Busnelli: "Il centro di Meda? Credo che per la Giunta sia l'area ex Medaspan"
MEDA - Vermondo Busnelli, capogruppo della lista Meda per Tutti, è uscito deluso dall'incontro sul centro storico organizzato dalla Pro Loco. A suo modo di vedere l'amministrazione comunale non ha chiaro quale dev'essere il centro di Meda e non sta coinvolgendo la comunità.
E' andato all'incontro del 10 giugno, quello organizzato dalla Pro Loco e degli Amici dell'Arte sul centro di Meda, ma ne è uscito con più di qualche perplessità: Vermondo Busnelli, capogruppo della lista civica "Meda per Tutti", si aspettava qualche risposta in più da parte della Giunta comunale.
Busnelli ha cercato di capire il perché della mancanza di chiarezza che ha riscontrato. E, a suo modo di vedere, il problem sta nel fatto che mentre tutti intendo il centro della città come il nucleo storico, probabilmente l'amministrazione comunale ha individuato un 'nuovo centro': l'area strategica della ex Medaspan. Le riflessioni di Busnelli qui di seguito in versione integrale:
Deludente l’intervento dell’assessore nell’incontro pubblico sul centro storico del 10 giugno. Ci si aspettava di più da chi amministra la città da tre anni, che ha approvato il Pgt nel 2012 e che ha avviato, da mesi, la procedura di variante. Ci si aspettava almeno una visione sulla Meda futura anche senza un piano dettagliato di attuazione. Invece, niente di tutto questo. La delusione è stata ancora maggiore per la mancanza d’indicazioni su quale sia il centro di Meda nella visione di questa giunta.
Questa è stata la mia domanda principale all’assessore, se si intende rivitalizzare il centro storico di Meda o si vuole investire in un nuovo centro, diverso e da inventare. Ebbene, a questa domanda semplice ed essenziale non è stata data risposta. Le parole vaghe di assessore e sindaco (che è andato fuori tema nel suo intervento) lasciano pensare che il centro storico di Meda, il quadrilatero compreso tra Piazza V. Veneto, Piazza Municipio, zona “fontana” e Piazza Cavour, sia destinato a un semplice ‘maquillage’, mentre le attenzioni sembrano rivolte ad altre aree, come per esempio il polo commerciale-alberghiero e multifunzionale previsto nell’area AT1, ex-Medaspan.
La mancanza di una chiara strategia sul Centro non aiuta a definire proposte e piani che siano coerenti e sostenibili, così come è stato per decenni nella gestione delle politiche territoriali. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un centro prestigioso ma abbandonato, trascurato e degradato mentre tutti i paesi vicini hanno migliorato e valorizzato il proprio.
Busnelli ha cercato di capire il perché della mancanza di chiarezza che ha riscontrato. E, a suo modo di vedere, il problem sta nel fatto che mentre tutti intendo il centro della città come il nucleo storico, probabilmente l'amministrazione comunale ha individuato un 'nuovo centro': l'area strategica della ex Medaspan. Le riflessioni di Busnelli qui di seguito in versione integrale:
Deludente l’intervento dell’assessore nell’incontro pubblico sul centro storico del 10 giugno. Ci si aspettava di più da chi amministra la città da tre anni, che ha approvato il Pgt nel 2012 e che ha avviato, da mesi, la procedura di variante. Ci si aspettava almeno una visione sulla Meda futura anche senza un piano dettagliato di attuazione. Invece, niente di tutto questo. La delusione è stata ancora maggiore per la mancanza d’indicazioni su quale sia il centro di Meda nella visione di questa giunta.
Questa è stata la mia domanda principale all’assessore, se si intende rivitalizzare il centro storico di Meda o si vuole investire in un nuovo centro, diverso e da inventare. Ebbene, a questa domanda semplice ed essenziale non è stata data risposta. Le parole vaghe di assessore e sindaco (che è andato fuori tema nel suo intervento) lasciano pensare che il centro storico di Meda, il quadrilatero compreso tra Piazza V. Veneto, Piazza Municipio, zona “fontana” e Piazza Cavour, sia destinato a un semplice ‘maquillage’, mentre le attenzioni sembrano rivolte ad altre aree, come per esempio il polo commerciale-alberghiero e multifunzionale previsto nell’area AT1, ex-Medaspan.
La mancanza di una chiara strategia sul Centro non aiuta a definire proposte e piani che siano coerenti e sostenibili, così come è stato per decenni nella gestione delle politiche territoriali. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un centro prestigioso ma abbandonato, trascurato e degradato mentre tutti i paesi vicini hanno migliorato e valorizzato il proprio.
L’altra grande delusione è il metodo di lavoro. Non è più immaginabile, oggi, progettare il futuro della città senza coinvolgere profondamente la comunità, ascoltando e dialogando con i cittadini e i loro rappresentanti per condividerne le aspettative e le priorità. Le politiche del territorio hanno impatti che durano molti decenni; perciò vanno definite con la massima partecipazione e con il più ampio consenso. Non è accettabile che le strategie di sviluppo del territorio siano stravolte a ogni cambio di amministrazione, con la conseguenza di una gestione caotica e incoerente.
La definizione di una chiara strategia attraverso un trasparente processo di partecipazione è ancora più importante delle risorse finanziare. A dimostrazione di ciò, ho ricordato che l’abbandono e il degrado del centro storico è iniziato in pieno ‘boom’ economico, quando le risorse finanziarie non mancavano, ma mancavano visione, strategia, piani e volontà di attuazione.
La posizione di Meda per Tutti è chiara: occorre rivitalizzare il centro storico, attraverso il coinvolgimento, iniziative coordinate tra pubblico e privato che portino servizi e attività che diventino traino per investimenti di ammodernamento e riqualificazione del patrimonio, così come è già avvenuto con il restauro del santuario Santo Crocifisso. Il centro monumentale, storico, religioso ed economico di Meda deve ritornare a pulsare e diventare il naturale luogo d’incontro e di socializzazione oltre che di attrazione commerciale e turistica.
Complimenti alla Pro Loco Pro Meda e all’associazione Amici dell’arte che hanno promosso l’incontro. La richiesta e l’aspettativa del prossimo evento sono quelle di avere indicazioni e proposte più concrete da parte dell’assessore per un confronto che vada al “cuore” del problema e non si limiti a dettagli, pur interessanti ma non sufficienti a dare il deciso cambio di passo che serve alla nostra città di Meda, per fermare quel lento e progressivo declino che continua a ferire la sensibilità di noi Medesi.
Vermondo Busnelli
Vermondo Busnelli