, permetterà di ospitare oltre 200 studenti (oggi sono circa 60) e ampliare notevolmente gli spazi dedicati ai laboratori. Nato nel 2013, oggi il Polo offre diversi livelli di formazione, fortemente orientato al lavoro con il decisivo coinvolgimento delle imprese: corsi della durata di tre anni rivolti ai ragazzi usciti dalla terza media e percorsi formativi post-diploma, paralleli alla formazione universitaria, della durata di due o tre anni, fortemente orientati all’inserimento del mondo del lavoro. A partire dal prossimo anno, la scuola avvierà anche percorsi formativi in apprendistato, che potranno beneficiare dei cambiamenti introdotti nel mercato del lavoro con il Jobs Act.