Limbiate: "No alla residenza per la misura di sicurezza sanitaria"
Nella mattinata di mercoledì 25 giugno il sindaco
Raffaele De
Luca e l'assessore
Franca Basso hanno partecipato ad un convegno sulla salute mentale organizzato dal comitato “Campagna per la Salute Mentale”. L’invito all’amministrazione limbiatese è arrivato in ragione della forte presa di posizione del Comune di Limbiate nei confronti del progetto portato avanti nei mesi scorsi dalla Regione Lombardia relativo alla costruzione di strutture...
Nella mattinata di mercoledì 25 giugno il sindaco
Raffaele De Luca e l'assessore
Franca Basso hanno partecipato ad un convegno sulla salute mentale organizzato dal comitato “Campagna per la Salute Mentale”. L’invito all’amministrazione limbiatese è arrivato in ragione della forte presa di posizione del Comune di Limbiate nei confronti del progetto portato avanti nei mesi scorsi dalla Regione Lombardia relativo alla costruzione di strutture Rems (Residenze per l’esecuzione della misura di scurezza sanitaria) che vadano a sostituire i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). E’ confermato ormai che dal Pirellone intendono realizzare due strutture Rems (da venti posti ciascuna) nell'area ex Antonini, per il recupero dei padiglioni “Forlanini” e “Ronzoni” e, ancora una volta, la Giunta De Luca ha ribadito la sua netta contrarietà al progetto. “Ci opporremo a Regione Lombardia perché ne contestiamo sia il metodo sia il merito – afferma De Luca –. Abbiamo in varie occasioni chiesto un confronto con l’assessore alla Sanità lombarda,
Mario Mantovani, in quanto riteniamo indispensabile che il territorio venga interpellato quando si parla di investimenti così importanti e significativi. Contestiamo inoltre anche il progetto perché noi, per l’area ex Antonini, auspichiamo una riqualificazione che sia integrata con ciò che già esiste a Mombello e due strutture Rems non ci sembra affatto che possano rispondere alle esigenze”. E’ invece l’assessore alle Politiche Sociali, Franca Basso, a riportare l’attenzione sulla necessità di riflettere seriamente rispetto alla necessità di realizzare strutture di questo genere. “Molte Asl – commenta l’assessore Basso – hanno già compreso l’importanza di insistere sulle cure domiciliari, rispetto che sui ricoveri sanitari. La cura domiciliare, in questi casi, è più efficace e, senza dubbio, economicamente più vantaggiosa”.
Raffaele De Luca e l'assessore
Franca Basso hanno partecipato ad un convegno sulla salute mentale organizzato dal comitato “Campagna per la Salute Mentale”. L’invito all’amministrazione limbiatese è arrivato in ragione della forte presa di posizione del Comune di Limbiate nei confronti del progetto portato avanti nei mesi scorsi dalla Regione Lombardia relativo alla costruzione di strutture Rems (Residenze per l’esecuzione della misura di scurezza sanitaria) che vadano a sostituire i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). E’ confermato ormai che dal Pirellone intendono realizzare due strutture Rems (da venti posti ciascuna) nell'area ex Antonini, per il recupero dei padiglioni “Forlanini” e “Ronzoni” e, ancora una volta, la Giunta De Luca ha ribadito la sua netta contrarietà al progetto. “Ci opporremo a Regione Lombardia perché ne contestiamo sia il metodo sia il merito – afferma De Luca –. Abbiamo in varie occasioni chiesto un confronto con l’assessore alla Sanità lombarda,
Mario Mantovani, in quanto riteniamo indispensabile che il territorio venga interpellato quando si parla di investimenti così importanti e significativi. Contestiamo inoltre anche il progetto perché noi, per l’area ex Antonini, auspichiamo una riqualificazione che sia integrata con ciò che già esiste a Mombello e due strutture Rems non ci sembra affatto che possano rispondere alle esigenze”. E’ invece l’assessore alle Politiche Sociali, Franca Basso, a riportare l’attenzione sulla necessità di riflettere seriamente rispetto alla necessità di realizzare strutture di questo genere. “Molte Asl – commenta l’assessore Basso – hanno già compreso l’importanza di insistere sulle cure domiciliari, rispetto che sui ricoveri sanitari. La cura domiciliare, in questi casi, è più efficace e, senza dubbio, economicamente più vantaggiosa”.