Meda, Lega Nord contro Caimi: "Macché Pertini, la Sala Giunta ricordi i medesi"
Massimo rispetto per l'ex Presidente della Repubblica
Sandro Pertini, ma la Sala Giunta, uno dei luoghi istituzionali cittadini per eccellenza, serva per ricordare qualche medese che ha dato molto alla nostra città. E' la presa di posizione della Lega Nord che, dopo aver appreso le intenzioni del sindaco
Gianni Caimi, ha manifestato la sua contrarietà intervenendo su Facebook. "Sandro Pertini - spiegano i leghisti per dissipare ogni dubbio nel profilo del p...
Massimo rispetto per l'ex Presidente della Repubblica
Sandro Pertini, ma la Sala Giunta, uno dei luoghi istituzionali cittadini per eccellenza, serva per ricordare qualche medese che ha dato molto alla nostra città. E' la presa di posizione della Lega Nord che, dopo aver appreso le intenzioni del sindaco
Gianni Caimi, ha manifestato la sua contrarietà intervenendo su Facebook. "Sandro Pertini - spiegano i leghisti per dissipare ogni dubbio nel profilo del partito sul popolare social network - è stato il più amato Presidente italiano, un personaggio che ha fatto la storia del ’900 ma, prima di tutto, un grande uomo. Sandro Pertini merita l’intitolazione di piazze, vie e palazzi così come merita che per Lui siano eretti monumenti. Riteniamo, però, un errore l’intitolazione della nuova sala Giunta a lui". Per motiva la loro presa di posizione i responsabili della sezione leghista locale fanno presente che "tutte le sale e la stragrande maggioranza degli edifici pubblici medesi sono dedicati a concittadini che hanno lasciato un segno nella storia della nostra comunità ed oltre: il palazzo comunale, con la sala consiliare dedicata a
Giannino Favè, la sala Civica Radio con le due sale interne dedicate a
Ugo Elli e
Franco Cassina; il centro Anziani intitolato a
Primo Busnelli, la piazza del mercato intitolata ad
Aurelio Dozio o la scuola “media” dedicata a
Giannino Antona Traversi. Riteniamo che si sarebbe dovuto proseguire con questa tradizione volta a riconoscere il ruolo importante avuto da questi personaggi nella nostra storia e lasciare un ricordo indelebile della loro esistenza alle future generazioni". Questo, infatti, a detta dei lumbard è "l’unico modo per far si che le future generazioni si incuriosiscano di fronte a tali nomi al punto da volerne la conoscenza lasciando, così, viva la memoria di loro. Sando Pertini è nei libri di storia, è fonte di studi e ricerche e ha meno difficoltà ad essere ricordato e riconosciuto rispetto ai nostri “grandi".
Sandro Pertini, ma la Sala Giunta, uno dei luoghi istituzionali cittadini per eccellenza, serva per ricordare qualche medese che ha dato molto alla nostra città. E' la presa di posizione della Lega Nord che, dopo aver appreso le intenzioni del sindaco
Gianni Caimi, ha manifestato la sua contrarietà intervenendo su Facebook. "Sandro Pertini - spiegano i leghisti per dissipare ogni dubbio nel profilo del partito sul popolare social network - è stato il più amato Presidente italiano, un personaggio che ha fatto la storia del ’900 ma, prima di tutto, un grande uomo. Sandro Pertini merita l’intitolazione di piazze, vie e palazzi così come merita che per Lui siano eretti monumenti. Riteniamo, però, un errore l’intitolazione della nuova sala Giunta a lui". Per motiva la loro presa di posizione i responsabili della sezione leghista locale fanno presente che "tutte le sale e la stragrande maggioranza degli edifici pubblici medesi sono dedicati a concittadini che hanno lasciato un segno nella storia della nostra comunità ed oltre: il palazzo comunale, con la sala consiliare dedicata a
Giannino Favè, la sala Civica Radio con le due sale interne dedicate a
Ugo Elli e
Franco Cassina; il centro Anziani intitolato a
Primo Busnelli, la piazza del mercato intitolata ad
Aurelio Dozio o la scuola “media” dedicata a
Giannino Antona Traversi. Riteniamo che si sarebbe dovuto proseguire con questa tradizione volta a riconoscere il ruolo importante avuto da questi personaggi nella nostra storia e lasciare un ricordo indelebile della loro esistenza alle future generazioni". Questo, infatti, a detta dei lumbard è "l’unico modo per far si che le future generazioni si incuriosiscano di fronte a tali nomi al punto da volerne la conoscenza lasciando, così, viva la memoria di loro. Sando Pertini è nei libri di storia, è fonte di studi e ricerche e ha meno difficoltà ad essere ricordato e riconosciuto rispetto ai nostri “grandi".