Si preannuncia davvero rovente l'atmosfera del Consiglio comunale in programma nella serata di oggi, lunedì 13 aprile: nell'aula consiliare di Villa Mella (via Dante, 38) un solo punto all'ordine del giorno ma è quello che in questi mesi ha infiammato la discussione in città. Ovvero “Emergenza profughi e richiedenti asilo internazionale. Centro di prima accoglienza a Limbiate”. Si tratta, insomma, di parlare di quello spazio situato esattamente sopra alla sede dell'Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) in cui la Provincia di Monza e Brianza, proprietaria dello stabile, in accordo con la Prefettura avrebbe intenzione di alloggiare le persone richiedenti asilo politico. Un numero imprecisato, visto che finora si è parlato di una quantità variabile tra le 30 e le 50 persone "per volta": perché l'idea è quella di sistemarle lì per un massimo di 20 o 30 giorni in attesa del disbrigo delle pratiche in modo che possano lasciare poi il posto ad altre persone. Idea che era stata fortemente contestata non soltanto dal punto di vista politico dai vari partiti, ma anche dal punto di vista molto pratico da una voce autorevole e imparziale qual è quella dell'Avis che, di certo, fonda la sua stessa esistenza sull'aiutare il prossimo. E che, tuttavia, trovava decisamente fuori luogo l'idea di mettere queste persone nello stesso immobile in cui si raccoglie il sangue. Stasera, dunque, Consiglio comunale 'aperto': nel senso che può parlare chiunque si è preoccupato di iscriversi in municipio entro il mezzogiorno di oggi. Saranno inoltre presenti Concettina Monguzzi (consigliere provinciale delegato al Welfare e sindaco di Lissone), Roberto D’Alessio (presidente Consorzio Comunità Brianza), il sindaco Raffaele De Luca e l'assessore comunale Franca Basso che ha la delega alle Politiche per la comunità.