Meda, Busnelli: "Troppe tasse, sulla Tares penalizzate le aziende"

Troppe tasse a carico dei cittadini. La lamentela, pronunciata a più riprese, arriva dalla bocca di
Vermondo Busnelli, capogruppo della lista Meda per Tutti, che non ha mancato di far presente il suo disappunto nell'ultima seduta consiliare. Un dato su tutti: "Nel 2013 - spiega Busnelli - i cittadini medesi pagheranno 1 milione 200 mila euro in più di imposte e tasse (Imu, addizionale Irpef, Tares) che corrispondono al 5,5 per cento del bilancio comunale". Per il capogruppo ...

Troppe tasse a carico dei cittadini. La lamentela, pronunciata a più riprese, arriva dalla bocca di

Vermondo Busnelli, capogruppo della lista Meda per Tutti, che non ha mancato di far presente il suo disappunto nell'ultima seduta consiliare. Un dato su tutti: "Nel 2013 - spiega Busnelli - i cittadini medesi pagheranno 1 milione 200 mila euro in più di imposte e tasse (Imu, addizionale Irpef, Tares) che corrispondono al 5,5 per cento del bilancio comunale". Per il capogruppo di Meda per Tutti è una scelta che rispecchia "lo stanco e lento declino di questa città", soprattutto dovuto alla vicenda ancora non conclusa definitivamente della scelta del sindaco ufficiale. Situazione che Busnelli ha evidenziato parlando di Tares: "Il comportamento dei medesi in termini di produzione dei rifiuti e raccolta differenziata sembra abbastanza virtuoso. Merita il continuo supporto dell’amministrazione per continuare nel miglioramento. Meno brillante ed efficiente è la gestione comunale della pulizia di strade e luoghi pubblici: ricevo diverse segnalazioni di cittadine e cittadini (in aggiunta alla mia personale osservazione) che segnalano situazioni di degrado di aree con abbandono di rifiuti, che rimangono anche per lunghi periodi di tempo. La mia richiesta alla Giunta è di dimostrare se e che cosa viene attuato per ridurre i costi del servizio. Un aumento di efficienza e di produttività comporterebbe una riduzione della tassa a favore dei Medesi a parità di qualità di servizio. Per questo aspetto la relazione sembra carente e soprattutto non pone obiettivi di miglioramento nei prossimi anni". La Tares, comunque, è stata approvata: "E' discutibile - conclude Busnelli - la scelta di penalizzare il settore produttivo e commerciale (utenze non domestiche) a favore dei domestici nel rapporto 60/40, invece che di 50/50 come previsto originariamente. Comprendo l’intenzione di favorire le famiglie ma non comprendo le ragioni di penalizzare chi oggi già opera in condizioni difficili per sostenere le attività economiche, già penalizzate da un sistema Italia opprimente dal punto di vista fiscale che mortifica la competitività degli operatori".