Meda, Colombo: "In città ancora consumo di suolo"
"Abbiamo tante strutture vuote sul territorio, non c'è alcun motivo di crearne di nuove". E' l'opinione di
Alberto Colombo, capogruppo della lista civica "Sinistra e Ambiente" che denuncia un nuovo episodio di consumo di suolo nella nostra città. Il riferimento è all'Ac4 ('area di completamento') di via Piave. Le perplessità e le ragioni che spingono a manifestare la sua contrarietà, Colombo le spiega con un comunicato inviato in questi giorni ai giornali e pubblicato qui di...
"Abbiamo tante strutture vuote sul territorio, non c'è alcun motivo di crearne di nuove". E' l'opinione di
Alberto Colombo, capogruppo della lista civica "Sinistra e Ambiente" che denuncia un nuovo episodio di consumo di suolo nella nostra città. Il riferimento è all'Ac4 ('area di completamento') di via Piave. Le perplessità e le ragioni che spingono a manifestare la sua contrarietà, Colombo le spiega con un comunicato inviato in questi giorni ai giornali e pubblicato qui di seguito:
L'iter del Piano attuativo per l'ambito di trasformazione AC4 di via Piave è ora arrivato all'adozione. Con delibera di Giunta, n° 63 del 25-03-015, la proposta progettuale avanzata dalla proprietà è stata adottata. A Meda dunque, si continua ingiustificatamente a consumare suolo. Su una delle ultime aree verdi è infatti prevista l'edificazione di tre edifici a uso produttivo e capannoni su più livelli. Eppure, le strutture simili vuote sono molte a Meda (innumerevoli cartelli vendesi/affittasi) e non vi è alcuna necessità di averne altre.
Certo, sull'AC4 i proprietari dovranno cedere delle superfici e farsi carico di realizzare parcheggi, aree a standard nonchè una zona di "Orti urbani" (una posizione poco felice, accanto ad una zona produttiva). Secondo il testo della convenzione (da stipulare entro un anno, pena la decadenza del piano attuativo), la proprietà ha la facolta di realizzare gli edifici entro 10 anni dalla firma della stessa, anche per lotti funzionali in fasi temporali diverse mentre dovrà realizzare le opere di urbanizzazione entro tre anni. Per Meda, il risultato è solo che si perderà un altro pezzo di suolo libero in un territorio dove ormai le aree inedificate si contano sulle dita di una mano.
Ecco dunque il primo frutto avvelenato di un PGT approvato dal PD senza lo stralcio degli Ambiti di Trasformazione.
La scelta attuata nel 2012 dalla giunta di Caimi espone al rischio che, qualora la proprietà chieda l'avvio, le previsioni edificatorie degli ATR si possano concretizzare. Con l'AC4 questo è avvenuto.
E' altresì grave che nonostante le ripetute richieste fatte da più Consiglieri Comunali, dal gruppo di Sinistra e Ambiente e dal nostro Consigliere A.Colombo, in veste di Presidente della Commissione Territorio e Ambiente, nè il Sindaco Caimi nè l'Assessore Buraschi abbiano ritenuto opportuno dare una corretta informazione relativamente agli iter sugli Ambiti di Trasformazione.
Se Meda perde un altro pezzo di area ancora libera, uno degli ultimi prati nella giungla di cemento e asfalto che ci circonda , lo dobbiamo anche alle scelte di questa amministrazione tutta targata PD, che non ha avuto il coraggio di approvare un PGT senza gli ATR, specie quelli sulle superfici verdi e libere.
Intanto, su quali comparti e in che modo la variante generale al Pgt intenda agire, a distanza di mesi, ancora non è dato sapere. Ci sarebbe ancora la possibilità, ma bisogna avere per l'appunto, coraggio, di cambiare orientamento, magari sfruttando la fase di osservazioni, per non arrivare alla proposta fatta per l'AC4. C'è invece l'obbligo morale, in coerenza con il programma elettorale, di adottare quanto prima la variante al PGT con l'eliminazione di tutti gli altri ATR.
Alberto Colombo
Alberto Colombo, capogruppo della lista civica "Sinistra e Ambiente" che denuncia un nuovo episodio di consumo di suolo nella nostra città. Il riferimento è all'Ac4 ('area di completamento') di via Piave. Le perplessità e le ragioni che spingono a manifestare la sua contrarietà, Colombo le spiega con un comunicato inviato in questi giorni ai giornali e pubblicato qui di seguito:
L'iter del Piano attuativo per l'ambito di trasformazione AC4 di via Piave è ora arrivato all'adozione. Con delibera di Giunta, n° 63 del 25-03-015, la proposta progettuale avanzata dalla proprietà è stata adottata. A Meda dunque, si continua ingiustificatamente a consumare suolo. Su una delle ultime aree verdi è infatti prevista l'edificazione di tre edifici a uso produttivo e capannoni su più livelli. Eppure, le strutture simili vuote sono molte a Meda (innumerevoli cartelli vendesi/affittasi) e non vi è alcuna necessità di averne altre.
Certo, sull'AC4 i proprietari dovranno cedere delle superfici e farsi carico di realizzare parcheggi, aree a standard nonchè una zona di "Orti urbani" (una posizione poco felice, accanto ad una zona produttiva). Secondo il testo della convenzione (da stipulare entro un anno, pena la decadenza del piano attuativo), la proprietà ha la facolta di realizzare gli edifici entro 10 anni dalla firma della stessa, anche per lotti funzionali in fasi temporali diverse mentre dovrà realizzare le opere di urbanizzazione entro tre anni. Per Meda, il risultato è solo che si perderà un altro pezzo di suolo libero in un territorio dove ormai le aree inedificate si contano sulle dita di una mano.
Ecco dunque il primo frutto avvelenato di un PGT approvato dal PD senza lo stralcio degli Ambiti di Trasformazione.
La scelta attuata nel 2012 dalla giunta di Caimi espone al rischio che, qualora la proprietà chieda l'avvio, le previsioni edificatorie degli ATR si possano concretizzare. Con l'AC4 questo è avvenuto.
E' altresì grave che nonostante le ripetute richieste fatte da più Consiglieri Comunali, dal gruppo di Sinistra e Ambiente e dal nostro Consigliere A.Colombo, in veste di Presidente della Commissione Territorio e Ambiente, nè il Sindaco Caimi nè l'Assessore Buraschi abbiano ritenuto opportuno dare una corretta informazione relativamente agli iter sugli Ambiti di Trasformazione.
Se Meda perde un altro pezzo di area ancora libera, uno degli ultimi prati nella giungla di cemento e asfalto che ci circonda , lo dobbiamo anche alle scelte di questa amministrazione tutta targata PD, che non ha avuto il coraggio di approvare un PGT senza gli ATR, specie quelli sulle superfici verdi e libere.
Intanto, su quali comparti e in che modo la variante generale al Pgt intenda agire, a distanza di mesi, ancora non è dato sapere. Ci sarebbe ancora la possibilità, ma bisogna avere per l'appunto, coraggio, di cambiare orientamento, magari sfruttando la fase di osservazioni, per non arrivare alla proposta fatta per l'AC4. C'è invece l'obbligo morale, in coerenza con il programma elettorale, di adottare quanto prima la variante al PGT con l'eliminazione di tutti gli altri ATR.
Alberto Colombo