Limbiate, il sindaco lascia il Consiglio: "Stanco di queste pagliacciate"
La maggioranza traballa, il sindaco
Raffaele De Luca sbotta: "Sono stanco di queste pagliacciate". E imbufalito lascia il Consiglio comunale. E' accaduto nell'ultima seduta, che si è svolta nei giorni scorsi, quando all'ordine del giorno era stata inserita l'approvazione degli equilibri di bilancio. Non è il documento previsionale, ma siamo dell'idea che ogni volta che si tratta di spostare risorse da un capitolo all'altro si tratti di una seduta importante soprattutto dal p...
La maggioranza traballa, il sindaco
Raffaele De Luca sbotta: "Sono stanco di queste pagliacciate". E imbufalito lascia il Consiglio comunale. E' accaduto nell'ultima seduta, che si è svolta nei giorni scorsi, quando all'ordine del giorno era stata inserita l'approvazione degli equilibri di bilancio. Non è il documento previsionale, ma siamo dell'idea che ogni volta che si tratta di spostare risorse da un capitolo all'altro si tratti di una seduta importante soprattutto dal punto di vista politico. E proprio sul confronto politico la maggioranza ha evidenziato tutti i suoi limiti e i suoi problemi: all'atto della votazione nove consiglieri comunali hanno votato a favore, nove si sono astenuti. Tra questi ultimi i consiglieri del gruppo "Sinistra e partecipazione", in disaccordo con il Partito Democratico, a eccezione di
Mirko Fagone che ha preferito votare a favore. Un'alzata di mano provvidenziale la sua perché ha spostato gli equilibri verso la parità: con un voto sfavorevole sarebbe intervenuto il Prefetto che, di solito, concede una seconda possibilità al Consiglio comunale prima di inviare un suo commissario. Mentre il segretario comunale e il Presidente del Consiglio stavano approfondendo la questione, per capire se era necessaria una seconda votazione vista la situazione di parità, il sindaco ha preso la parola per manifestare il suo disappunto. Poi ha lasciato l'aula. Per risolvere la situazione al Pd non è rimasto altro che costringere il consigliere
Edoardo Brami ad arrivare di notte per avere un voto in più con la successiva votazione. Salvata la delibera, un po' meno la faccia. Resta da capire se e come andrà avanti la maggioranza dopo questo episodio.
Mirko Fagone che ha preferito votare a favore. Un'alzata di mano provvidenziale la sua perché ha spostato gli equilibri verso la parità: con un voto sfavorevole sarebbe intervenuto il Prefetto che, di solito, concede una seconda possibilità al Consiglio comunale prima di inviare un suo commissario. Mentre il segretario comunale e il Presidente del Consiglio stavano approfondendo la questione, per capire se era necessaria una seconda votazione vista la situazione di parità, il sindaco ha preso la parola per manifestare il suo disappunto. Poi ha lasciato l'aula. Per risolvere la situazione al Pd non è rimasto altro che costringere il consigliere
Edoardo Brami ad arrivare di notte per avere un voto in più con la successiva votazione. Salvata la delibera, un po' meno la faccia. Resta da capire se e come andrà avanti la maggioranza dopo questo episodio.