Limbiate: "Il Movimento 5 Stelle sui rifiuti parte da presupposti errati"

Prima le accuse del Movimento 5 Stelle, poi la replica dell'amministrazione comunale. Il consigliere regionale
Gianmarco Corbetta nei giorni scorsi aveva ironicamente criticato la scelta del sindaco
Raffaele De Luca di affidare a Brianza Energia Ambienta la raccolta dei rifiuti a partire dal 2015. Ora la risposta del primo cittadino che motiva il perché di una visione diversa sul tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.



Gentilissimi c...

Prima le accuse del Movimento 5 Stelle, poi la replica dell'amministrazione comunale. Il consigliere regionale

Gianmarco Corbetta nei giorni scorsi aveva ironicamente criticato la scelta del sindaco

Raffaele De Luca di affidare a Brianza Energia Ambienta la raccolta dei rifiuti a partire dal 2015. Ora la risposta del primo cittadino che motiva il perché di una visione diversa sul tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.




Gentilissimi consiglieri del Movimento 5 Stelle, pur condividendo la vostra preoccupazione generale, non intendiamo aderire all'appello che avete inviato ai Comuni soci della società Brianza Energia Ambiente: "Sospendete l'aggiudicazione dei lavori per il revamping dell'inceneritore di Desio".

Il motivo è semplice: si tratta di un appello legittimo, che si basa però su presupposti sbagliati. Siamo infatti d'accordo con voi sulla necessità di razionalizzare il numero degli impianti di incenerimento rifiuti in Lombardia, ma non approviamo affatto i criteri che si intendono porre alla base della valutazione utile a definire le priorità di dismissione, le quali non possono essere giustificate unicamente dal criterio che voi definite 'dell'usura' (o dell'efficienza). La nostra è una visione politica del tutto diversa, che si basa su un concetto fondamentale, ovvero che la gestione pubblica degli impianti sia imprescindibile.

Quando si parla di una materia delicata come i rifiuti, gli enormi interessi in gioco consigliano che un impianto di proprietà pubblica sia sempre e comunque da preferire rispetto a uno di proprietà privata, anche e soprattutto per le garanzie in termini ambientali.

Non è così per voi che ignorate, o fate finta di farlo, che nella nostra Regione, ben 8 impianti di incenerimento su 13, son oin mano ai privati, e che gli stessi inceneeriscono il 79% dei rifiuti trattati in Lombardia (2.155.280 t/a), rispetto a un 21% incenerito da impianti pubblici (570.000 t/a) (dati Iswa 2012).

Questo è il vero concetto elementare, più semplice del principio di concorrenza tra la fase di raccolta dei rifiuti e quella dello smaltimento, a cui voi fate riferimento. In termini generali, questo principio è condivisibile, ma perde la sua efficacia nel momento in cui entrambe le fasi (raccolta e smaltimento) sono interamente gestite, seppure in maniera indiretta, dai cittadini attraverso i loro Sindaci. Dai Sindaci e quindi non dal 'mercato' (cone invece prevede il vostro modello di gestione dei rifiuti), esattamente in linea con il referendum del giugno 2011, votato da 27 milioni di cittadini.

C'è poi un'altra questione dirimente che, da amministratori pubblici, riteniamo strategica. si tratta del tema della territorialità. Uno slogan, quello dei "Rifiuti a chilometro zero" che, leggendo il vostro appello, rischia di rimanere tale, visto che non viene posto il tema della localizzazione ottimale degli impianti. Cosa facciamo? Teniamo vivi inceneritori tra loro vicini, che servono i medesimi territori, mentre sguarniamo vaste aree non servite? E qui il bilancio energetico non conta? Eppure chi si professa ambientalista dovrebbe valutare anche l'enorme impatto che si avrebbe con il trasporto dei rifiuti in località lontane rispetto al luogo dove questi si producono. Anche da questo punto di vista, oltreché da quello eocnomico, varrebbe la pena considerare se sia più conveniente una delocalizzazione degli impianti oppure un loro 'revamping'. Insistere sulla dismissione 'tout court' dell'impianto di Desio significa non voler affrontare il problema, che infatti non sarebbe risolto, semmai solo delocalizzato.

Si vede da parte vostra uno straordinario impegno nel contrastare una delle poche società totalmente pubblica, ma di contro una clamorosa assenza in altre epiche battaglie ambientaliste 'lontane' dal territorio desiano, come quella contro il gassificatore di Limbiate, questione non ancora del tutto risolta. Non si vede traccia, inoltre, di un benché minimo ragionamento sull'enorme massa di rifiuti di origine industriale che si producono ogni anno in Brianza.

Ovviamente crediamo nella vostra assoluta onestà intellettuale, con la certezza che dietro al vostro accorato appello non vi possa essere traccia alcuna della famosa sindrome di Nimby (si utilizza per spiegare le contrarietà di un gruppo di persone rispetto ad una grande opera non tanto perché si è ideologicamente contrari all'opera, bensì perché quell'opera viene realizzata in prossimità dei luoghi in cui quelle persone abitano. Se la stessa opera si decidesse di farla da un'altra parte, la contrarietà cessa ).

Detto ciò, noi abbiamo un'idea diversa e in questi anni ci siamo mossi in questa direzione. Il compito della politica, in questo ambito, non è quello di fare proposte tecniche, di suggerire tecnologie, o tipologie di impianto, bensì di avviare un modello industriale di gestione dei rifiuti, che per quanto ci riguarda significa un'unica regìa pubblica, forte e ben supportata dalle Amministrazioni locali e capace di essere il riferimento per l'intero ciclo integrato dei rifiuti. Un soggetto che non può che nascere dall'integrazione delle esperienze locali, cioè dalla fusione delle società pubbliche esistenti, le quali, questo sì, devono uscire dalla logica 'campanilistica' per entrare invece in una dimensione di integrazione dei propri know how. Proprio quello che il Comune di Limbiate sta cercando di fare.

Il Sindaco

Raffaele De Luca

L'assessore all'Ambiente

Sandro Archetti

1 commenti

Raccolta rifiuti | ilcapdilimbiate :
[…] http://quibrianza.it/limbiate-movimento-5-stelle-sui-rifiuti-parte-presupposti-errati/ […] | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi