Meda: 5 mila euro per le persone in difficoltà economiche
Cinquemila euro per sostenere le persone in difficoltà economiche. Non è granché, ma è pur sempre un aiuto. Si chiama “Dote lavoro” ed è il progetto finanziato dal Comune di Meda con un duplice scopo: garantire una piccola entrata a chi ne ha davvero bisogno e, allo stesso tempo, ottenere in cambio dei piccoli lavoretti. La scelta, in particolare, al momento è ricaduta sul servizio di apertura e chiusura dei parchi comunali (per un importo di 4.200 euro) e per prestazioni occasionali diverse ...
Cinquemila euro per sostenere le persone in difficoltà economiche. Non è granché, ma è pur sempre un aiuto. Si chiama “Dote lavoro” ed è il progetto finanziato dal Comune di Meda con un duplice scopo: garantire una piccola entrata a chi ne ha davvero bisogno e, allo stesso tempo, ottenere in cambio dei piccoli lavoretti. La scelta, in particolare, al momento è ricaduta sul servizio di apertura e chiusura dei parchi comunali (per un importo di 4.200 euro) e per prestazioni occasionali diverse da svolgere in occasione di manifestazioni culturali del secondo semestre 2012 (per una spesa prevista di 750 euro). Per poter svolgere questo servizio e accedere al finanziamento (erogato sotto forma di voucher) occorre presentare la domanda in Comune entro il 16 maggio. Una possibilità, naturalmente, offerta soltanto cittadini tra i 30 e i 65 anni (anche extracomunitari purché in possesso del regolare permesso di soggiorno) che risiedono in città. Il valore di ogni buono sociale (o voucher) è di 20 euro, già comprensivo della contribuzione alla previdenza Inps e dell’assicurazione Inail e corrisponde, pertanto, a 15 euro netti per due ore di lavoro prestato a favore del Comune. Alla scadenza della presentazione delle domande il settore Servizi alla cittadinanza stilerà poi una graduatoria per dare la priorità alle persone maggiormente in difficoltà in base a una serie di criteri individuati con il bando. Maggiore importanza, per esempio, sarà data ai disoccupati e alle persone in mobilità. O, ancora, a colore che hanno un reddito familiare inferiore o uguale a 18 mila euro annui. Oppure alla persona sola che ha figli a carico. Considerata, infine, anche l’età: poiché risulta più problematico l’inserimento lavorativo di una persona con più di cinquant’anni rispetto a una poco più che trentenne.