Meda, Busnelli: "Il sindaco ci dica quali sono le sue priorità"

"Si riparte per la terza volta e potrebbe non essere nemmeno l'ultima".
Vermondo Busnelli, capogruppo di "Meda per tutti", nei giorni scorsi in Consiglio comunale ha voluto far presente al sindaco Gianni Caimi che la querelle sul legittimo vincitore delle elezioni è tutt'altro che conclusa e che, tuttavia, la città ha la necessità di affrontare temi importanti. Ce lo spiega con questa lettera.
A 15 mesi di distanza dalle elezioni del 2012 stiamo ancora ripartendo per un...

"Si riparte per la terza volta e potrebbe non essere nemmeno l'ultima".

Vermondo Busnelli, capogruppo di "Meda per tutti", nei giorni scorsi in Consiglio comunale ha voluto far presente al sindaco Gianni Caimi che la querelle sul legittimo vincitore delle elezioni è tutt'altro che conclusa e che, tuttavia, la città ha la necessità di affrontare temi importanti. Ce lo spiega con questa lettera.

A 15 mesi di distanza dalle elezioni del 2012 stiamo ancora ripartendo per un altro giro, che non sappiamo ancora essere definitivo. Mi risulta che il candidato sindaco Taveggia abbia richiesto la revocatoria della sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 3 luglio. Se così è, ci troviamo ancora in una situazione transitoria. Già due bilanci - 2012 e 2013 - sono stati frutto di ibridazione: iniziati da una giunta e chiusi da un’altra, con reciprochi scambi di critiche. Non c’è stata la volontà politica di ricercare una soluzione che fosse utile alla comunità di Meda più che ai legittimi interessi di parte.

Ci sono due vie politiche per ovviare a questa situazione d’instabilità, entrambe fondate sulla presa d’atto che gli elettori medesi si sono divisi esattamente in due al ballottaggio del 2012. La prima opzione è il ritorno alle votazioni. La seconda opzione è la ricerca di una larga intesa tra le parti contendenti insieme con altre eventuali forze consiliari.

Oggi prediamo atto che né PD né Lega intendano percorrere la strada delle opzioni politiche, ma si vuole governare illudendosi che il risultato elettorale abbia dato un chiaro mandato con una scelta inequivocabile.

Ciò premesso, come consigliere di Meda per Tutti voglio esprimere le mie proposte a Sindaco e Giunta.

Innanzitutto, l’invito alla collaborazione. L’ampio numero di consiglieri comunali della maggioranza non deve far dimenticare che solo il 12,9% dei Medesi con diritto di voto ha dato la preferenza a questa coalizione elettorale nel primo turno. Quindi, il consiglio è di dare maggiore attenzione alle altre forze rappresentative nell’interesse della città intera.

Una prima prova in ordine temporale sarà la variante del piano di governo del territorio. A nessuno piace questo piano, neppure a chi l’ha elaborato e a chi l’ha approvato. L’ho definito “un piano senz’anima, che toglie poco a tanti per dare tanto a pochi”. Tutti vogliono modificarlo. Attenzione a non ripetere gli stessi errori! La revisione del piano va discussa in modo trasparente e partecipativo: è la sola modalità vincente per elaborare un PGT che risponda alle reali esigenze della comunità.

Un’altra sfida importante è la definizione del piano finanziario. Questa giunta ha approvato un bilancio impostato più su entrate da tasse che su riduzione delle spese. Non è più possibile aumentare le tasse, neppure quelle comunali, anche se queste sono una minima frazione delle tasse totali che i cittadini italiani onesti pagano. Occorre ridurre le spese correnti e utilizzare le scarse risorse disponibili per investimenti di crescita.

L’ultimo consiglio riguarda le priorità. Mi aspetto un documento di linee programmatiche che indichi chiare priorità, secondo una gerarchia dettata dalle urgenze per Meda. Come consigliere e capogruppo di Meda per Tutti ho più volte espresso tre priorità. Riqualificare il centro per ridargli decoro, prestigio e vivibilità. Rivedere il piano del traffico con soluzioni alla frattura ferroviaria, vie ciclo-pedonali, zone a traffico limitato e altre a percorrenza più veloce, parcheggi nelle aree strategiche. Assicurare alle imprese le necessarie infrastrutture per crescere, a partire dal patrimonio della filiera del design e del legno. Queste sono le priorità su cui io investirei ogni centesimo di euro disponibile, dopo avere speso quanto necessario per le urgenze sociali e i servizi ordinari per la comunità. E’ legittimo avere priorità diverse: importante è definirle e comunicarle con chiarezza e attuarle con coerenza.

Voglio chiudere con note positive. Buone cose sono state fatte: l’impostazione attenta del bilancio che ha consentito il rispetto del patto di stabilità interno; la decisione di non destinare gli oneri di urbanizzazione al finanziamento della spesa corrente; la relazione sullo scandalo della Meda Servizi Spa (da me richiesta) e una timida collaborazione sull’ammodernamento di regolamento e statuto comunali. Ripartiamo da questi punti positivi. Sarò disponibile a ogni forma di collaborazione che possa essere utile allo sviluppo sostenibile della nostra comunità. Vermondo Busnelli