Limbiate: l'amministrazione comunale chiede chiarezza sulla metrotranvia
Il Cipe ha tolto i fondi, ma l'amministrazione comunale non si arrende: per la metrotranvia ci vuole chiarezza e, soprattutto, capire quali sono le reali intenzioni delle diverse parti in causa. Questo è quanto è stato chiesto anche mercoledì 25 febbraio nel corso di un incontro che si è svolto alla presenza dell'assessore regionale
Alessandro Sorte. Incontro un po' interlocutorio considerando che, al momento, nessuno dispone di notizie certe.
Gigi Ponti (i...
Il Cipe ha tolto i fondi, ma l'amministrazione comunale non si arrende: per la metrotranvia ci vuole chiarezza e, soprattutto, capire quali sono le reali intenzioni delle diverse parti in causa. Questo è quanto è stato chiesto anche mercoledì 25 febbraio nel corso di un incontro che si è svolto alla presenza dell'assessore regionale
Alessandro Sorte. Incontro un po' interlocutorio considerando che, al momento, nessuno dispone di notizie certe.
Gigi Ponti (in qualità di presidente della Provincia di Monza e Brianza) e
Arianna Censi (referente della Città Metropolitana) hanno ribadito il loro pieno sostegno al progetto. L'assessore limbiatese
Sandro Archetti ha chiesto di creare un tavolo di lavoro, indipendentemente dalla questione dei fondi nazionali, perché ci sono ancora molti problemi da affrontare: tra questi anche il fatto che il primo lotto non prevede l’acquisto del materiale rotabile e che l’accordo finanziario è ancora da definire in modo preciso. Affermazioni condivise dalle amministrazioni comunali di Senago e di Paderno Dugnano che hanno sottolineato come l'accordo del 3 agosto 2012 non abbia ormai più alcun senso e che i Comuni oggi si trovano in condizioni peggiori rispetto a tre anni fa. Al tavolo di lavoro, pertanto, sarà portata una proposta di revisione del piano finanziario che potrebbe anche prevedere che le risorse a carico dei Comuni, possano essere trovate da finanziatori privati, attraverso projet financing o altre forme. "Sulla questione - afferma Archetti - ho visto una condivisione generale. L’importante è aver trovato una condivisione politica assoluta sulla strategicità dell’opera. In questo momento sta per essere presentata un’interrogazione parlamentare, che vede tra i firmatari Eleonora Cimbro ed Ezio Casati, e che ho contribuito a preparare". Quattro i quesiti che attendono ancora risposta: 1. se sia quindi confermato l'impegno da parte del Governo nell'assicurare la creazione dell'opera, rilevato che si sono ristabilite le condizioni per addivenire ad un accordo interistituzionale definitivo e completo della destinazione delle quote parte; essendo necessaria, secondo gli interpellanti, una scelta ragionevole e ponderata a favore di queste infrastrutture, fondamentali per quel che riguarda i flussi di visitatori verso le aree dell’Esposizione universale milanese, e che rimarranno, a EXPO concluso, come stabile patrimonio del territorio; 2. se si intenda organizzare un incontro con gli enti interessati per approdare quanto prima alla definizione dell’iter procedurale per garantire la partenza dei lavori; 3. se, nel caso in cui il Governo non intenda procedere alla realizzazione della tranvia, le risorse economiche, di cui al Decreto 28 dicembre 2010, n. 4107, siano state distratte dall’opera in modo definitivo, o solo temporaneamente; 4. quali debbano essere, nel caso di distrazione solo temporanea, le prossime fasi dell’iter progettuale da portare a compimento, ed entro quale data.
Alessandro Sorte. Incontro un po' interlocutorio considerando che, al momento, nessuno dispone di notizie certe.
Gigi Ponti (in qualità di presidente della Provincia di Monza e Brianza) e
Arianna Censi (referente della Città Metropolitana) hanno ribadito il loro pieno sostegno al progetto. L'assessore limbiatese
Sandro Archetti ha chiesto di creare un tavolo di lavoro, indipendentemente dalla questione dei fondi nazionali, perché ci sono ancora molti problemi da affrontare: tra questi anche il fatto che il primo lotto non prevede l’acquisto del materiale rotabile e che l’accordo finanziario è ancora da definire in modo preciso. Affermazioni condivise dalle amministrazioni comunali di Senago e di Paderno Dugnano che hanno sottolineato come l'accordo del 3 agosto 2012 non abbia ormai più alcun senso e che i Comuni oggi si trovano in condizioni peggiori rispetto a tre anni fa. Al tavolo di lavoro, pertanto, sarà portata una proposta di revisione del piano finanziario che potrebbe anche prevedere che le risorse a carico dei Comuni, possano essere trovate da finanziatori privati, attraverso projet financing o altre forme. "Sulla questione - afferma Archetti - ho visto una condivisione generale. L’importante è aver trovato una condivisione politica assoluta sulla strategicità dell’opera. In questo momento sta per essere presentata un’interrogazione parlamentare, che vede tra i firmatari Eleonora Cimbro ed Ezio Casati, e che ho contribuito a preparare". Quattro i quesiti che attendono ancora risposta: 1. se sia quindi confermato l'impegno da parte del Governo nell'assicurare la creazione dell'opera, rilevato che si sono ristabilite le condizioni per addivenire ad un accordo interistituzionale definitivo e completo della destinazione delle quote parte; essendo necessaria, secondo gli interpellanti, una scelta ragionevole e ponderata a favore di queste infrastrutture, fondamentali per quel che riguarda i flussi di visitatori verso le aree dell’Esposizione universale milanese, e che rimarranno, a EXPO concluso, come stabile patrimonio del territorio; 2. se si intenda organizzare un incontro con gli enti interessati per approdare quanto prima alla definizione dell’iter procedurale per garantire la partenza dei lavori; 3. se, nel caso in cui il Governo non intenda procedere alla realizzazione della tranvia, le risorse economiche, di cui al Decreto 28 dicembre 2010, n. 4107, siano state distratte dall’opera in modo definitivo, o solo temporaneamente; 4. quali debbano essere, nel caso di distrazione solo temporanea, le prossime fasi dell’iter progettuale da portare a compimento, ed entro quale data.