Bovisio M.: una serata per riscoprire la famiglia
C’era una volta la famiglia: c’è ancora. Lo riafferma con forza la comunità pastorale “Beato Luigi Monti” che invita tutta la cittadinanza al centro polifunzionale “La Campanella” all’incontro in programma questo venerdì sera a partire dalle ore 21. Ospite dell’iniziativa, organizzata nell’ambito dell’anno internazionale della famiglia, la scrittrice brianzola
Franca Pirovano. E la relatrice, stavolta, non poteva essere più azzeccata. Perché Pirovano da sempre è una studiosa...
C’era una volta la famiglia: c’è ancora. Lo riafferma con forza la comunità pastorale “Beato Luigi Monti” che invita tutta la cittadinanza al centro polifunzionale “La Campanella” all’incontro in programma questo venerdì sera a partire dalle ore 21. Ospite dell’iniziativa, organizzata nell’ambito dell’anno internazionale della famiglia, la scrittrice brianzola
Franca Pirovano. E la relatrice, stavolta, non poteva essere più azzeccata. Perché Pirovano da sempre è una studiosa delle nostre origini, della nostra terra, delle nostre tradizioni. Ma anche della religiosità popolare. Ed è un’attenta osservatrice del tempo che passa e delle abitudini che si modificano. Parlerà dunque con competenza della famiglia nella tradizione della nostra zona: da quella della civiltà contadina (a struttura partriarcale e guidata, quasi sempre, con rigore e sapienza dalla “regiura”. Oneri e onori di una “regina della casa” che lavorava quanto i sudditi) a quella attuale della civiltà digitale. Il tutto con una certezza: cambiano i tempi, nascono nuove tecnologie, ma i valori restano. E quelli continuano a contraddistinguere la famiglia, nonostante tutto luogo educativo per eccellenza. L’inizio è previsto per le 21, l’ingresso è assolutamente libero.
Franca Pirovano. E la relatrice, stavolta, non poteva essere più azzeccata. Perché Pirovano da sempre è una studiosa delle nostre origini, della nostra terra, delle nostre tradizioni. Ma anche della religiosità popolare. Ed è un’attenta osservatrice del tempo che passa e delle abitudini che si modificano. Parlerà dunque con competenza della famiglia nella tradizione della nostra zona: da quella della civiltà contadina (a struttura partriarcale e guidata, quasi sempre, con rigore e sapienza dalla “regiura”. Oneri e onori di una “regina della casa” che lavorava quanto i sudditi) a quella attuale della civiltà digitale. Il tutto con una certezza: cambiano i tempi, nascono nuove tecnologie, ma i valori restano. E quelli continuano a contraddistinguere la famiglia, nonostante tutto luogo educativo per eccellenza. L’inizio è previsto per le 21, l’ingresso è assolutamente libero.