Meda: "L'attenzione all'ambiente? Solo una dichiarazione d'intenti"
"E' un atto che valorizza i nostri tecnici e crea una nuova categoria di cittadini. Il Paes (Piano di azione per l'energia sostenibile) entra a tutti gli effetti nell'azione amministrativa. I singoli, tutti insieme, ora possono contribuire al cambiamento. Noi come amministrazione comunale abbiamo destinato risorse importanti a questo progetto". Parole entusiaste quelle di
Claudio Salimbeni, assessore all'Ambiente e all'Economia sostenibile, pronunciate nella seduta consiliar...
"E' un atto che valorizza i nostri tecnici e crea una nuova categoria di cittadini. Il Paes (Piano di azione per l'energia sostenibile) entra a tutti gli effetti nell'azione amministrativa. I singoli, tutti insieme, ora possono contribuire al cambiamento. Noi come amministrazione comunale abbiamo destinato risorse importanti a questo progetto". Parole entusiaste quelle di
Claudio Salimbeni, assessore all'Ambiente e all'Economia sostenibile, pronunciate nella seduta consiliare di giovedì 20. Una serata in cui il Consiglio comunale era chiamato ad approvare il cosiddetto "Paes", passo fondamentale per dare attuazione a quel Patto dei Sindaci, la cui adesione era stata deliberata un anno fa. Un percorso da seguire per dare concretezza alla scelta compiuta allora e cercare anche a livello locale di contribuire alla riduzione dell'anidride carbonica. Il mezzo individuato per raggiungere l'obiettivo è quindi quello di agire sul pubblico, sul settore terziario, sul residenziale e sui trasporti. Ma se da ogni tavolo è dell'aula consiliare sono state pronunciate parole di apprezzamento per l'attenzione nei confronti del progetto e del rispetto dell'ambiente, non tutti sono stati teneri nei confronti del documento sottoposto all'approvazione. "Il Paese - ha dichiarato
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente) c'interessa molto. Ricordo però che il Patto dei Sindaci è stato approvato nel novembre 2013. Questo non mi rende orgoglioso. Anche questa delibera è approvata sul filo di lana. E' passato un anno, avremmo potuto utilizzarlo meglio per fare incontri congiunti tra l'assessorato all'Ambiente e al Bilancio. Abbiamo perso tempo, spargerei meno gloria sul voto di stasera. L'elaborazione del documento, poi, ha mostrato lacune metodologiche: troppo simile a quello di Borgomanero. Mi sorge un dubbio: visto che gli errori li ho evidenziati io in commissione, significa che nessuno prima di me si è degnato di leggerlo ed è stato portato a scatola chiusa? Nella seconda seduta c'erano ancora richiami inappropriati. Noi abbiamo fatto proposte e richieste di maggior dettaglio nelle schede delle azioni da intraprendere da qui al 2020". Per sommi capi queste consistono in: stanziamenti economici più corposi, indicazione di date certe per il fotovoltaico sugli edifici pubblici, la definizione di date per la casa dell'acqua, il cronoprogramma per l'installazione di semafori e nuovi centri luminosi a Led, l'incremento della raccolta differenziata, incentivi basati su sgravi fiscali su Imu e Tasi, recupero energetico degli edifici, stanziamento per piste ciclabili. "Per questi - ha aggiunto Colombo - si fa invece riferimento nel documento alla Greenway di Pedemontana, che invece passa soltanto da Cesano, Bovisio, Limbiate e Ceriano e, quindi, non ci riguarda. Anche l'esclusione del settore industriale dal Paes ci lascia molto perplessi. E' un documento inadeguato, sembra fatto di fretta ed è solo una dichiarazioni di intenti". Non è stato molto più tenero
Vermondo Busnelli (Meda per Tutti): "Da dichiarazioni generali bisogna passare allo specifico e alle risorse. Siamo in disaccordo. Adottare un Paes significa investire ingenti somme e personale umano. C'è un netto contrasto tra intenzioni e risorse investite per un piano ambizioso. Attività industriali escluse. Doveva nascere un lavoro preliminare di confronto tra uffici, associazioni, imprese. Così non è stato. Mai avviato il progetto dal basso. L'amministrazione comunale ha scelto un metodo più veloce, più costoso e meno efficace. Il passaggio in commissione è stato fatto col piede sbagliato. Nell'ultima versione mancano ancora dati importanti, quali il consumo della Medateca, e i dati relativi al 2013. Se non sappiamo quando produciamo, come facciamo a sapere di quanto dobbiamo ridurre il consumo da qui al 2020? Ipotizziamo pure che dal 2005 - dato a vostra disposizione - a oggi ci sia stato un aumento del 10% nei consumi: significa che Meda deve ridurre non del 20, bensì del 30%. Qui si parla di riduzione già nel 2015: o si cambia il Paes, o si approva un piano sbagliato. E poi, per poter raggiungere i vostri obiettivi, significa che 9.664 famiglie devono affrontare ingenti spese per le loro case e le loro macchine: consumi domestici e traffico veicolare da soli rappresentano la metà dell'anidride carbonica consumata. Se queste 9.664 famiglie non fanno investimenti, il Paes è solo un programma di facciata".
Claudio Salimbeni, assessore all'Ambiente e all'Economia sostenibile, pronunciate nella seduta consiliare di giovedì 20. Una serata in cui il Consiglio comunale era chiamato ad approvare il cosiddetto "Paes", passo fondamentale per dare attuazione a quel Patto dei Sindaci, la cui adesione era stata deliberata un anno fa. Un percorso da seguire per dare concretezza alla scelta compiuta allora e cercare anche a livello locale di contribuire alla riduzione dell'anidride carbonica. Il mezzo individuato per raggiungere l'obiettivo è quindi quello di agire sul pubblico, sul settore terziario, sul residenziale e sui trasporti. Ma se da ogni tavolo è dell'aula consiliare sono state pronunciate parole di apprezzamento per l'attenzione nei confronti del progetto e del rispetto dell'ambiente, non tutti sono stati teneri nei confronti del documento sottoposto all'approvazione. "Il Paese - ha dichiarato
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente) c'interessa molto. Ricordo però che il Patto dei Sindaci è stato approvato nel novembre 2013. Questo non mi rende orgoglioso. Anche questa delibera è approvata sul filo di lana. E' passato un anno, avremmo potuto utilizzarlo meglio per fare incontri congiunti tra l'assessorato all'Ambiente e al Bilancio. Abbiamo perso tempo, spargerei meno gloria sul voto di stasera. L'elaborazione del documento, poi, ha mostrato lacune metodologiche: troppo simile a quello di Borgomanero. Mi sorge un dubbio: visto che gli errori li ho evidenziati io in commissione, significa che nessuno prima di me si è degnato di leggerlo ed è stato portato a scatola chiusa? Nella seconda seduta c'erano ancora richiami inappropriati. Noi abbiamo fatto proposte e richieste di maggior dettaglio nelle schede delle azioni da intraprendere da qui al 2020". Per sommi capi queste consistono in: stanziamenti economici più corposi, indicazione di date certe per il fotovoltaico sugli edifici pubblici, la definizione di date per la casa dell'acqua, il cronoprogramma per l'installazione di semafori e nuovi centri luminosi a Led, l'incremento della raccolta differenziata, incentivi basati su sgravi fiscali su Imu e Tasi, recupero energetico degli edifici, stanziamento per piste ciclabili. "Per questi - ha aggiunto Colombo - si fa invece riferimento nel documento alla Greenway di Pedemontana, che invece passa soltanto da Cesano, Bovisio, Limbiate e Ceriano e, quindi, non ci riguarda. Anche l'esclusione del settore industriale dal Paes ci lascia molto perplessi. E' un documento inadeguato, sembra fatto di fretta ed è solo una dichiarazioni di intenti". Non è stato molto più tenero
Vermondo Busnelli (Meda per Tutti): "Da dichiarazioni generali bisogna passare allo specifico e alle risorse. Siamo in disaccordo. Adottare un Paes significa investire ingenti somme e personale umano. C'è un netto contrasto tra intenzioni e risorse investite per un piano ambizioso. Attività industriali escluse. Doveva nascere un lavoro preliminare di confronto tra uffici, associazioni, imprese. Così non è stato. Mai avviato il progetto dal basso. L'amministrazione comunale ha scelto un metodo più veloce, più costoso e meno efficace. Il passaggio in commissione è stato fatto col piede sbagliato. Nell'ultima versione mancano ancora dati importanti, quali il consumo della Medateca, e i dati relativi al 2013. Se non sappiamo quando produciamo, come facciamo a sapere di quanto dobbiamo ridurre il consumo da qui al 2020? Ipotizziamo pure che dal 2005 - dato a vostra disposizione - a oggi ci sia stato un aumento del 10% nei consumi: significa che Meda deve ridurre non del 20, bensì del 30%. Qui si parla di riduzione già nel 2015: o si cambia il Paes, o si approva un piano sbagliato. E poi, per poter raggiungere i vostri obiettivi, significa che 9.664 famiglie devono affrontare ingenti spese per le loro case e le loro macchine: consumi domestici e traffico veicolare da soli rappresentano la metà dell'anidride carbonica consumata. Se queste 9.664 famiglie non fanno investimenti, il Paes è solo un programma di facciata".
gianni del pero :
E' veramente sconfortante che il comune abbia approvato con enfasi ambientalista uno studio, copiato e malamente adeguato a Meda, che non prospetta nessuna azioni concrete sostenute da adeguati investimenti e non definisce nessun obiettivo quantitativo misurabile. Le uniche risorse importanti che al momento risultano destinate sono quelle impegnate per pagare questo inutile e malfatto documento. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi