Meda: il mercato agricolo piace, ma gli operatori storcono il naso

Il mercato a chilometri zero rischia di fare poca strada. Zero chilometri. Perché l'iniziativa introdotta ieri (mercoledì 21) in piazza Cavour dall'amministrazione comunale incontra sì il favore dei cittadini, ma trova dubbiosi gli operatori che nutrono qualche perplessità a fronte delle tariffe richieste dagli uffici municipali. "Non pretendiamo la gratuità - afferma il rappresentante dell'azienda agricola Bonacina Davide di Mariano Comense, intervenuto mercoledì alla prima edizione - ma la ...

Il mercato a chilometri zero rischia di fare poca strada. Zero chilometri. Perché l'iniziativa introdotta ieri (mercoledì 21) in piazza Cavour dall'amministrazione comunale incontra sì il favore dei cittadini, ma trova dubbiosi gli operatori che nutrono qualche perplessità a fronte delle tariffe richieste dagli uffici municipali. "Non pretendiamo la gratuità - afferma il rappresentante dell'azienda agricola Bonacina Davide di Mariano Comense, intervenuto mercoledì alla prima edizione - ma la tariffa praticata dal Comune ci sembra un po' esagerata. Se a Mariano Comense ci trattano con i guanti non chiedendoci neanche un centesimo, faccio presente che a Cantù, piazza importante, il costo è di 9 euro per ogni partecipazione, con un importo di 30 euro forfettario in caso di presenza pe tutto il mese. Qui, purtroppo, ci chiedono 1 euro e 10 centesimi al metro quadrato, che corrisponde circa a una ventina di euro ogni volta: sono 80 euro al mese che dobbiamo sostenere". Gli altri operatori si uniscono e fanno presente che non si tratta di un bel modo di incentivare l'iniziativa. Ed evidenziano che altre aziende provenienti da zone più lontane, per esempio chi potrebbe portare le mele dalla Valtellina, hanno poco interesse a partecipare dovendo sostenere questi costi. Già essere presenti, non trattandosi di ambulanti ma di produttori, significa sottrarre ore di lavoro in azienda e rappresenta già di per sè un costo. Dalla loro parte trovano anche i clienti intervenuti. "L'iniziativa è stata poco pubblicizzata dal Comune - afferma

Graziella Colnago - ma la considero meritevole. Però, per incentivarla, non bisogna penalizzare gli operatori. Soltanto in questo modo le sette bancarelle di oggi potranno aumentare, permettendoci di avere prodotti di qualità a due passi da casa e a un prezzo davvero interessante".