Limbiate, il Tar boccia il Comune: per la raccolta rifiuti continua Gelsia
L'idea della gestione del ciclo integrato dei rifiuti con un unico partner a capitale pubblico, ovvero Brianza Energia Ambiente, per il momento resta nel cassetto: il Tar (Tribunale amministrativo regionale), con sentenza depositata venerdì 23 gennaio, ha deciso di annullare le delibere della Giunta e del Consiglio comunale accogliendo le motivazioni di Gelsia che, pertanto, continuerà a svolgere il suo servizio. Gelsia, infatti, aveva deciso di fare ricorso dopo la scelta del sindaco Raffael...
L'idea della gestione del ciclo integrato dei rifiuti con un unico partner a capitale pubblico, ovvero Brianza Energia Ambiente, per il momento resta nel cassetto: il Tar (Tribunale amministrativo regionale), con sentenza depositata venerdì 23 gennaio, ha deciso di annullare le delibere della Giunta e del Consiglio comunale accogliendo le motivazioni di Gelsia che, pertanto, continuerà a svolgere il suo servizio. Gelsia, infatti, aveva deciso di fare ricorso dopo la scelta del sindaco Raffaele De Luca e della sua squadra di maggioranza di individuare Bea quale unico soggetto gestore del servizio integrato dei rifiuti. Una decisione che, formalizzata con delibera di Giunta del giugno 2014, aveva scatenato mille polemiche. Il ricorso di Gelsia, in particolare, era mirato a chiedere l'illegittimità degli atti per violazione di legge ed eccesso di potere. Da quanto abbiamo appreso leggendo la corposa sentenza, il Tar sostiene che l'amministrazione comunale con i suoi atti ha deciso di utilizzare una società mista, pubblica e privata, quale forma di partenariato pubblico e privato, muovendo dalla necessaria valorizzazione delle società pubbliche già operanti nel settore. Però senza menzionare - tantomeno senza motivare - l'esigenza di utilizzare un determinato impianto di incenerimento, bensì limitandosi a evidenziare che il superamento della suddivisione tra le due società pubbliche avrebbe comportato semplificazioni ed economie di scala. E, pertanto, si configura come violazione di legge ed eccesso di potere il fatto che l’amministrazione, affidando direttamente il servizio integrato dei rifiuti alla società Brianza Energia Ambiente Gestioni s.p.a., ha disatteso gli atti di indirizzo adottati dal Consiglio comunale, dando vita ad una modalità gestionale non compatibile con il modello prescelto del partenariato pubblico e privato istituzionalizzato e, comunque, irragionevolmente discriminatoria per Gelsia Ambiente s.r.l.: "... l'amministrazione comunale ha posto in essere, senza alcuna concreta e documentata ragione giustificativa, un’azione del tutto sbilanciata in favore di Brianza Energia Ambiente s.p.a. e della società da essa derivata, ossia Brianza Energia Ambiente Gestioni s.p.a..". Insomma, tutto da rifare. Sul fronte della gestione dei rifiuti della città lo scenario è di nuovo aperto a tutte le soluzioni. Oppure, lo scopriremo presto, si andrà avanti nella battaglia legale per difendere la scelta fatta, preparando un ricorso.