Pedemontana, i sindaci: "Prescrizioni non rispettate sulla tratta B1"

I sindaci lanciano l'allarme e, al tempo stesso, l'avvertimento: "Sulla tratta B1 di Pedemontana non sono state rispettate tutte le prescrizioni. Se accade anche da noi c'è il pericolo diossina. Ma, statene certi, siamo pronti a denunciare tutti i responsabili a ogni livello". Servirebbe a poco, a danno ormai avvenuto, ma tutte le parti in causa sono avvisate: se Pedemontana sarà effettivamente ultimata nella sua completezza, come il Governatore della Lombardia
Roberto Maroni

I sindaci lanciano l'allarme e, al tempo stesso, l'avvertimento: "Sulla tratta B1 di Pedemontana non sono state rispettate tutte le prescrizioni. Se accade anche da noi c'è il pericolo diossina. Ma, statene certi, siamo pronti a denunciare tutti i responsabili a ogni livello". Servirebbe a poco, a danno ormai avvenuto, ma tutte le parti in causa sono avvisate: se Pedemontana sarà effettivamente ultimata nella sua completezza, come il Governatore della Lombardia

Roberto Maroni ha ripetuto nei giorni scorsi, bisogna inevitabilmente bonificare tutto il terreno ai margini dell'attuale superstrada Milano-Meda ove si riscontrano tracce di diossina. E' il messaggio che esce forte e chiaro dall'incontro che si è svolto nella prima serata di ieri, lunedì 24 novembre, al Bosco delle Querce di Seveso, luogo simbolo della rinascita ambientale dopo il tragico disastro dell'Icmesa del luglio 1976. Un appuntamento organizzato dal coordinamento delle associazioni ambientaliste "Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile" a cui hanno risposto il consigliere regionale Gianmarco Corbetta (Movimento 5 Stelle) e gli amministratori comunali di Lentate sul Seveso, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago. Con loro anche alcuni comitati locali. "Continuiamo a pensare che Pedemontana sia un'opera inutile e dannosa - è stata la premessa di

Alberto Colombo (capogruppo della lista Sinistra e Ambiente di Meda) - però qualche ragionamento va fatto. Innanzitutto abbiamo avuto modo di parlare con Arpa Lombardia. Sembra che anche la Regione si sia accorta della criticità di diossina. Siamo andati anche a incontrare i responsabili di Cal - grazie all'interessamento del consigliere regionale Corbetta - e hanno finalmente ammesso che il rischio esiste. Hanno dichiarato che il piano di caratterizzazione è in fase di redazione. Staremo a vedere. Ma ciò che ci ha più sorpreso è vedere che la Commissione Via del Ministero dell'Ambiente ha riscontrato la mancanza del rispetto di alcune delle prescrizioni del Cipe". "Se questa è un'attenzione inattesa da parte di un ente pubblico - ha dichiarato

Gianni Del Pero - dall'altra c'è grande preoccupazione. Queste prescrizioni dovevano essere ottemperate prima di iniziare la realizzazione dell'autostrada che porta da Malpensa a Lomazzo. Invece possiamo facilmente vedere che è quasi finita. Se pensiamo alla tratta B2 (quella compresa tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno), le indagini del 2008 e 2009 parlano di almeno cento punti di superamento del limite di diossina. La stima è quindi di 40 milioni di euro per il solo smaltimento di terreni contaminati. Abbiamo forti preoccupazioni che si ripeta quanto è accaduto per la tratta B1: vogliamo prima i controlli, il piano di caratterizzazione e la bonifica, poi il progetto esecutivo e i lavori. Questo a tutela sia dei lavoratori impegnati nella realizzazione di Pedemontana sia a tutela di numerosi cittadini". Il sindaco di Seveso Paolo Butti,

Luca Vaghi (assessore all'Urbanistica di Cesano Maderno),

Giuliano Soldà (sindaco di Bovisio Masciago), hanno fatto presente quanto è emerso negli ultimi incontro in regione: ovvero la volontà di aprire il collegamento tra Lomazzo e Lentate all'inizio di maggio nella convinzione che l'appesantimento del traffico sia sopportabile dalla superstrada Milano-Meda. I Comuni hanno avuto il compito di trovarsi in Provincia per fare un elenco di opere da sottoporre a Regione Lombardia affinché si faccia carico del finanziamento per ridurre l'impatto di Pedemontana sul traffico locale. Unica voce un po' fuori dal coro quella del consigliere regionale Corbetta. Non tanto sull'importanza di Pedemontana, visto che anche lui vorrebbe stopparla lì dov'è arrivata ora, bensì sul pronostico: "Ragioniamo nell'ottica dell'apertura della tratta B1 - ha suggerito ai sindaci - ma sono profondamente convinto che oltre a quella non si farà più nulla. Non ci sono proprio le risorse. E anche la bonifica, come era stato risposto a una mia interrogazione, ha subito uno stop in attesa di capire se Pedemontana verrà effettivamente realizzata". Tra tutti i presenti una convinzione: occorre vigilare perché quanto fatto sulla B1 qui non possa ripetersi. Le prescrizioni sono da rispettare, altrimenti i responsabili saranno chiamati a rispondere davanti al giudice del danno provocato alla salute dei cittadini.