Meda, il comprensivo Diaz: "Un gemellaggio con la scuola di Brindisi"
Solidarietà, ma anche qualcosa in più: gli studenti dell’istituto comprensivo Diaz hanno deciso di compiere un gesto concreto per dimostrare la loro sensibilità nei confronti del tema della legalità. Ovvero hanno proposto ufficialmente il gemellaggio alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi. Quella stessa scuola, per chi l’avesse già dimenticato, messa in ginocchio dalla bomba fatta esplodere nella mattinata del sabato 19 maggio con conseguenze tragiche: soprattutto la morte della giovane s...
Solidarietà, ma anche qualcosa in più: gli studenti dell’istituto comprensivo Diaz hanno deciso di compiere un gesto concreto per dimostrare la loro sensibilità nei confronti del tema della legalità. Ovvero hanno proposto ufficialmente il gemellaggio alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi. Quella stessa scuola, per chi l’avesse già dimenticato, messa in ginocchio dalla bomba fatta esplodere nella mattinata del sabato 19 maggio con conseguenze tragiche: soprattutto la morte della giovane studentessa
Melissa Bassi di soli 16 anni. Da quel giorno, in attesa di rintracciare l’autore di quel gesto sconsiderato, subito si era sollevata un’ondata di sdegno in tutta Italia. Per fortuna anche nella nostra città dove, grazie alla sensibilità del corpo docente (per fortuna esistono ancora insegnanti che non limitano il loro ruolo alle nozioni di italiano e di matematica), i ragazzi sono stati invitati a riflettere sul tema della legalità. La scuola, luogo educativo per eccellenza (a parte, naturalmente, la famiglia), nel nostro caso si è fatta carico di promuovere la cultura della legalità. Grazie a queste iniziative e al coinvolgimento delle nuove generazioni, si potranno compiere dei passi concreti in questa direzione. Dopo momenti di riflessione e di confronto, la scelta di inviare a Brindisi la richiesta di gemellaggio. In attesa di una risposta al comprensivo Diaz non si sono certo fermati: in ogni caso in questi giorni sarà piantato un albero nel giardino, un ulivo, per ricordare la Puglia e la storia di Melissa.
Melissa Bassi di soli 16 anni. Da quel giorno, in attesa di rintracciare l’autore di quel gesto sconsiderato, subito si era sollevata un’ondata di sdegno in tutta Italia. Per fortuna anche nella nostra città dove, grazie alla sensibilità del corpo docente (per fortuna esistono ancora insegnanti che non limitano il loro ruolo alle nozioni di italiano e di matematica), i ragazzi sono stati invitati a riflettere sul tema della legalità. La scuola, luogo educativo per eccellenza (a parte, naturalmente, la famiglia), nel nostro caso si è fatta carico di promuovere la cultura della legalità. Grazie a queste iniziative e al coinvolgimento delle nuove generazioni, si potranno compiere dei passi concreti in questa direzione. Dopo momenti di riflessione e di confronto, la scelta di inviare a Brindisi la richiesta di gemellaggio. In attesa di una risposta al comprensivo Diaz non si sono certo fermati: in ogni caso in questi giorni sarà piantato un albero nel giardino, un ulivo, per ricordare la Puglia e la storia di Melissa.