Lo ha deciso la Cassazione: masturbarsi in pubblico non è più un reato

L'autoerotismo in luoghi pubblici non è più un reato penale. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, attuando il decreto legislativo numero 8 del 2016, quello sulla depenalizzazione. Soltanto qui in Brianza, durante l'estate, si erano registrati alcuni casi clamorosi

Soltanto durante questa estate in Brianza si sono registrati almeno tre casi. Uno dei quali decisamente plateale a Monza, un altro che invece aveva visto protagonista un sacerdote in centro natatorio: ora la Cassazione ha stabilito che masturbarsi in pubblico non è un reato.  Chi verrà sorpreso, dovrà pagare una salatissima sanzione.

La depenalizzazione è frutto dell'attuazione del decreto legislativo numero 8 del 2016. Preso atto di questa sopraggiunta novità, la Cassazione ha annullato la condanna che era stata inflitta a un pensionato dalla Corte d'Appello di Catania. Era finito sul banco degli imputati dopo essersi esibito in atti di autoerotismo davanti alle studentesse della cittadella universitaria.

Nei primi due gradi di giudizio era stato condannato a tre mesi di reclusione, successivamente convertiti in una multa da 3.420 euro. Con il pronunciamento della Cassazione, invece, ora sarà tenuto al pagamento di una multa compresa tra i 5 mila e i 30 mila euro, con decisione affidata al Prefetto di Catania.

Analogamente funzionerà allo stesso modo anche per i brianzoli denunciati durante l'estate. Ci chiediamo solo come farà il sacerdote a sborsare un importo di quella entità se non ricorrendo alle offerte dei fedeli.


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1 commenti

carolus :
La cassazione riflette il profondo senso della morale dei sinistri. | mercoledì 07 settembre 2016 12:00 Rispondi