Maroni: "Pronti a sostituirci allo Stato per garantire la sicurezza sui treni"

Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, incalzato dalle domande dei giornalisti ieri ha ribadito la sua volontà di affrontare al più presto e con fermezza la questione della sicurezza sui treni. E se il Governo non interviene con rapidità, è pronto a utilizzare la vigilanza privata.

"La sicurezza sui treni? Purtroppo non ci sono novità, io ho chiesto al Prefetto di mandare le forze dell'ordine e anche l'esercito sui treni, ma finora non ho ricevuto alcuna risposta". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, incontrando i giornalisti alla Villa Reale di Monza a margine dei lavori dell'Assemblea di Confindustria Monza e Brianza.
 
"Giovedì mattina - ha detto Maroni - vedrò il premier Renzi, che ci ha convocato per la questione immigrazione, e in quell'occasione gli ribadirò questa nostra richiesta ma se non avremo risposte nemmeno dal Governo allora provvederemo noi, perché non è giusto lasciare i lavoratori in balia delinquenti. Se non avremo risposte interverremo noi come Regione: con Fnm abbiamo già elaborato un piano B, ma questo è un piano B vero, con un sistema privato di controllo e vigilanza che finanzieremmo noi sostituendoci allo Stato, ma mi aspetto che il Governo dia una risposta a questa questione, una questione molto seria, che abbiamo posto".
 
"In qualche modo - ha aggiunto Maroni - anticiperemmo i tempi sullo statuto speciale, perché lo statuto della Sicilia prevede che il presidente della Regione è responsabile per la sicurezza e l'ordine pubblico, per cui se ci dovremo sostituire allo Stato per garantire la sicurezza sui treni sarà un po' come avere un anticipo sull'autonomia speciale".