Meda, lotta a sei per diventare sindaco
Giorgio Taveggia ci riprova. Alle elezioni amministrative di maggio, si ripresenta come sindaco uscente ai suoi cittadini per chiedere nuovamente la fiducia e governare per il prossimo quinquennio. Impresa tutt’altro che semplice per il primo cittadino, considerato la situazione attuale che sta vivendo il suo partito, la Lega Nord. Taveggia, tuttavia, alle imprese è ormai abituato: nessuno, francamente, avrebbe mai pensato che nel 2007 che potesse farcela da solo. Oltre che d...
Giorgio Taveggia ci riprova. Alle elezioni amministrative di maggio, si ripresenta come sindaco uscente ai suoi cittadini per chiedere nuovamente la fiducia e governare per il prossimo quinquennio. Impresa tutt’altro che semplice per il primo cittadino, considerato la situazione attuale che sta vivendo il suo partito, la Lega Nord. Taveggia, tuttavia, alle imprese è ormai abituato: nessuno, francamente, avrebbe mai pensato che nel 2007 che potesse farcela da solo. Oltre che dalla Lega Nord (capolista è l’attuale assessore
Luca Santambrogio) è sostenuto dalla lista “Città Ideale Progetto Meda Taveggia Sindaco” con capolista
Fausto Valtorta. L’avversario più agguerrito è
Bruno Molteni: il medico, ex dirigente dell’azienda ospedaliera di Giussano e Carate Brianza, è il candidato individuato dal Pdl (capolista
Paolo Agudio) per riportare il centrodestra al governo della città. Con lui “Meda da vivere” (capolista
Aldo Valsecchi), "Rinnovamento" (guidato dall’architetto
Monica Tagliabue, già assessore in occasione della prima amministrazione Taveggia), e “La Destra” (numero uno
Samuele Giorgetti). In campo anche
Vermondo Busnelli, da poco in pensione, con la sua lista “Meda per tutti” (capolista
Fiorentino Picariello) che a lungo tempo era stata accostata al Pdl. Potrà invece beneficiare del supporto dell’Udc (guidato da
Stefano Maria Orsi). A capo della sinistra
Gianni Caimi supportato da tre liste: Pd (capolista in ordine alfabetico è
Simona Buraschi), “Sinistra e Ambiente” (anche in questo caso prevale l’ordine alfabetico con
Alberto Angelo Colombo) e “Italia dei valori” (capolista
Roberto Cassina). In campo, nel ruolo di outsider,
Vilma Galimberti che è il candidato sindaco della lista “Con Buraschi per Meda (capolista
Davide Monti). Teoricamente ha poche possibilità, in quanto non sostenuta dai partiti, anche se questo potrebbe diventre, al contrario, il suo punto di forza: troppa gente è ormai delusa dai diversi schieramenti e potrebbe aver voglia di un cambiamento radicale. L’altro candidato è
Flavio Agostoni di “Civiltà italiana” (capolista
Tijen Galiano Kandermiroglu). Si presenta con il simbolo dell’aquila e, anche lui, di fatto non risulta sostenuto da alcun partito politico tradizionale. Alcune persone della sua lista, tuttavia, nel recente passato sono state vicini della destra.
Luca Santambrogio) è sostenuto dalla lista “Città Ideale Progetto Meda Taveggia Sindaco” con capolista
Fausto Valtorta. L’avversario più agguerrito è
Bruno Molteni: il medico, ex dirigente dell’azienda ospedaliera di Giussano e Carate Brianza, è il candidato individuato dal Pdl (capolista
Paolo Agudio) per riportare il centrodestra al governo della città. Con lui “Meda da vivere” (capolista
Aldo Valsecchi), "Rinnovamento" (guidato dall’architetto
Monica Tagliabue, già assessore in occasione della prima amministrazione Taveggia), e “La Destra” (numero uno
Samuele Giorgetti). In campo anche
Vermondo Busnelli, da poco in pensione, con la sua lista “Meda per tutti” (capolista
Fiorentino Picariello) che a lungo tempo era stata accostata al Pdl. Potrà invece beneficiare del supporto dell’Udc (guidato da
Stefano Maria Orsi). A capo della sinistra
Gianni Caimi supportato da tre liste: Pd (capolista in ordine alfabetico è
Simona Buraschi), “Sinistra e Ambiente” (anche in questo caso prevale l’ordine alfabetico con
Alberto Angelo Colombo) e “Italia dei valori” (capolista
Roberto Cassina). In campo, nel ruolo di outsider,
Vilma Galimberti che è il candidato sindaco della lista “Con Buraschi per Meda (capolista
Davide Monti). Teoricamente ha poche possibilità, in quanto non sostenuta dai partiti, anche se questo potrebbe diventre, al contrario, il suo punto di forza: troppa gente è ormai delusa dai diversi schieramenti e potrebbe aver voglia di un cambiamento radicale. L’altro candidato è
Flavio Agostoni di “Civiltà italiana” (capolista
Tijen Galiano Kandermiroglu). Si presenta con il simbolo dell’aquila e, anche lui, di fatto non risulta sostenuto da alcun partito politico tradizionale. Alcune persone della sua lista, tuttavia, nel recente passato sono state vicini della destra.